Tutti contro Tutti

berlusconi-mitra La notizia dell’attacco a Berlusconi da parte di uno psicolabile ha ormai fatto il giro del mondo. La sera che e’ avvenuto ero davanti al televisore, stavo guardando un telegiornale quando improvvisamente sono passate le immagini. Ho visto quella faccia sanguinante e ricordo di aver provato anche io una certa tristezza inizialmente. Non e’ tanto il sangue che mi ha colpito ma l’espressione degli occhi di un uomo umiliato e ferito, incredulo di cosa gli fosse appena successo. La violenza e’ una brutta cosa. Mi e’ tornato in mente quando ero alle elementari e un bulletto mi rifilo’ uno schiaffo, poi mi aspetto’ fuori per darmene un’altro. In entrambe le situazioni non reagii, le botte, non lo nascondo, le ho sempre e solo prese. La violenza non mi piace, la considero la piu’ terribile forma di umiliazione della dignita’ umana. Mi stupisce pero’ che Berlusconi in quell’ospedale di Milano sia incapace di darsi un perche’ di quanto e’ successo, e nei talk-show che vedo sulle televisioni ognuno sia piu’ preoccupato di accusare la fazione opposta invece che andare a fondo del problema e capire la vere ragioni di quest’odio cosi’ sfrenato. Ieri sono riuscito a guardare Ballaro’ solo per un quarto d’ora poi ho cambiato canale. E’ un continuo gridare, attaccare, scuotere la testa senza ascoltare. Nessuno che sa essere sopra le parti, nessuno che ha il coraggio di ammettere i propri di errori, non quelli degli altri, non me ne vogliate ma questo e’ tipico dell’essere Italiano. Il quadro che ne esce e’ un paese profondamente diviso, in cui le differenze, le emozioni, i contrasti e le linee di partito prevalgono sul buon senso. L’analisi secondo me e’ semplice. Chi e’ Berlusconi? Chi lo odia cosi’ tanto e perche’? Se ci fate caso tra quelli che odiano Berlusconi, a parte quelli che lo fanno per ragioni ideologiche, ci sono tante persone umili, semplici, di basso profilo, operai o impiegati che portano a casa magari 1000 euro al mese, o forse disoccupati, giovani studenti, i diversi, i meno fortunato insomma. Almeno questo e’ quello che ho potuto osservare.  Mettetevi un attimo nei loro panni, mentre guardano l’uomo piu’ ricco d’Italia, padrone di telegiornali, TV, di mezza Italia, che li chiama dei “coglioni” perche’ questi poveretti non votano per lui o dei “farabutti” perche’ lo criticano. Provate per un attimo a pensare cosa possono provare quando vengono a sapere che quest’uomo, che e’ anche il capo del nostro governo e l’uomo piu’ rappresentativo del nostro paese, organizza festini con dozzine di belle donne a Palazzo Grazioli, che lo chiamano Papi. Il premier dal canto suo si ostina a scrollarsi le spalle, accusando questi poveretti di voler solo guardare dal buco della serratura. Devono solo stare zitti e farsi i cavoli loro. Avranno pure il diritto questi disperati da 1000 euro al mese che sono anni che non fanno una vacanza, che tirano costantemente la cinghia, potranno mai in qualche modo queste persone umili, semplici, operai o disoccupati, di basso profilo, sti poveri psicolabili, depressi, insomma diversi e meno fortunati, provare un briciolo di odio per una persona come Silvio Berlusconi? L’odio e’ un brutto sentimento, ma e’ ancor piu’ terribile ed e’ un errore macroscopico non cercar di capire le vere ragioni che generano dell’odio, come nel caso di Berlusconi. Nell’analisi che ho fatto Repubblica, la magistratura, Travaglio li lascio fuori perche’ non centrano assolutamente niente, sono solo il veicolo di quell’odio, non la ragione per cui e’ nato. E poi cosa dovrebbe fare adesso il governo Italiano? Censurare pure Fecebook e Internet come fanno in Cina? Caro Berlusconi quella statuetta che ti e’ arrivata sui denti e’ una lezione di vita, e’ un segno. Riuscirai a capire dove hai sbagliato, ammettere i tuoi errori, raddrizzare le sorti di questo paese una volta per tutte? E’ quello che mi aspetto da te se sei una persona di buon senso. Le persone di cui parlo sopra non si identificano in una persona come te e continueranno a odiarti sempre piu’. Sta solo a te fare il primo passo, ascoltare, comprendere, cambiare, altrimenti per l’Italia, se continua cosi’, la vedo davvero brutta perche’ all’odio non ci sara’ mai fine. Non e’ certo con la repressione o altre leggi ad personam che le cose cambieranno, di questo ne sono sicuro.

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