Ormai si avvicina sempre di piu’ il fatidico giorno. Come diceva quella canzone “partire e’ un po’ morire”. A me partire non piace ma l’ho fatto tante, forse troppe volte. Tante emozioni dentro di me che stanno affiorando e stento a contenere. Persone a cui ho gia’ dovuto dire addio o arrivederci. Il distacco dai miei colleghi e amici che si avvicina, la vacanza a Tokyo, poi la gioia di rivedere i miei amici di Seattle, di raccontare le mille storie che ho vissuto, e poi l’Italia dove rivedro’ la mia famiglia. Mi aspettano altri giorni intensi nei quali tornero’ spesso con la mente a pensare ai tanti bei ricordi che portero’ con me. Ho vissuto tutto questo tempo cosi’ intensamente, visto cose bellissime, provato sensazioni nuove e indimenticabili. Mi sono divertito come da tanto tempo non succedeva. E’ come se avessi fatto un sogno, eppure un sogno non e’ ma una grande avventura che lasciera’ dentro di me un segno indelebile.
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I am not your consultant
Venerdi’ sera sono andato in discoteca, volevo distrarmi e passare in allegria l’ultimo weekend. Ero seduto al bar sorgeggiando un drink e ascoltando musica. A un certo punto passa una ragazza e senza pensarci un attimo le chiedo: “Vuoi ballare?” Finiamo in pista per un po’, poi torniamo al banco e le offro un drink. Mi invita al tavolo con i suoi amici nel retro. Ho capito subito quando mi sono seduto con loro che avevo a che fare con un mondo diverso. Usciamo, salgo sulla sua Porsche Cayenne parcheggiata letteralmente difronte all’entrata del club e andiamo in un’altra discoteca che ha aperto da poco. Entriamo senza pagare, ci danno un tavolo in tempo zero, drink a volonta’ senza nemmeno ordinare. Incontro suo fratello, vestito in smoking, propietario del locale e di una ditta quotata in borsa che fabbrica armi. Lei Melissa dirige gli investimenti per una banca di Pechino e conosce le persone piu’ ricche in tutta la Cina. Tutto e’ accaduto cosi’ velocemente che non mi sono quasi reso conto di cosa stesse succedendo. Lo so, guardandado la foto che ho scattato di Melissa qui accanto non si direbbe che e’ una donna dirigente, ma tra le persone piu’ ricche in Cina ci sono molte persone giovani, imprenditori che hanno rischiato grosso, con le spalle molto coperte dall’alto, con le conoscenze giuste, e tanta tanta fortuna. Chissa’ se fossi stato seduto un po’ piu’ in la’, in un’altra sedia, guardando dalla parte opposta magari non l’avrei mai notata mentre passava dietro di me, come non ho natato il ladro che mi ha rubato il portafoglio quella sera mentre ero seduto nello stesso posto nel quale ho incontrato Melissa. Pero’ di una cosa sono sicuro, la vita e’ come un gioco, a volte ti toglie, a volte di da’ e le cose succedono sempre per un qualche motivo che questa volta credo di aver capito.
L’ultimo weekend
Sto un po’ meglio. Le medicine che ho preso stanno facendo effetto. E’ venerdi’ sera, aleggia un po’ di tristezza, mi sono fatto la solita pizza e ora sto sorseggiando un te’. Questa sera voglio uscire a divertirmi un po’. E’ l’ultimo weekend a Pechino. Cerchero’ di non pensarci e di godermi questi ultimi giorni.
