Category Archives: Osaka

S.S.S.S.S

Lo scriveva il mio bisnonno Attilio alla mia bisnonna Maria dal militare, S.S.S.S.S significa….. Sono Soldato Sempre Senza Soldi. E’ stato cosi’ anche per me nelle ultime due settimane, ho dovuto farmi prestare soldi dall’hotel e dai colleghi di lavoro in attesa che mi arrivassero le carte di credito sostituive. La mia banca mi ha poi inviato il Bancomat ma senza il codice di accesso. E dopo notti passate al telefono ho scoperto che si sono sbagliati e il codice lo hanno spedito a Seattle, al mio indirizzo di casa. Ho scoperto anche che le banche Cinesi non accettano carte di credito straniere quando si tratta di anticipare contante. Non sapevo piu’ che pesci pigliare poi stamattina, su consiglio di un impiegato della banca dove ho un conto a Seattle, ho trovato a Pechino una filiale della HSBC, banca Americana. Sono andato all’ora di pranzo e dopo un’ora di taxi mi sono presentato allo sportello e finalmente dopo giorni e giorni di attesa ho finalmente fatto il primo prelievo con successo da quando sono stato derubato. E’ venerdi’, tra dieci minuti inizia il weekend…… :-)

Una bella notizia

Oggi Francis, il mio manager di Pechino, mi ha offerto di estendere la mia permanenza qui per altri tre mesi, cioe’ fino alla fine di Luglio. Mi ha fatto piacere e non ci ho pensato nemmeno un attimo ad accettare la proposta.  Non e’ detto che succeda pero’, bisognera’ sperare che a Redmond approvino la cosa. La risposta l’avro’ quindi tra non meno di dieci giorni quando dalla sede veranno in visita una decina di persone. Comunque vada a finire sono contento che mi abbiano offerto di rimanere, e’ un segnale positivo. Come ho detto a Francis pur essendo venuto qui a insegnare e’ incredibile quante cose ho imparato stando in questo gruppo e mi piacerebbe continuare questa esperienza. Abbiamo parlato anche del Tibet e di come arrivarci, alcuni colleghi ci andranno a inizio Maggio ma io ho gia’ in programma un viaggio a Hong Kong e all’isola di Sanya per quel tempo. Ma ne riparleremo, adesso spero solo che da Redmond arrivi l’ok.

Il film intitolato “Patatrak”

Oggi e’ stata una giornata importante per me. Ricordo quando ho accettato di venire qui, sapevo che uno dei compiti che mi era stato affidato era quello di offrire dei corsi ai miei colleghi per aiutarli a capire meglio le metologie di lavoro che vengono usate in Microsoft. Ricordo che la cosa mi faceva un po’ paura per tanti motivi, uno di quelli non meno importanti era la il fatto di non aver mai insegnato, e poi pensavo alla differenza di cultura, alla differenza della lingua, io, italiano, che insegno delle classi in inglese a dei cinesi: un bel film intitolato “Patatrak”. Onestamente non mi sarei mai aspettato che tutto invece sarebbe andato cosi’ bene. Anzi devo ammettere che nella classe di oggi mi sono pure divertito. Ero molto tranquillo, cercavo di parlare lentamente per farmi capire meglio, ho usato parecchi esempi utili e risposto a un sacco di domande interessanti, alla fine avevo la bocca secca tanto avevo parlato. Pero’ sono andato a casa contento anche perche’ dai commenti che ho ricevuto per email dopo la classe pare che siano rimasti tutti molto soddisfatti. Certo, per arrivare fin qui ho dovuto fare una passettino alla volta in un cammino lungo e tortuoso, ma allo stesso tempo non mi sono mai tirato indietro. Se segui questa politica i risultati non possono che arrivare prima o poi. Sicuramente l’ambiente intorno a me ha giocato un ruolo importante, ma alla fine chi cerca trova.

