Osteotomia

risultatoLunedì mattina era ancora buio, alla Clinica Città di Alessandria ci sono andato a piedi visto che non è poi così distante dalla mia abitazione. Non vedevo l’ora, stampelle in mano e mia madre al seguito. Ho fatto tutte le procedure di ricovero. Poi erano quasi le undici quando la chiamata è arrivata. Mi hanno depilato e messo l’ago per la flebo, tutto di fretta. Difatti l’ago era fuori vena. Se ne sono accorti prima di farmi l’anestesia. L’infermiere ha cambiato braccio e non riusciva a trovare la vena. Buca una volta, buca due, niente. Arriva un altro tipo e gli toglie l’ago di mano “Si fa così gli dice” sembrava sapesse tutto lui. Quando me l’ha infilato per la terza volta sono saltato sulla lettiga urlando. Era come se mi avessero messo in mano la corrente elettrica, deve aver preso un nervo. Un male inverosimile. Non iniziamo bene, ho pensato, ero teso. L’ambiente non e’ certo quello delle cliniche americane o cinesi. Mi sono davvero sentito un numero. Poi il prof. Priano e’ arrivato e abbiamo fatto quattro chiacchiere, e mi sono un po’ tranquillizzato. Ero preoccupato che non fosse lui a operare, fortunatamente non è stato così. Ho fatto l’intervento da sveglio, anestesia spinale. Ho sentito tutto, martelli, trapani, cacciaviti elettrici. Gli infermieri andavano di corsa, troppi interventi e poco tempo. Una di loro si lamentava del fatto che gli mettono un intervento dopo l’altro senza un attimo di respiro, ma questa è la sanità in Italia. Dopo un’ora e mezza tutto finito. Priano mi ha dato la foto ricordo in alto del mio ginocchio nuovo (si far per dire). Non mi aspettavo un intervento così invasivo ma e’ l’unica speranza che ho di salvare il ginocchio e non mettere una protesi. Il giorno dopo sono andato a casa, ora sono al terzo giorno e sto un po’ meglio è stato un intervento doloroso. Per chi volesse saperne di piu’ su cosa e’ un osteotomia date un’occhiata al video qui sotto.

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