Ho appena firmato l’offerta circa dieci minuti fa’. Ormai e’ ufficiale a gennaio mi trasferiro’ in Cina definitivamente e lavorero’ nella sede Microsoft di Pechino. E’ un passo importante per me. Sono molto emozionato e felice di questa scelta. L’entusiasmo e’ alle stelle, era quello che volevo e alla fine l’ho ottenuto. Ora e’ tempo di salutare tutti, saro’ a Seattle ancora due settimane poi tornero’ in Italia per le vacanze natalizie. Non potevo farmi un miglior regalo quest’anno……
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Thankschifing
Lo chiamava cosi’ il giorno del ringraziamento il mio amico Mario Vellotti originario di Napoli…. In realta’ il vero nome e’ Thanksgiving… A parte i giochi di parole, quest’anno niente tacchino arrosto e patate dolci, niente commensali. La giornata l’ho trascorsa in compagnia del mio amico Cosmo nella foto. Sono ospite da Nello che e’ andato con la famiglia in Arizona per festeggiare l’occorrenza, io mi sono offerto di guardagli la casa visto che in questo momento una dimora fissa a Seattle non ce l’ho. Thanksgiving, una tradizione che e’ nata nel 1623, in passato ci si festeggiava la fine della stagione del raccolto ringraziando Dio. L’usanza oggi e’ di ritrovarsi a tavola con la famiglia, mangiare il tacchino e in alcuni casi anche di condividere a voce con i partecipanti al banchetto le ragioni della propria gratitudine. Anche io ho pensato oggi alle cose di cui sono grato. Mi ritengo una persona molto fortunata, mi sono venute in mente tante ragioni, la salute, la mia famiglia prima di tutto. Ma oggi sono particolarmente grato a Seattle e a questa nazione che in 15 anni mi ha dato tanto. Ora e’ arrivato il momento pero’ di voltare pagina, non vedo l’ora che arrivi gennaio…..
Qualcuno se la spassa…
Mi e’ arrivato un MMS da Alessandria con la foto che potete vedere qui accanto. Pare che da quelle parti qualcuno se la stia spassando…
Eccolo mio padre con un bel tartufo in mano… Ringrazio Domenico per aver immortalato l’evento e per avermi fatto venire nostalgia dell’Italia!! Bravi, bravi!! Saluti e….. buon appetito!! Mangiatene qualche fettina anche per me!
Il giorno fatidico
19 Novembre. Qualche giorno fa avevo dato le dimissioni, volevo smettere di lavorare. Pensavo che a Pechino avrei potuto vivere senza un lavoro e con piu’ liberta’ avrei potuto viaggiare piu’ spesso. Ero anche sfiduciato e molto stanco. Credevo che fosse la soluzione migliore. Ma Rob, il mio manager a Redmond, le mie dimissioni non le ha accettate, mi ha detto “Quando torni ne parliamo”. Anche il general manager, Nick, mi ha messo in contatto con la sua segretaria per fissare un appuntamento, oggi avevo in programma di incontrarmi con lui alle 3 del pomeriggio. A mezzogiorno Rob e arrivato nel mio ufficio, siamo scesi nel garage sotterraneo e siamo saliti sulla sua macchina. Mentre guida mi dice “Scegli tu in quale ristorante vuoi andare a pranzo, offro io”. Gli ho risposto: “Non importa fa lo stesso per me” ma lui insisteva e alla fine ho desistito: “E’ tanto che non mi faccio una pizza….”. Siamo andati in pizzeria Da Guido. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata e mi ha convinto a non lasciare Microsoft. Poi alle 3 mi sono presentato nell’ufficio di Nick. Lo avevo conosciuto a Pechino quando era venuto in visita, e’ a Microsoft da 15 anni. Mi ha chiamato col nome David, poi si e’ ricordato che Bradley gli diceva che il mio vero nome era Davide e si e’ corretto. Nick e’ andato subito al nocciolo: “Se hai un sogno non devi desistere, devi fare di tutto per ottenerlo. Abbandanare cosi’ e’ un trucco che funziona ma non puoi usarlo sempre”. Aveva ragione. Mi ha lasciato di stucco, gli ho parlato delle ragioni che mi hanno portato a quella decisione. Alla fine mi ha detto: “Sei un ragazzo in gamba, faro’ in modo che a gennaio tu venga trasferito a Pechino. Nel frattempo ricordati che se hai bisogno di qualcosa la porta e’ sempre aperta”. Gli ho stretto la mano e sono uscito, dentro ero davvero contento. Stento ancora a crederci ma oggi ho qualche ragione in piu’ per essere fiducioso.
