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E’ ora di fare le valigie

Sono quasi le undici di sera e non ho ancora fatto le valigie. Domani dopo l’ufficio andro’ direttamente all’aereoporto. L’aereo parte alle 8 di sera e atterrera’ a Los Angeles lo stesso giorno ma quattro ore prima, cioe’ alle 4 del pomeriggio. Lo so puo’ sembrare strano ma qui siamo 16 ore di fuso in meno rispetto alla California, e 7 ore in piu’ rispetto all’Italia. Sull’areo sara’ lunga, ma cerchero’ di studiare un po’ il mandarino che ho un po’ trascurato. Approposito mi ero dimenticato di parlare delle mie lezioni di mandarino. La mia insegnante viene nel mio ufficio due volte la settimana alle 5:00 del pomeriggio per un’ora e mezza. Era ovvio pensare che sarebbe stata dura, ma la realta’ e’ ancora peggio di quanto si possa immaginare… Poi concentrarsi su un argomento cosi’ difficile dopo una giornata di lavoro al computer e’ davvero dura. Non so se abbia senso mettersi a imparare il Cinese con solo 3 mesi di tempo pero’ e’ comunque interessante. Di imparare a leggere i caratteri Cinesi non se ne parla neanche… Per il momento so contare fino a dieci, salutare, dire grazie, ciao, e qualche parola, davvero poco. Cio’ che rende le cose difficili poi sono i 4 accenti o toni, un po’ come quelli che noi abbiamo su alcune parole tipo papa e papa’ oppure se e se’ per rendere l’idea. Pero’ in mandarino e’ ancora peggio perche’ e’ la modulazione della voce che rende possibile distinguere il significato delle parole, piu’ che delle lezioni linguistiche mi sembrano delle lezioni di canto le mie…. Per esempio  significa mamma e si pronuncia con un tono di voce piatto, la parola  significa canapa e il tono della voce deve tendere a salire, vuol dire cavallo e il tono della voce prima scende e poi sale,  invece significa insultare perche’ il tono della voce cala, poi c’e’ anche ma neutro che non si traduce e si mette a volte in fine alla frase per far capire che si sta facendo una domanda….  ho reso l’idea? Mah…. 

Fin’ora tutto ok

Sono ormai quasi tre settimane che sono partito, a forza di pubblicare numeri e osservazioni sulla Cina mi sono dimenticato di parlare un po’ di me. Devo dire che mi sento molto meglio rispetto a quando sono arrivato. L’impatto e’ stato duro all’inizio ma piu’ passano i giorni e piu’ mi rendo conto della grande espererienza che sto vivendo. Tutto cio’ che sto imparando sulla Cina e’ davvero interessante, mi affasciana e mi stimola molto essere qui in questo momento cosi’ importante per questo paese. Devo dire che fin’ora le persone che ho incontrato hanno tutte lasciato un impronta positiva dentro di me e hanno reso sicuramente tutto piu’ facile. Sono tutti molto gentili, amichevoli e disposti ad aiutarti. Forse e’ troppo presto per esprimere un giudizio perche’ la mia esperienza e’ breve e fin qui si basa piu’ che altro sull’ambiente di lavoro, pero’ per il momento posso dire che qui mi sento in mondo molto diverso da cio’ a cui ero abituato a Seattle o in Italia, quasi come se vivessi in un’altra dimensione. Sono rimasto colpito dalla loro cordialita’ e ospitalita’ anche se forse hanno sempre e comunque un occhio di riguardo verso gli occidentali. Sul piano personale i Cinesi mi sembrano persone riservate, pero’ anche molto genuine e ricche di serenita’ interiore. Questa loro positivita’ e’ sicuramente molto contagiosa e ha contribuito notevolmente a rendere piu’ piacevole queste prime settimane trascorse qui.