Dal dottore
Alla fine ho deciso di andarci. Ultimamente facevo fatica a dormire, sentivo questo forte ronzio alle orecchie, avevo un leggero mal di testa, una forte stanchezza ed ero preoccupato. Pensavo ad una sinusite o un’infezione alle orecchie. Invece niente di tutto questo. Sono rimasto letteralmente impressionato dalla qualita’ del servizio, e dagli esami che mi hanno fatto. Negli Stati Uniti avrei dovuto recarmi in un altro reparto, prenotare gli esami e aspettare che il dottore analizzasse i risultati. Qui e’ successo tutto in un giorno. Risultato e’ che probabilmente e’ solo un po’ di stress. In effetti nelle ultime settimane ho lavorato molto. Ma da un po’ di giorni l’aria era totalmente irrespirabile, pensavo fosse una qualche irratazione alle vie respiratorie e invece no devo solo riposare. Non vedo l’ora di respirare un po’ di aria buona …
Altri controsensi
Se volessi vedere un medico posso prendere un appuntamento all’ospedale intenazionale di Pechino, costo della visita 1200 Yuan, circa 150 dollari. Per i Cinesi, anche per i miei colleghi di Microsoft quella e’ una cifra ridicola. Per loro l’unica scelta e’ il medico dell’ospedale Cinese, costo della visita 5 Yuan di cui 4 li paga l’assicurazione (la mutua qui non esiste) e di tasca loro pagano il rimanente cioe’ uno yuan, esattamente dieci centesimi di Euro!! Una bella differenza tra quello che pagherei io. Pero’ Tianguang mi ha spiegato che la mia sarebbe una visita di un’ora e comprenderebbe anche eventuali esami. Loro hanno solo 3 minuti per parlare con il medico, perche’ un dottore Cinese deve visitare 200 pazienti al giorno. In piu’ devono mettersi in coda senza poter prendere un appuntamento. Poi mi ha detto che a volte il medico non e’ nemmeno un medico iscritto all’albo, esercita con solo con la laura Universitaria senza aver fatto praticantato.
The Pursuit of Happiness
E’ il titolo del film del regista Italiano Gabriele Muccino, in Italiano si chiama Alla ricerca delle felicita’. “Life, Liberty and Pursuit of Happiness” e’ anche una famosa frase della nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti scritta nel 1776 che festeggiamo il 4 di Luglio. Si’, festeggiamo, perche’ anche io sono cittadino Americano di adozione. Veramente un bel film, uno di quelli da non perdere, la storia vera di Chris Gardner ambientata a San Francisco. Non vi racconto la trama ma una barzelletta che mi ha fatto sorridere durante il film. Un uomo in mare sta annegando, a un certo passa una nave e qualcuno gli chiede “Ha bisogno di aiuto?” e lui risponde “No grazie, sara’ Dio a’ salvarmi”. Dopo un po’ ne passa un’altra e di nuovo gli viene offerto aiuto ma lui insiste “No grazie, sara’ Dio a’ salvarmi”. Dopo un po’ muore e va in paradiso, si presenta Dio e lui chiede: “Ma perche’ non mi hai salvato?” e Dio risponde: “Ma allora sei proprio stupido… ti ho mandato due navi e tu le hai rifiutate……”
Due settimane alla fine
Mancano ormai due settimane alla fine di questa avventura. Incomincio gia’ ad essere triste quando ci penso a volte e mi chiedo cosa succedera’ quando faro’ ritorno. Difficile dirlo, intanto ho passato il sabato a comprare souvenir per tutti, era un po’ che non lo facevo. Avro’ la valigia piena di roba non so come faro’ a riportare tutte le cose che ho comprato con me. Sono stato a cena poi al ristorante Italiano L’Isola, sicuramente il miglior ristorante Italiano a Pechino. Mi aspettano due settimane di lavoro intenso, poi me ne andro’ in vacanza a Tokyo prima di rientrare. Ieri sera mi sono fermato per un drink allo Swiss Hotel e ho ascoltato la canzone che oggi ho messo di sottofondo al sito. Si intitola I am With You di Avril Lavigne. Mi ha colpito particolarmente e spero riuscirete ad ascoltarla.