Si torna a Seattle
Sono dinuovo all’aereoporto di Pechino. Tra un’ora parte il volo per Seattle. Sono successe molte cose negli ultimi giorni e ho avuto davvero poco tempo per scrivere ma ci sono tante novita’ che avro’ sicuramente modo di raccontare presto. Probabilmente tornero’ a Pechino nelle prossimene settimane, almeno si spera, quindi non sono cosi’ triste di partire anche se l’idea di essere dinuovo a Seattle non mi eccita un granche’. Torno con uno spirito molto diverso da quando sono arrivato qui un mese fa’. Negli ultimi dieci giorni una brutta influenza mi ha messo a dura prova ma devo dire che fisicamente e mentalmente mi sento completamente rigenerato. Questo mi fa ben sperare per il futuro. Sono venuto in Cina due volte quest’anno e entrambe le volte ho ritrovato me stesso.
La Tarantola D’Africa
E’ arrivato l’inverno
Fa molto freddo stanotte andremo sotto zero per la prima volta. L’influenza migliora ma non mi e’ ancora passata. Oggi sono andato per un massaggio a Bodhi. In programma avevo due ore e mezza con Yin Xiu. Mi ha portato delle medicine cinesi perche’ sapeva che non stavo bene. Le ho chiesto se le dovevo qualcosa e lei: “No niente, tu sei mio amico”. Quando ha iniziato a massaggiarmi ho visto subito che era stanca. Mentre lavorava con le mani, le si chiudevano gli occhi. Sul lavoro fa degli orari assurdi, lavora 12-13 ore al giorno, per 6 giorni la settimana. Dopo mezz’ora le ho detto: “Ho un’idea. Tu ti corichi sul letto al mio posto e dormi e io mi metto sulla poltrona”. Lei non voleva. Ho dovuto insistere, alla fine le ho detto: “Non importa se non mi fai il massaggio, tu sei mia amica”. Si vergognava quasi, poi ha accettato. Si e’ stesa sul lettino, le ho messo due asciugamani piegati sotto la testa. Si e’ addormentata quasi subito. Io sono rimasto sulla poltrona, ho messo lo sgabello contro la porta perche’ nessuno entrasse e scoprisse che stava dormendo. Ho spento il cellulare e le luci. Sono rimasto seduto sulla poltrona immobile aspettando che arrivasse l’ora di svegliarla.
Il dottor Bin
Qualcuno mi dice che fuori nevica. Il chiarore della neve traspare attraverso le tende scure sulle finestre, in una stanza buia. Mi affaccio per guardare fuori e sono felice, ce ne sara’ almeno mezzo metro!! Corro in cortile con la macchina fotografica e mi accorgo improvvisamente che sta piovendo, che la neve si sta ormai sciogliendo. Niente foto. Sono in Italia, nel cortile di casa mia, in campagna. Mi sveglio di soprassalto. Era soltanto un sogno….
Le quattro del pomeriggio, mi ero appisolato sul letto. Ero stanco, questa notte sono rientrato in hotel alle 5 del mattino. Stamattina ho fatto colazione a Wuangfujing in un bar francese chiamato Paris Baguette, fanno dei dolci da favola. Poi sono stato alla mia prima seduta di agopuntura. E’ stato Sandro a darmi il numero di telefono del professor Han Bin. Parla italiano, con un accento torinese molto simpatico ne’… Mi ha detto di aver vissuto a Torino per due anni per insegnare ad allievi agopuntori Italiani. Ad Alessandria c’e’ stato una sola volta, degli amici lo hanno portato a pescare in un fiume di cui non ricorda il nome. “Anche io sono un pescatore” ho risposto sorridendo. Gli ho poi spiegato perche’ ero venuto. Mi ha detto che ci vorra’ un po’ di tempo prima che la sua cura abbia effetto. Ma gia’ dopo la prima seduta sto un pochino meglio e ho capito che l’agopuntura mi fara bene.