In partenza per Shanghai

Ieri sera ho assaggiato il capretto, ero a cena con amici. Davvero buono anzi ottimo. Poi siamo stati a Tangclub, un locale davvero bello che hanno aperto da poco. Qui i locali e le discoteche sono aperti e sono pieni ogni notte della settimana. I Pechinesi in quanto a diverimenti ci sanno davvero fare…. Oggi e’ Venerdi’, sono all’aeroporto in partenza per Shanghai. Non ho deciso ancora bene cosa faro’ ma ho gia’ prenotato gli hotel. Mi fermero’ due giorni, e alloggero’ in due zone diverse della citta’. Sull’aereo mi leggero’ il libro che ho portato con me e i suggerimenti che mi hanno dato i colleghi. Non vedo l’ora di visitare questa citta’ che pare essere diversa da Pechino, piu’ moderna e cosmopolita, definita la New York della Cina.

8 Marzo 1992

Sono passati 15 anni da quando sono partito da Milano su quel volo della TWA con destinazione New York e poi Seatte. Non dimentichero’ mai mentre stavamo decollando l’effetto che mi fece il distacco da tutto cio’ che mi lasciavo alle spalle. Sapevo che tante cose sarebbero cambiate, avrei vissuto tante situazioni nuove, e ovviamente provavo anche un po’ di malinconia. Oggi se mi guardo alle spalle mi accorgo quanto tempo e’ passato da quel giorno, quante esperienze ho vissuto e quante cose ho imparato. Avrei voluto sapere allora le cose che so adesso. Ma nella vita non si puo’ avere tutto e le lezioni migliori si imparano camminando e anche sbagliando. Oggi e’ anche la festa delle donne. Il governo Cinese ha stabilito che le donne  hanno diritto a mezza giornata di vacanza, sono le due del pomeriggio e qui nell’edificio ci sono solo uomini.

38 – ‘E mmazzate

No, non mi hanno preso a botte…. 38 secondo la cabala napoletana e’ il numero che rappresenta le bastonate. Interessante l’accostamente di 3, numero perfetto, e 8 che la simbologia cinese rappresenta la fortuna. Tutti segnali. Oggi il calendario dice che sono 38 anni anche se qui tutti rimangono sorpresi e mi danno 10 anni in meno. Ho sempre pensato che l’eta’ fosse solo un numero, quello che conta e’ lo spirito. Continuo a pensarla cosi’. Poi come mi ha detto un amico qualche candelina in più sulla torta non può far altro che illuminare maggiormente il tuo cammino. Devo ammettere che non mi piace festeggiare con tanta gente, party o feste il mio compleanno. Sabato ho trovato un risorantino Italiano di proprieta’ di un cinese dove il cuoco e’ napoletano. Ho chiamato e ordinato un po’ di tiramisu’ da portare in hotel insieme a una bottiglia di prosecco. Buon compleanno Tinuzzo.

Ho comprato un biglietto per Shanghai

La prossima settimana e’ il mio compleanno e ho deciso che lo festeggiero’ a Shanghai che e’ circa a due ore di volo da qui. Comprare il biglietto pero’ non e’ stato facile. Su Expedia i prezzi si aggiravano sui 300 dollari. Un collega mi ha segnalato due siti interessanti, www.elong.com e www.ctrip.com dove e’ possibile acquistare voli interni per la Cina e i costi erano piu’ bassi. Ho trovato un biglietto a 100 dollari ma quando e’ stato il momento di pagare online accettavano solo carte di credito di banche Cinesi. Nemmeno sul sito della compagnia di bandiera Air China accettavano la mia carta. Cosi’ tramite l’aiuto di un collega sono andato in agenzia. Ma anche li’ accettavano solo carte di credito Cinesi o contante. Alla fine pero’ ci sono riuscito, il biglietto sara’ pronto martedi’. Saro’ a Shanghai dal 9 all’11 di Marzo. L’uso delle carte di credito non e’ cosi’ diffuso come da noi e il collega mi diceva che usare le carte di credito online comporta ancora dei rischi. Qui si dimostrano tutti sempre molto gentili e premurosi nei miei confronti. Oggi a pranzo al tavolo eravamo piu’ di 10 persone, tutti mi hanno datto un sacco di informazioni utili per il viaggio. Alvin che e’ originario di Shanghai mi ha detto che se voglio una persona che mi faccia da guida avrebbe chiesto a qualche amico. Poi con un mezzo sorriso mi ha detto: “La guida la vuoi donna o uomo?”. Con un espressione compiaciuta ho risposto: “mmhhh… interessante”. Siamo scoppiati tutti a ridere.