La guerra per finta
Oggi e’ stata la volta di un party davvero insolito. Con i colleghi siamo andati fuori citta’, a sud ovest di Pechino, per una guerra simulata con i fucili al laser. Ci siamo mimetizzati con tanto di divisa e elmetto, e abbiamo indossato questa apparecchiatura soffisticata che ti trasforma in un bersaglio elettronico. Con le armi al laser, prendendo bene la mira, puoi colpire il tuo avversario e il sistema tiene conto di quanti ne fai fuori e quante volte vieni colpito a tua volta. Ci si divide in due fazioni e si combatte una vera e propria battaglia, tra i fortini e i bastioni. Se ti fanno secco l’apparecchiatura ti da uno scossone, hai cinque vite dopodiche’ esci dal gioco. Divertentissimo e super realistico. L’adrenalina scorreva nelle vene e anche se odio le guerre, mi sono immedesimato anche io nella competizione del gioco. Abbiamo fatto cinque battaglie, il mio team ha perso 3-2 ma io sono stato quello che ne ha fatti secchi piu’ di ogni altro in totale: ben 46. Alla fine mi hanno fatto tutti i complimenti. Beh e’ stato facile, tra tutti questi ingegneri e manager ero l’unico che una fucile l’avevo gia’ preso in mano almeno una volta, tra il militare, carabine e pistole varie a confronto ero un veterano. Oggi mi sentivo un eroe eppure quanto ho odiato il militare quando l’ho fatto. Artiglieria campale pesante, a Vercelli tra miliardi di zanzare. Allora la noia che ho provato non era finta e per diversi anni dopo essermi congedato ho avuto incubi nei quali mi richiamavano perche’ si erano sbagliati sulla data del mio congedo …
Proverbio Cinese
If you want happiness for an hour take a nap.
If you want happiness for a day — go fishing.
If you want happiness for a year — inherit a fortune.
If you want happiness for a lifetime — help/forgive someone else.
Se vuoi essere felice per un ora fatti un pisolino
Se vuoi essere felice per un giorno — vai a pescare
Se vuoi essere felice per un anno — eredita una fortuna
Se vuoi essere felice per una vita intera — aiuta/perdona un’altra persona
Incidente di percorso
Ieri ho preso un taxi per andare in centro. Quando siamo arrivati a destinazione il tassista ha accostato nella pista ciclabile, ho pagato e ho aperto la porta. Proprio in quel momento passava una signora in bicicletta, e non ho guardato prima di aprire. Fortunatamente non andava forte, e non e’ caduta, ma purtroppo nell’impatto con la portiera si e’ fatta un taglio abbastanza profondo ad un dito della mano. Ero dispiaciuto, e non riuscivo a comunicare con lei. Con l’aiuto di un passante ho cercato di chiedere scusa me non so quanto abbia capito. Ho cercato di darle dei soldi, li ha rifiutati. La cosa mi ha stupito e mi ha fatto sentire ancora piu’ in colpa. Fosse successo a un’altra persona, magari in un altro paese sono sicuro mi avrebbe chiesto i danni, invece lei non prendendo quei soldi secondo me ha cercato di difendere la sua dignita’. Un gesto che le fa onore ma avrei voluto aiutarla ugualmente perche’ con parole non era possibile. Mi e’ dispiaciuto molto non poter fare qualcosa, spero che stia bene e che si riprenda presto. Peccato, devo stare piu’ attento…
Microsoft continua l’espansione in Cina
Microsoft ha annunciato oggi di aver acquistato dei terreni a Pechino, Shanghai e Shenzhen per la costruzione di centri di ricerca in Cina. E’ la prima volta che Microsoft compra terreni all’estero ed e’ questo un chiaro segno sulla direzione della politica di espansione in Asia in corso ai vertici di Redmond. Oggi gli impiegati in Cina sono circa tre mila, nei prossimi 2-3 anni l’obiettivo e’ di assumenerne altri 5 mila.
