Signore e Signori, ecco a voi l’Italia

Ieri sono andato a Milano in treno per incontrare due vecchi amici. Al ritorno ho preso il treno diretto da Milano Porta Genova delle 18:02. Mi sono presentato in stazione verso le 17:45. La biglietteria era chiusa, non potevo credere a miei occhi. Controllo e ricontrollo che non ci fossero altre biglietterie, mi accorgo che quella automatica e’ fuori servizio. Allore chiedo a un passante: “Scusi ma la biglietteria e’ questa?” e il tipo mi risponde “Si’ ma chiude alle 5, fai cosi’, sali ugualmente e cerchi subito il controllore e gli spieghi la situazione e ti fa il biglietto lui. Ma diglielo appena sali altrimenti ti fa la multa”. Ridendo mi sono avviato verso il binario chiedendomi come fosse possibile una cosa del genere. In lontananza vedo il capotreno che controlla con una pila i vagoni del treno. “Scusi e’ lei il capotreno? Non sono riuscito a fare il biglietto. Me lo fa lei?”. Non si e’ nemmeno fermato, se ne e’ andato barbottando che sarebbe poi venuto lui una volta partiti. Cosi’ sono salito sul treno. Era in uno stato pietoso, vecchissimo, sporco, pieno zeppo di pendolari che sono quasi tutti scesi ad Abbiategrasso. Il controllore e’ passato piu’ di una volta ma non ha controllato i biglietti a nessuno. Ed io ho viaggiato gratis. Dentro di me che si’ vabbe’ ho risparmiato 10 euro, ma il biglietto avrei preferito pagarlo, e magari viaggiare su un treno pulito, comodo. Alla fine mi sarei sentito almeno fiero di essere Italiano, invece….

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