Si ricomincia

Sono arrivato, l’impatto e’ stato brusco. Come si sono aperte le porte automatizzate dell’aereoporto l’aria sembrava irrespirabile, come mai prima d’ora. C’era una fitta nebbia, e non si capiva se era dovuta al forte inquinamento o se era la cappa grigia di nuvole nel cielo che non permettesse il riciclo dell’aria riducendo la visibilita’. Mi e’ venuto in mente il nord d’Italia a piedi e le tonnellate di pulviscono che per un giorno non sono finite nell’aria. Qui ne avrebbero davvero bisogno di andare a piedi per un po’ ma tutto va avanti come se niente fosse… Ho aspettato l’arrivo del taxi in coda. Nel tragitto verso l’hotel il tassista continuava a tossire e guidava col finestrino aperto. Fuori tre gradi. Menomale che avevo la sciarpa. Sono arrivato in hotel senza bagagli, la gola che bruciava e un leggero mal di testa. A causa della coincidenza troppo breve le valigie sono rimaste a San Francisco. Domani mattina si ricomincia 

Il ritorno a Pechino

Sono sull’areo in direzione Cina per la seconda volta. Mi viene in mente che durante il primo volo ho scritto il primo post di questo blog, sembra che sia passato cosi’ tanto tempo da quel giorno perche’ tante cose sono cambiate. Torno a Pechino con entusiasmo e con piu’ fiducia, e con la valigia piena di medicine per il mal gola, tosse e influenza…  Ho portato con me anche una decina di vasetti di passata di pomodoro, pesto, tonno sott’olio, e un po’ di pasta…  Questa volta mi fermero’ a Pechino piu’ a lungo, almeno fino al primo Maggio che anche in Cina e’ la festa dei lavoratori. Due mesi di distacco dal mondo occidentale sono tanti, o forse sono pochi? “Lo scopriremo solo vivendo”. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto durante questi giorni e che mi seguono perche’ so che siete tanti. Un caro saluto.

‘Tall mocha and a lemon pound cake, please…’

don_cheadle1.jpg….e’ la prima cosa che ho ordinato allo Starbucks in attesa del volo per Las Vegas. Mi e’ uscito un filo di voce, tra mal di gola, influenze e inquinamento ho l’apparato respiratorio in ginocchio. Sono uscito brevemente dal’aereoporto, ho notato subito la qualita’ e il profumo dell’aria, un’altra cosa. Qui e’ ormai primavera inoltrata, la gente gira con la maglietta maniche corte, io con la maglia di lana, il cappotto e la sciarpa. In coda dietro di me per il security check c’era un attore abbastanza famoso a Hollywood, Don Cheadle. Nella foto e’ con Nicholas Cage in The Family Man, uno dei miei film preferiti. Mi ricorda che siamo a Los Angeles. Mi ricorda anche un mio collega Cinese che ieri a pranzo mi ha detto che se deve guardare dei film di intrattenimento sceglie quelli americani, quando invece vuole guardare un film profondo che lo faccia riflettere sulla propria vita sceglie i film Cinesi. L’impatto fin’ora e’ stato OK, d’altronde e’ passato solo poco meno di un mese da quando ero partito. Pero’ mi sento come se venissi da un altro mondo, catapultato dinuovo tra le persone con cui ero abiutato a vivere prima, anche se dentro di me ora le vedo in modo molto diverso. Non sono poi cosi’ elettrizzato di essere qui, pero’ sono contento che questa sera saro’ a Las Vegas, uno delle mie citta’ preferite. Parto tra mezz’ora.