In partenza per Pechino
Anche oggi pioveva a dirotto. Sono stato a visitare Repulse Bay, la famosa spiaggia di Hong Kong. Peccato che il tempo fosse brutto, ho avuto solo il tempo per fare quattro passi e comprare qualche quadro poi mi sono diretto verso l’aereoporto. Ho subito avuto l’impressione di essere in uno degli aereoporti piu’ belli e piu’ moderni che abbia mai visto, e non mi ero sbagliato. Ho letto su Wikitravel che e stato innaugurato nel 1998 e da allora e’ stato nonimato cinque volte miglior areoporto al mondo da Skytrax. Sul televisore difronte a me Angelie Rau trasmette le news dalla sede della CNN di Hong Kong. La guardo spesso in TV, e ho sognato di imbattermi in lei per la strada in questi giorni ma il sogno non si e’ avverato…..
Scommettiamo che…
Oggi il tempo era dinuovo brutto. Temporale, pioggia, ho fatto un po’ di foto alla citta’ poi mi sono dato all’ippica…. Si’, non ero mai stato in un ippodromo e ho deciso di avventurarmi in questo mondo a me sconosciuto. All’inizio mi sono trovato in una stanza stracolma di scommettitori e non ci capivo quasi niente, poi una persona mi ha aiutato a capire come funzionano le cose e ho scommesso pure io. E’ stato emozionante, ho puntato sulla vincita del cavallo numero 7, mi piaceva il nome “Keep smiling” e non era il favorito. Se avessi vinto avrei guadagnato 34 volte l’ammontare della mia puntata. I cavalli sono partiti ed era pen’ultimo. Poi ha risalito tutte le posizioni e allo sprint finale non e’ arrivato primo per una questione di pochi centimetri. Peccato la vincita sarebbe stata consistente… la sera ho fatto una passeggiata sul lungo mare, le foto notturne che ho fatto alla citta’ sono bellissime. Per consolarmi ho cenato come al solito a base di pizza…
La Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong
Hong Kong e’ davvero particolare come paese. Fino al 1997 era un territorio di appartenenza britannica, su alcune monete e’ ancora raffigurata la regina Elisabetta (al suo posto ora c’e’ un fiore). Dopodiche’, grazie alla Dichiarazione Congiunta tra i dai due paesi, Hong Kong e’ diventato un territorio parte della Cina. Nell’accordo firmato pero’, pur delegando alla Cina i compiti di politica estera e difesa per un periodo di 50 anni, cioe’ fino al 2047, Hong Kong potra’ mantenere la sua indipendenza per quanto riguarda le leggi, il sistema politico e amministrativo. E’ un paese libero per certi versi, o almeno per il momento viene riconosciuto come tale, in quanto e’ stata adattata da parte dei governanti una politica di non intervento. Per il tredicisimo anno consecutivo Hong Kong rimane secondo l’Index of Economic Freedom l’economia piu’ libera al mondo, il guadagno medio pro capite e’ superiore a paesi come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, il Giappone e l’Italia. A Hong Kong solo il 5% della popolazione (circa 7 milioni di abitanti) parla il mandarino. Qui la lingua ufficiale e’ il Cantonese, lingua completamente diversa, caratteri completamenti diversi, usi e costumi diversi. Un piccolo mondo per certi versi cosi’ lontano dal paese confinante, la Cina, di cui Hong Kong fa ufficialmente parte.
Hong Kong la citta’ dello shopping
Il primo giorno a Hong Kong non potevo che trascorrerlo a fare shopping. E’ incredibile quanti negozi, centri commerciali, grandi magazzini ci sono. Ci si puo’ letteralmente perdere tra la gente passando intere giornate sbizzarrendosi a comprare qualsiasi cosa si desideri. Anche se qui non si pagano tasse come da noi l’IVA, i prezzi non sono stracciatissimi come in Cina anzi in alcuni casi li ho trovati piu’ alti che negli Stati Uniti e in Europa, ma le occasioni ci sono basta continuare a cercare, poi la qualita’ e’ decisamente superiore a cio’ che si trova negli outlet cinesi. Senza dubbio per gli appassionati dello shopping questo e’ il paradiso, la quantita’ e la varieta’ di negozi che si ha a disposizione qui non e’ paragonabile a nessun altro posto al mondo. Dopo ore e ore di shopping ero carico di borse e sono tornato in hotel letteralmente sfinito anche perche’ qui e’ un caldo umido pazzesco che quasi ti stordisce quando esci in strada, sembra di essere in Tailandia o Miami ad agosto.