Kevin Collins
Da piu’ di tre giorni ho mal di gola, raffreddore e dolori allo stomaco. Oggi va un po’ meglio. E’ la quarta volta che mi prendo l’influenza in Cina quest’anno. Non so se e’ il clima, l’inquinamento o il mio sistema immunitario che in questo momento non regge. E’ stato qui Kevin Collins, era a Shanghai per una conferenza di Microsoft. Lui gira sempre il mondo per conferenze, a Seattle non c’e’ quasi mai. Lavora a Miscosoft dal 1993 e ora si occupa di un prodotto per lettori DVD ad alta definizione (HD). E’ stato lui ad assumermi a Microsoft nel lontanto settembre 1994. E’ stato il mio manager per 5 anni nel mitico team di JET, il query engine di Microsoft Access. E’ stato anche il mio maestro di snowboard. Non dimentichero’ mai quando, dopo il mio terzo giorno sulla tavola, mi ha portato in cima a Crystal Mountain su una pista nera. Come se la rideva!!! Credeva di avermela fatta, ma io ce l’ho messa tutta e alla fine in qualche modo sono riuscito a scendere. In quegli anni poi mi sono molto appassionato di snowboard, andavo sempre, ero diventato un esperto. Soprattutto, Kevin e’ stato un grande amico, uno dei pochi amici americani che ho. Ci siamo divertiti nei giorni che e’ stato qui ricordando i vecchi tempi. Microsoft e’ molto cambiata da allora. Ricordo ancora quando ho fatto il colloquio con lui, ero tranquillo perche’ ero convinto che non mi avebbero assunto. Pensavo: “che se ne faranno di un tipo giovane e con poca esperienza come me?”. Avevo 25 anni, avevo finito i corsi al college da poco. Durante il colloqui dissi: “Per Microsoft lavorerei anche gratis” e poi “Visual Basic? Lo conosco meglio di mia moglie”. Sfrontatissimo, quando tornai a casa e ricevetti una telefonata sulla segreteria telefonica che mi avevano assunto ho toccato il cielo con un dito.
In partenza per Macao
Sabato pomeriggio, sono dinuovo all’aereoporto questa volta in partenza per Macao, considerata la Las Vegas cinese. E’ ormai passata piu’ di una settimana da quando sono arrivato, saro’ in Cina fino al 18 di Novembre. In questi giorni dovro’ prendere una decisione importante, se traferirmi a Pechino a gennaio oppure no. Non e’ una decisione facile da prendere. Diciamo che in linea di massima sono favorevole all’idea, anche perche’ ho venduto tutto a Seattle in previsione di questo trasferimento. Non sono pero’ ancora convinto al 100% e spero di chiarirmi le idee durante questa vacanza. E’ per questo che ho deciso di raccontare delle persone che conosco a Pechino, perche’ ho sempre pensato che il posto lo fanno le persone. Poi penso che un paese non lo si conosce solo visitando musei, opere artistiche e templi, o guardando delle foto, e’ importante anche conoscere e osservare le persone del posto. Penso sia utile.
Dinuovo a Pechino
Appena arrivato mi ha fatto un effetto strano essere dinuovo qui, forse perche’ e’ passato tanto tempo da quando ero partito, forse perche’ pur essendo qui non me ne rendevo ancora conto e certe sensazioni le sentivo ancora lontane come un ricordo. Presto pero’ ho incominciato ad adattarmi a questa nuova situazione, nuovo hotel, e l’entusiasmo ha iniziato a tornare. Mi e’ bastato camminare per la strada, comprare due cose al piccolo market, sentire quegli stessi profumi nell’aria, riveredere tutte quelle persone in bicicletta, i carri per la strada, e i palazzi altissimi in costruzione con le scintille dei saldatori che illuminano la notte. Pian piano tutto e’ cominciato ad essere piu’ presente in me. E’ stato bello venire qui la prima volta, scoprire questo paese e’ stata un avventura entusiasmante e indimenticabile. Molto spesso le esperienze che si vivono per la prima volta sono le piu’ belle. Forse e’ per questo che amo viaggiare, mi piace scoprire nuovi posti, vivere sensazioni nuove. La quotidianita’ invece mi uccide. Certo mi reputo una persona fortunata per avere la possibilita’ di scegliere come vivere, ma spesso e’ una questione di volonta’. Spesso la gente mi dice “Ahh beato te che puoi farlo…” Beh, in realta’ non e’ facile vendere tutto, lasciare il lavoro e le persone care e partire. Io l’ho fatto parecchie volte. Credetemi che non e’ solo una questione di fortuna ma anche e soprattutto di coraggio. Insomma e’ bello essere dinuovo a Pechino, mi e’ venuta in mente quella frase di quella canzone famosa…. “quanto e’ bello lu primo amore, lu secondo e’ chiu bello ancor”
Al Gore ha vinto in Nobel per la pace
Sono contento, se lo merita. Proprio da poco avevo segnalato il suo documentario su questo blog, spero abbiate ora un motivo in piu’ per guardarlo. Intanto in Italia si continua a mangiare, oggi a pranzo e’ stata la volta della “bagna cauda”. Approposito questo weekend, per chi non ne avesse abbastanza a Francavilla alle 14:30 c’e’ il Merendone!! Mangiamo, mangiamo. Intanto ieri sera ho visto una bella puntata di AnnoZero di Santoro. Parlava del degrado della citta’ di Bologna, tra l’altro rimarcato da Casini piu’ tardi a Porta a Porta. E’ un po’ che non ci vado ma sembra che la citta’ sia cambiata “da cosi’ a cosi'”. Pare che sia dilagante il fenomeno dei punkabbestia, un termine che non conoscevo e che pare sia utilizzato per identificare un tipo di vagabondi e senzatetto metropolitani. Mi sembra ovvio ormai che la direzione che questo paese sta prendendo, con una classe politica sia di destra che di sinistra che pare essere completamente scollegata dalla realta’, diventi ogni giorno piu’ preoccupante.
Sono in Italia!!
E’ stata proprio una bella sopresa. Avreste dovuto vedere la faccia di mia sorella!!, occhi sgranati, con le mani si teneva la testa e quasi scappava come se fosse spaventata… non riusciva a crederci…. quando si’ e’ accorta che era tutto vero si e’ inginocchiata. Io ridevo e cercavo di abbracciarla poi siamo andati da mia madre che era gia’ nel letto per andare a dormire ed era felicissima. Abbracci, baci, mi aveva gia’ sentito parlare fuori dalla finestra con mio padre e se l’aspettava. E’ stato bellissimo vedere tutti cosi’ contenti ed ero emozinatissimo anche io, ma se fossi in voi non ripeterei l’esperimento con una persona anziana…. Mia sorella mi ha confidato che quasi le prende un colpo, ha avuto male al petto tutta la sera… Ora godiamoci questi giorni e poi………..?????????? Il 16 Ottobre torno in Cina per un mese, finalmente………
Sull’aereo verso l’Italia
Immagino che molti di voi avrebbero scommesso sulla possibilita’ che io fossi in Cina…. e invece no !!! Sono sul volo della SAS che da Seattle mi sta portando a Copenhagen dove faro’ scalo prima di arrivare in Italia. Ho fatto l’upgrade in business class, e tra Champagne, Vermentino e Porto sono leggermente brillo pero’ e bello viziarsi ogni tanto. L’arrivo in Italia sara’ una sorpresa, l’ho detto solo a mio padre che mi verra’ a prendere, poi mi faro’ portare a casa di mia madre e mia sorella. Voglio vedere che faccia faranno quando mi vedranno. E’ la prima volta che lo faccio, e’ bello poter sorprendere spontaneamente le persone che ti vogliono bene quando meno se lo aspettano.
Felicita’
Qualcuno mi ha scritto di essere veremente felice. Ho pensato a lungo oggi a quella frase e a cosa significasse essere felici. Per molti la felicita’ ha che fare con i soldi, con il lavoro, nelle cose materiali insomma, c’e’ chi la cerca a livello spirituale attraverso la religione, chi nell’amore o nel realizzare i propri sogni, molti si scordano che senza la salute e’ impossibile essere felici totalmente. Io penso che la felicita’ stia nelle cose semplici e nell’apprezzare tutto cio’ che sia ha, nel saper perdonare e nel saper regalare un sorriso.
