E’ incredibile quanti ricordi ho in questa città. Mi sono ritrovato a camminare tra i vicoli di Pike Place Market durante una serata nella quale Seattle mi ha regalato un tramonto spettacolare e pensavo e ripensavo. È una coincidenza? Quanti momenti ho vissuto in questa città, alcuni molto belli ed altri molto brutti, ma tanti, tantissimi, tutti indimenticabili. Ogni angolo di Seattle mi riporta in mente qualche vecchia storia che come un flashback passa veloce nella mia mente , ed è subito nostalgia di un tempo. La prima volta è stata nel 1990 in una vacanza d’estate con l’amico e compagno di scuola Marco Genovese. Poi nel 1992 sono venuto qui a studiare in un college e poi ho deciso di fermarmi, mi sono sposato e nell’anno 2000 sono diventato cittadino americano. Che avventura, sembrava che le mie radici fossero piantate qui ma poi nel 2007 ho scoperto l’Asia. Quindici anni di ricordi sono davvero tanti e pesano come un macigno dentro di me. Come pesano tutte le storie che ho vissuto insieme a tanti amici che ritrovo ogni volta che ritorno qui. Stare insieme a loro è un po’ come quando si torna a casa e tutto diventa più familiare. Questo è un paese così diverso dall’Indonesia, da Singapore, e siamo distanti anni luce rispetto alla Cina. I paesi asiatici in cui ho vissuto in questi ultimi anni, che ancora amo e ricordo sempre dentro di me, sono anche posti nei quali mi sono spesso sentito solo, senza amici veri, quasi mi fossi perso in un’avventura senza fine. Ora mi ritrovo qui in visita nel punto da cui sono partito 7 anni fa. E adesso che fare, tornare nella solitudine, tornare all’avventura o rimanere qui? Difficile decidere. Sarà solo il tempo a dirlo. Ho trovato un’America cambiata, diversa, direi quasi Obamizzata, in un certo senso migliore. Questo è positivo ma non sono ancora del tutto convinto. D’altronde le avventure mi sono sempre piaciute e anche questo non posso dimenticarlo.