Inquinamento in Italia
Ho parlato di inquinamento in Cina ma proprio di recente e’ uscito un articolo sull’Espresso (clicca qui per leggerlo) che parla della situazione in Italia e il quadro che ne esce non e’ certo meno preoccupante. Senza dubbio venire qui in Cina mi ha sensibilizzato molto su un un problema importante che secondo me caratterizzera’ l’umanita’ intera in questo secolo. Il tutto portera’ secondo me a grandi cambiamenti sociali che forse ancora nemmeno immaginiamo. Basta solo pensare a cosa sta succedendo al clima del nostro pianeta. Molti esperti dicono che c’e’ ancora tempo per fare qualcosa, io stento a crederci. Intanto oggi parto per Hong Kong dove mi fermero’ fino a martedi’, una vacanza ci vuole, speriamo almeno li’ di respirare aria migliore….
USA e Cina dialogano ma senza risolvere molto
Un dollaro vale circa 7,7 yuan e le quotazioni fluttueranno di poco dopo i colloqui tra un delegazione Cinese guidata dalla vice-premier Cinese Wu Yi e il segretario al tesoro americano Henry Paulson a Washington. La Cina non cede alle pressioni dell’America di rivaluazione dello yuan rispetto al dollaro per cercare ridurre il deficit commerciale americano nei confronti di Pechino. L’anno scorso il disavanzo era di 233 miliardi di dollari, quest’anno ha gia’ toccato i 65 miliardi. La Cina ha fatto sapere che non si piegherà alle pressioni di misure protezionistiche da parte degli Americani definendole “atti irresponsabili”. Paulson ha detto nella sua conferenza stampa che l’America non ha paura della competizione che anzi ne e’ a favore, io ho pensato: “sara’ vero pero’ poi non ci state se non siete i numero al mondo…”. Tra l’altro non dimentichiamoci che tra il 2000 e il 2006 le esportazioni degli Stati Uniti in Cina sono cresciute del 240%.
Una droga chiamata Internet
Una ragazzina di 17 anni di Pechino e’ stata ricoverata ieri in ospedale dopo aver perso l’uso della mano per essere stata per 48 ore di fila attaccata al computer navigando su internet. Incredibile ma vero, la madre l’ha portata in ospedale con il braccio mezzo paralizzato e dovra’ rimanerci per il prossimo mese sotto terapia per cercare di ricuperarlo. In effetti quello della dipendenza da Internet e’ un problema grosso, pare che molti adolescenti cinesi siano affetti da questo male. Questo spiega come mai Bill Gates abbia permesso alla figlia di 10 anni di stare davanti allo schermo per non piu’ di 45 minuti al giorno. Meditate gente, meditate…
E’ l’inquinamento il cancro della Cina
Sul China Daily di oggi ho letto un articolo su una statistica fatta dal Ministero della Salute in 30 citta’ e 78 contee cinesi sulle cause dei decessi. E’ il cancro il killer numero uno, con una crescita nelle citta’ del 19% e nelle campagne del 23%. Secondo un esperto citato nell’articolo e’ l’inquinamento la causa principale di questo aumento dovuto a molte industrie chimiche che sorgono convenientemente accanto ai fiumi per poter scaricarci dentro i loro rifiuti. Se si aggiungono poi l’uso leccessivo di fertilizzanti e pesticidi nelle campagne, le pericolosissime emissioni nell’aria di anidride solforosa da parte delle migliaia di centrali termoelettriche a carbone, fabbriche varie che spingono nell’aria metalli pesanti, emissioni di formaldeide usato nella produzione di interni per le case nuove in costruzione che spuntano come funghi, …. insomma la lista potrebbe continuare e il quadro che ne esce e’ davvero preoccupante. Povero pianeta……
Iris