Happiness is not real if it is not shared
“La felicita’ non e’ reale se non e’ condivisa“, e’ la frase che Christopher McCandless scrisse prima di morire, un giovane di buona famiglia, che si incamminò da solo nell’immensità dell’Alaska, a nord del Monte McKinley. Aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato in beneficenza i suoi risparmi. Ai genitori spiegò per lettera la sua decisione di lasciare la civiltà e di abbracciare la natura. Quattro mesi dopo, il suo cadavere fu rinvenuto da un cacciatore di alci: accanto al corpo, un diario compilato da Chris nel corso dell’agonia e fino a poche ore prima di morire. Dal diario e’ nato un libro che avevo letto tanti anni fa’ e ora un film diretto da Sean Penns che ho visto oggi pomeriggio al cinema, si intitola “Into the wild“. Un film ricco di lezioni di vita che vi consiglio di vedere.
Dopo il film sono andato alla Benaroya Hall di Seattle. Non potevo perdermi il concerto per pianoforte n.2 di Rachmaninov e la quarta sinfonia di Tchaikovsky, due dei miei compositori favoriti di musica sinfonica.
21 di Settembre
21 di Settembre, un giorno importante per me, e’ da poco scoccata la mezzanotte. Sono a Kirland, una piccola cittadina appena fuori Seattle e non lontana da Redmond dove lavoro. Ho affittato un piccolo monolocale per un paio di settimane. Ho venduto tutto ormai, la macchina, la casa, tutto l’arredamento. Mi sono rimaste quattro scatole, i vestiti, la mia macchina fotografica e questo portatile. Presto partiro’ per un lungo viaggio ma non vi voglio anticipare niente, sara’ una sorpresa. Intanto questa sera ho visto un bel film, Il Buio nell’Anima con Jodie Foster. Uscira’ tra una settimana anche in Italia. Si tratta di un film che parla di vendetta, e di come il dolore possa trasformarti in un’altra persona che spesso tu stesso non riconosci piu’.
Il tempo
E’ cosi’ strano trovarsi qui in questa citta’ da un lato cosi’ falsa e superficiale, vuota di significati, e accorgersi che per me questo posto invece rappresenta qualcosa di importante, qualcosa a cui mi sento ancora legato in qualche modo. Forse sono legato al passato, o ai bei ricordi di certi momenti vissuti qui. Ma tendo sempre a scordare da cosa me ne sono andato, il dolore e la paura che spesso ho vissuto accanto a lei. E’ triste realizzare come a distanza di tempo tutto sembri cosi diverso, certe sensazioni diventano cosi’ sbiadite. Inesorabilmente il tempo tende a sgretolare tutto, portanosi via con se anche i piu’ bei ricordi che sembrano sempre piu’ lontani. Amarsi alla follia e poi, quando l’euforia finisce dimenticarsi, non parlarsi piu’. Eppure, anche se detesto questa situazione e mi riesce cosi’ difficile accettarla, sono io che l’ho voluta perche credo che non esiste altra via di uscita. Le voglio ancora bene… questo si’ e vorrei che questo lo comprendesse e se non mi faccio piu’ sentire e’ perche’ voglio che sia felice, magari lontano da me lo sara’ e questo non puo’ che rendere felice anche me. Sto guarendo pian piano le ferite. Devo cercare di resistere, rimanere in movimento e non cadere nella stessa trappola per l’ennesima volta. Ho lasciato l’hotel, ho affittato una macchina, destinazione Phoenix, Arizona a trovare il mio amico Claudio di Roma, poi se riesco al Grand Canyon. Giovedi’ sera tornero’ a Las Vegas.
Dreams
Sono a Las Vegas
Sono atterrato da solo due ore e sono gia’ in hotel. All’arrivo ho provato molte emozioni per la maggiorparte tristi. Chissa’ forse ho fatto male a venire qui anche se sono contento che fuori c’e’ il sole e la giornata e’ calda. Appena sono atterrato, ancora sull’aereo, ho acceso il telefonino come facevo di solito, che se questa volta non ha squillato. Ero cosi’ abituato che qualcuno venisse a prendermi in questo aereoporto. Arrivato al ritiro bagagli ho camminato tra i carrelli un po’ spaesato. Mi sono accasciato su una sedia per riorganizzare le idee e ho aspettato che arrivasse la valigia, poi in taxi sono corso verso il Mandalay Bay. Finora nella mente ho solo tanti ricordi, che come diapositive o spezzondi di un film passano veloci nella mente e a volte pesano come macigni. Cose a cui ho pensato e ripensato mille volte arrivando sempre alla stessa conclusione. Katya e’ una donna che ho amato molto, sara’ difficile cancellarla dalla mente e dal cuore, ma non avevo altra scelta.