Ero molto felice ed emozionato Venerdi’ perche’ era finalmente arrivato il giorno in cui anche io avrei potuto far parte, in qualita’ di volontario, di queste olimpiadi. Quando ho indossato la maglia da volontario e ho preso la metropolitana per incontrare il mio gruppo ho capito subito che la gente era sorpresa e avrrebbe apprezzato il mio gesto perche’ mi sorridevano in tanti. In effetti sono 450 mila i volontari delle Olimpiadi, un numero impressionante, e’ facile incontrarli per strada perche’ sono sparsi per tutta la citta’, ma non avevo ancora visto nessun straniero. Presto, ho raggiunto gli altri colleghi di Microsoft che facevano parte del mio gruppo, ci siamo trovati verso le 4 del pomeriggio per conoscerci e mangiare qualcosa assieme. Verso le 6 di sera, mentre stavamo per arrivare allo stadio di Beach Volleyball a Chao Yang Park e’ arrivata una telefonata che alcuni media ci avrebbero raggiunti piu’ tardi: “Davide te la senti di farti intervistare?”. “Certo”, ho risposto anche se ovviamante provavo un po’ di tensione. Non me l’aspettavo e ho incominciato a pensare come avrei risposto alla domande. Siamo arrivati al chiosco informazioni e abbiamo incominciato il nostro lavoro di volontari. La domanda piu’ frequente? “Sapete se e’ possibile comprare ancora dei biglietti?”. Risposta di rito: “Ci dispiace, e’ tutto esaurito”. Poco dopo e’ arrivata una troupe di “Beijing TV” e senza sprecare tempo mi hanno subito microfonato e mi hanno chiesto di buttarmi tra la folla per qualche ripresa: “Salve, mi chiamo Davide, sono un volontario delle Olimpiadi, posso aiutarla?”. Telecamere accese, un nugolo di curiosi attorno, atmosfera surreale, non ci potevo credere. Ho parlato con parecchie persone. “Di dove siete? Vi piace Pechino? Cosa ne pensate di queste Olimpiadi? Vi piace la cucina cinese?”. Volevano che facessi l’intervista in inglese, italiano e spagnolo. Fortunatamente ho trovato una ragazza di Barcellona ma di Italiani manco l’ombra… Non mi piace essere al centro dell’attenzione, ma col tempo mi sono sempre piu’ immedesimato nel ruolo e ho incominciato ad essere meno teso, anzi cominciavo a prenderci gusto. Poi la giornalista mi ha fatto qualche domanda, volevano sapere perche’ ho deciso di fare il volontario: “Questo e’ un momento storico per la Cina e fin da quando sono arrivato qui, speravo di poter fare il volontario. Sono molto orgoglioso di essere qui oggi. La Cina ha fatto molto per me e volevo contraccambiare in qualche modo….” Poi mia madre mi ha chiamato sul telefonino e cosi’ hanno pensato bene di riprendermi mentre parlavo con lei: “Ciao mamma, siamo in televisione!! Come stai?”. Insomma non mi sembrava vero cio’ che stavo vivendo… Piu’ tardi a sorpresa sono arrivate 4 persone responsabili delle pubbliche ralazioni di Microsoft. Una di loro mi ha preso da parte e mi ha detto che sarebbe arrivata un altra giornalista del China People’s Daily una delle testate giornalistiche piu’ importanti della Cina gestita dal governo, cosi’ mi sono stati dati “alcuni consigli utili”…. Incredibile, facevo ancora fatica a realizzare cosa stesse accadendo, pero’ ero felice. L’intervista e’ durata per circa un’ora e abbiamo dovuto usare il traduttore perche’ la giornalista non parlava il Cinese. E’ stato un colloquio molto interessante, mi ha fatto un sacco di domande, era molto curiosa. Abbiamo parlato della mia esperienza in Cina da quando sono arrivato, di aspetti culturali, della cerimonia di apertura, della mia esperienza di volontario… Sono stato molto sincero e ho finalmente potuto esternare il mio amore per la Cina, hehe…. Spero’ che pubblicheranno tutto cio’ che ho detto. Per ora, che dirvi, e’ stata un’esperienza davvero memorabile e che non dimentichero mai.