I festeggiamenti sono finiti, l’appuntamento per la prossima parata a Pechino e’ tra dieci anni per il 70esimo anniversario. Saro’ ancora qui? Mah… I carri allegorici che hanno sfilato durante la parata rimarrano esposti a Piazza Tiananmen per un po’ di giorni, cosi’ oggi ho deciso di andarli a vedere. La piazza era gremita, con un continuo viavai di gente, sembrare di assistere a un vero e proprio pellegrinaggio. Centinai di migliaia, una marea, tutti con la macchina fotografica o il telefonino a scattare foto. I carri nella piazza sembravano come dei grandi trofei esposti, simboli di tutto cio’ che e’ stato raggiunto in questi 60 anni. La Cina oggi si sente orgogliosa, ed e’ bello essere partecipe di questo entusiasmo collettivo, di questo momento storico che questo paese sta attraversando. Oggi poi il governo Cinese porta a casa una altra vittoria mica da poco, le notizie dicono che Obama, per non compromettere i rapporti con la Cina in vista della sua prossima visita a meta’ Novembre, ha deciso che non ricevera’ il Dalai Lama a Washington in viaggio negli Stati Uniti in questi giorni. La scelta di Obama puo’ non essere condivisa ma politicamente e diplomaticamente e’ senza dubbio molto azzeccata. Pero’, lasciamo stare…. tornando alla mia giornata di oggi e quella camminata nella piazza piu’ grande del mondo ( 440,000 m² ) tra i trofei e la felicita’ della gente, il pensiero e’ tornato spesso a quello che e’ successo proprio li’ venti anni fa. E’ un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa, un boccone che non riesco a mandare giu’. Proprio oggi poi ero a fianco di una ragazza che ho conosciuto da poco, e mi raccontava che un’amico di sua sorella e’ morto proprio in quella piazza durante quel famoso massacro. In vent’anni tutto e’ andato dimenticato, in Cina guai a parlarne, anzi il governo si ostina ancora oggi a negare che qualcuno sia morto quel giorno. Capisco che culturalmente per loro sia difficile discutere apertamente dei propri errori e delle proprie debolezze, del proprio passato quando e’ scomodo farlo. Capisco che nalla vita’ sia piu’ importante guardare avanti. Ma i trofei, le vittorie, i traguardi, gli show valgono poco se non sei riuscito anche a vincere il rispetto dei i tuoi avversari.