E’ ora di fare le valigie

Sono quasi le undici di sera e non ho ancora fatto le valigie. Domani dopo l’ufficio andro’ direttamente all’aereoporto. L’aereo parte alle 8 di sera e atterrera’ a Los Angeles lo stesso giorno ma quattro ore prima, cioe’ alle 4 del pomeriggio. Lo so puo’ sembrare strano ma qui siamo 16 ore di fuso in meno rispetto alla California, e 7 ore in piu’ rispetto all’Italia. Sull’areo sara’ lunga, ma cerchero’ di studiare un po’ il mandarino che ho un po’ trascurato. Approposito mi ero dimenticato di parlare delle mie lezioni di mandarino. La mia insegnante viene nel mio ufficio due volte la settimana alle 5:00 del pomeriggio per un’ora e mezza. Era ovvio pensare che sarebbe stata dura, ma la realta’ e’ ancora peggio di quanto si possa immaginare… Poi concentrarsi su un argomento cosi’ difficile dopo una giornata di lavoro al computer e’ davvero dura. Non so se abbia senso mettersi a imparare il Cinese con solo 3 mesi di tempo pero’ e’ comunque interessante. Di imparare a leggere i caratteri Cinesi non se ne parla neanche… Per il momento so contare fino a dieci, salutare, dire grazie, ciao, e qualche parola, davvero poco. Cio’ che rende le cose difficili poi sono i 4 accenti o toni, un po’ come quelli che noi abbiamo su alcune parole tipo papa e papa’ oppure se e se’ per rendere l’idea. Pero’ in mandarino e’ ancora peggio perche’ e’ la modulazione della voce che rende possibile distinguere il significato delle parole, piu’ che delle lezioni linguistiche mi sembrano delle lezioni di canto le mie…. Per esempio  significa mamma e si pronuncia con un tono di voce piatto, la parola  significa canapa e il tono della voce deve tendere a salire, vuol dire cavallo e il tono della voce prima scende e poi sale,  invece significa insultare perche’ il tono della voce cala, poi c’e’ anche ma neutro che non si traduce e si mette a volte in fine alla frase per far capire che si sta facendo una domanda….  ho reso l’idea? Mah…. 

Fin’ora tutto ok

Sono ormai quasi tre settimane che sono partito, a forza di pubblicare numeri e osservazioni sulla Cina mi sono dimenticato di parlare un po’ di me. Devo dire che mi sento molto meglio rispetto a quando sono arrivato. L’impatto e’ stato duro all’inizio ma piu’ passano i giorni e piu’ mi rendo conto della grande espererienza che sto vivendo. Tutto cio’ che sto imparando sulla Cina e’ davvero interessante, mi affasciana e mi stimola molto essere qui in questo momento cosi’ importante per questo paese. Devo dire che fin’ora le persone che ho incontrato hanno tutte lasciato un impronta positiva dentro di me e hanno reso sicuramente tutto piu’ facile. Sono tutti molto gentili, amichevoli e disposti ad aiutarti. Forse e’ troppo presto per esprimere un giudizio perche’ la mia esperienza e’ breve e fin qui si basa piu’ che altro sull’ambiente di lavoro, pero’ per il momento posso dire che qui mi sento in mondo molto diverso da cio’ a cui ero abituato a Seattle o in Italia, quasi come se vivessi in un’altra dimensione. Sono rimasto colpito dalla loro cordialita’ e ospitalita’ anche se forse hanno sempre e comunque un occhio di riguardo verso gli occidentali. Sul piano personale i Cinesi mi sembrano persone riservate, pero’ anche molto genuine e ricche di serenita’ interiore. Questa loro positivita’ e’ sicuramente molto contagiosa e ha contribuito notevolmente a rendere piu’ piacevole queste prime settimane trascorse qui.