Il party di capodanno di Microsoft

dscn0837.JPGMancano due settimane al Capodanno ma i festeggiamenti sono gia’ iniziati. Ieri mi hanno invitato alla festa che hanno organizzato qui in Microsoft. Ci hanno caricati tutti su dei bus e ci hanno portato in questo hotel fuori citta’. Mi dicevano che molti pechinesi usano andare fuori citta’ nel weekened in questi hotel per respirare un po’ d’aria fresca e rilassarsi fuori dalla confusione della citta’. Il party e’ iniziato alle due del pomeriggio, c’era il casino’ con i soldi finti (i Cinesi amano il gioco d’azzardo ma qui e’ illegale), le piscine, tavoli da biliardo, ping pong (lo sport nazionale) bagmington e vari attrazioni, sembrava un luna park al chiuso. Poi la sera e’ iniziata la cena di fronte ad un palco dove mentre mangiavamo abbiamo assistito ad uno spettacolo di intrattenimento. La cosa particolare di questo show e’ che e’ stato organizzato ed interpretato tutto da impiegati di Microsoft. La foto che vedete in alto e’ del CTO di Microsoft China. Sono rimasto totalmente sopreso, attori, cantanti, ballerini e ballerine, clown, presentatori e presentatrici…. tutti quelli che si sono esibiti erano dipendenti, non ci hanno neppure pensato ad invitare band o cantanti famosi. Il signore che vedete in smoking nella foto e’ il general manager di Microsoft China. Sono rimasto letteralmente colpito dalla loro preparazione, il risultato e’ stato tutto incredibilmente divertente e originale. Verso la fine della serata sono iniziati i brindisi e tutti si alzavano andando da un tavolo all’altro e in piedi si scambiavano gli auguri alzando i calici. E’ stata una serata molto bella anche perche’ ho conosciuto anche le famiglie di alcuni membri del mio team.

Il progetto Marco Polo

dscn0733.JPGAlcuni mi hanno fatto notare che non ho spiegato cosa sono venuto a fare in Cina. Sono venuto qui come parte del programma di rotazione Marco Polo di Microsoft, in pratica saro’ qui a Pechino per 3 mesi e dovro’ seguire uno dei nostri team che ha sede qui negli uffici dell’Advanced Technology Center di Microsoft a Pechino. L’obiettivo e’ quello di aiutarli a conoscere meglio la nostra metodologia di lavoro e seguire gli ingegneri meno esperti o freschi di universita’ in modo che apprendano il prodotto e le tecnologie su cui lavoriamo piu’ velocemente. Un altro compito che ho e’ quello di seguire il lavoro di alcuni partner come ChinaSoft con cui abbiamo allacciato un rapporto di collaborazione. E’ parte del programma di rotazione che in futuro alcuni ingegneri che hanno sede qui si traferiscano a loro volta per un eguale periodo a Seattle per continuare e migliorare sempre piu’ questo processo di integrazione e colloborazione.

Sull’areo in viaggio per Pechino

Sono partito. Sull’aereo mi sono accorto di essere in una direzione opposta a quella che di solito mi porta in Italia. Mi ha colpito, mi sono sentito come se mi allontanassi ancor di piu’ da qualcosa. Verso la Cina, ancora piu’ distante da dove 15 anni fa sono partito, Alessandria un paesino di meno di centomila abitanti per dirigermi verso una citta’ di 15-20 milioni di persone. Quale sara’ l’impatto? Non mi rendo conto ancora. Lascio Seattle un’altra volta, questa volta solo per 3 mesi. 15 anni fa non ci avrei nemmeno lontanamente pensato. Eppure eccomi qua, sono contento. Penso sia la scelta giusta in questo momento per tanti motivi. E’ accaduto tutto cosi’ velocemente che non sono riuscito quasi ad accorgermene. Anche ora, sull’aereo, attorniato da molti orientali continuo a non realizzare dove questo viaggio mi sta portando. Forse e’ meglio cosi’, e’ meglio non aspettarsi niente per non rimanere delusi, almeno e’ quello che ho sempre creduto. Sara’ poi vero?.

Sono sicuro che un giorno, leggero’ e rileggero’ queste note e chissa’ cosa provero’. Poi parto anche per un altro viaggio, questo blog che leggeranno in molti. Un po’  sento a disagio a scrivere tutte queste cose, quasi come se mi stessi togliendo i vestiti di fronte a tutti. Poi non so, scrivere in inglese o in Italiano? Se avro’ tempo provero’ in entrambe le lingue. Ma questi pensieri oggi mi sono usciti in Italiano.

Sull’aereo ho notato che c’e’ una buona energia. Il tipo Cinese che si e’ seduto accanto a me la prima cosa che ha fatto si’ e’ presentato, molto educatamente mi ha stretto la mano e mi ha detto “Piacere di conoscerti” e poi “Vai a Pechino?” Ho risposto di si’. Ho pensato che in tanti anni di viaggi in aereo non mi era mai successo. L’ho apprezzato molto.