Il party di capodanno di Microsoft

dscn0837.JPGMancano due settimane al Capodanno ma i festeggiamenti sono gia’ iniziati. Ieri mi hanno invitato alla festa che hanno organizzato qui in Microsoft. Ci hanno caricati tutti su dei bus e ci hanno portato in questo hotel fuori citta’. Mi dicevano che molti pechinesi usano andare fuori citta’ nel weekened in questi hotel per respirare un po’ d’aria fresca e rilassarsi fuori dalla confusione della citta’. Il party e’ iniziato alle due del pomeriggio, c’era il casino’ con i soldi finti (i Cinesi amano il gioco d’azzardo ma qui e’ illegale), le piscine, tavoli da biliardo, ping pong (lo sport nazionale) bagmington e vari attrazioni, sembrava un luna park al chiuso. Poi la sera e’ iniziata la cena di fronte ad un palco dove mentre mangiavamo abbiamo assistito ad uno spettacolo di intrattenimento. La cosa particolare di questo show e’ che e’ stato organizzato ed interpretato tutto da impiegati di Microsoft. La foto che vedete in alto e’ del CTO di Microsoft China. Sono rimasto totalmente sopreso, attori, cantanti, ballerini e ballerine, clown, presentatori e presentatrici…. tutti quelli che si sono esibiti erano dipendenti, non ci hanno neppure pensato ad invitare band o cantanti famosi. Il signore che vedete in smoking nella foto e’ il general manager di Microsoft China. Sono rimasto letteralmente colpito dalla loro preparazione, il risultato e’ stato tutto incredibilmente divertente e originale. Verso la fine della serata sono iniziati i brindisi e tutti si alzavano andando da un tavolo all’altro e in piedi si scambiavano gli auguri alzando i calici. E’ stata una serata molto bella anche perche’ ho conosciuto anche le famiglie di alcuni membri del mio team.

Il progetto Marco Polo

dscn0733.JPGAlcuni mi hanno fatto notare che non ho spiegato cosa sono venuto a fare in Cina. Sono venuto qui come parte del programma di rotazione Marco Polo di Microsoft, in pratica saro’ qui a Pechino per 3 mesi e dovro’ seguire uno dei nostri team che ha sede qui negli uffici dell’Advanced Technology Center di Microsoft a Pechino. L’obiettivo e’ quello di aiutarli a conoscere meglio la nostra metodologia di lavoro e seguire gli ingegneri meno esperti o freschi di universita’ in modo che apprendano il prodotto e le tecnologie su cui lavoriamo piu’ velocemente. Un altro compito che ho e’ quello di seguire il lavoro di alcuni partner come ChinaSoft con cui abbiamo allacciato un rapporto di collaborazione. E’ parte del programma di rotazione che in futuro alcuni ingegneri che hanno sede qui si traferiscano a loro volta per un eguale periodo a Seattle per continuare e migliorare sempre piu’ questo processo di integrazione e colloborazione.

Sull’areo in viaggio per Pechino

Sono partito. Sull’aereo mi sono accorto di essere in una direzione opposta a quella che di solito mi porta in Italia. Mi ha colpito, mi sono sentito come se mi allontanassi ancor di piu’ da qualcosa. Verso la Cina, ancora piu’ distante da dove 15 anni fa sono partito, Alessandria un paesino di meno di centomila abitanti per dirigermi verso una citta’ di 15-20 milioni di persone. Quale sara’ l’impatto? Non mi rendo conto ancora. Lascio Seattle un’altra volta, questa volta solo per 3 mesi. 15 anni fa non ci avrei nemmeno lontanamente pensato. Eppure eccomi qua, sono contento. Penso sia la scelta giusta in questo momento per tanti motivi. E’ accaduto tutto cosi’ velocemente che non sono riuscito quasi ad accorgermene. Anche ora, sull’aereo, attorniato da molti orientali continuo a non realizzare dove questo viaggio mi sta portando. Forse e’ meglio cosi’, e’ meglio non aspettarsi niente per non rimanere delusi, almeno e’ quello che ho sempre creduto. Sara’ poi vero?.

Sono sicuro che un giorno, leggero’ e rileggero’ queste note e chissa’ cosa provero’. Poi parto anche per un altro viaggio, questo blog che leggeranno in molti. Un po’  sento a disagio a scrivere tutte queste cose, quasi come se mi stessi togliendo i vestiti di fronte a tutti. Poi non so, scrivere in inglese o in Italiano? Se avro’ tempo provero’ in entrambe le lingue. Ma questi pensieri oggi mi sono usciti in Italiano.

Sull’aereo ho notato che c’e’ una buona energia. Il tipo Cinese che si e’ seduto accanto a me la prima cosa che ha fatto si’ e’ presentato, molto educatamente mi ha stretto la mano e mi ha detto “Piacere di conoscerti” e poi “Vai a Pechino?” Ho risposto di si’. Ho pensato che in tanti anni di viaggi in aereo non mi era mai successo. L’ho apprezzato molto.