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Perdere l’iPhone

imageVe la ricordate la canzone di Massimo Ranieri “Perdere l’Amore? L’ho riscritta, si chiama “Perdere l’iPhone”

 

 

 

e vorresti urlare, soffocare il cielo
sbattere la testa mille volte contro il muro
continuo a cercati nel taschino
dire “ma dov’e’ mio telefonino?”
e’ colpa del destino…

Perdere l’iPhone
maledetta sera
che raccoglie i cocci
di una vita sempre a donne
pensi che domani e’ un giorno nuovo
ma ripeti non me l’aspettavo
non me l’aspettavo……
Perdereeeeeee l’iPhoneeeeeee”

Come mi manca….

Si’ perche’ comprare un iPhone a Pechino e’ un’impresa. L’Apple Store non lo vende piu’ al pubblico, troppe richieste. Devi prenotarlo sul loro sito e aspettare mesi prima che arrivi. Ho anche provato ma ci si collegano talmente in tanti che il sito non funziona. Ci sono delle ditte che lo vendono illegamente a Pechino ma il prezzo e’ maggiorato di parecchio. Ogni giorno la quotazione sale come in borsa. Ho chiesto alla mia segretaria di tenere d’occhio il prezzo, stamattina appena arrivato in ufficio le ho chiesto un aggiornamento: “Allora a quanto siamo oggi?” e lei “6800 RMB che sono piu’ di mille dollari”. Nel pomeriggio ne ha trovato uno a 6400. Non ho resistito. Domani me lo conosegnano in ufficio.

Volare

La novita’ del giorno e’ che Air China ha annunciato un volo diretto Pechino-Milano. Sono 19 anni che vivo all’estero e sogno un ritorno in patria senza scali. Il sogno si e’ avverato. Mi sono informato oggi, sono 11 ore di volo. Costo del biglietto in economy 700€, in business 4000€ che e’ pero’ il doppio rispetto a Emirates. Intanto domani si vola di nuovo. Questa volta verso paesi più freddi. Destinazione Harbin dove ogni inverno si svolge il famoso Festival del Ghiaccio.

Fly Emirates

viaggioUna nota di ringraziamento alla compagnia aerea Emirates per un servizio davvero encomiabile. Aerei nuovissimi, ho viaggiato su Airbus 340 su tutte le tratte, prezzo del biglietto in business class 30-40% in meno rispetto ad altre compagnie europee, business lounge a Dubai enorme con tutti i tipi di comfort, dove ti puoi fare pure una doccia o un massaggio. Ma il trattamento migliore sul volo Milano-Dubai, mi hanno fatto un vero e proprio regalo di Natale: upgrade gratis in Prima Classe, ero in prima fila sull’aereo. Quando me l’hanno detto mi e’ venuto il “friccicone in core”. Non mi era mai capitato di viaggiare in Prima. Ho guardato cosa mi sarebbe costato il biglietto se l’avessi comprato,  solo andata Milano-Dubai si viaggia su circa 2000 euro. Menu à la Carte, con Dom Perignon e caviale, non mi sembrava vero. A fianco a me un magnate Nigeriano, incazzato nero perche’ la First Class Lounge di Milano era un buco, e condivisa da venti compagnie aeree. Anche questa e’ Italia ho pensato. “Non faro’ piu’ scalo su Milano” mi ha detto. Non siamo piu’ competitivi in niente. Ma anche lui era inaccontetabile. E’ riuscito a lamentarsi anche perche’ non servivano la fila uno per prima, notare che in First Class c’erano solo due file e dieci persone, quindi il tempo di attesa si allungava di solo di qualche minuto. Il personale di volo e’ uscito pazzo. Per tranquillizzarlo un attimo ho cercato di fare quattro chiacchiere con lui. Nonostante tutto era simpatico. Certo che essere ricchi puo’ diventare un problema, non si apprezza piu’ niente. Invece io ero talmente felice che sono sono nemmeno riuscito a dormire sul quel lettone…

Chi si ferma e’ perduto

E’ stata una vacanza lampo. Il tempo vola. Sono gia’ passati quattro anni da quando sono arrivato a Pechino e ho incominciato a scrivere questo blog. Mi sono riletto il primo post, e’ sempre emozionante pensare a quel periodo. E cosi’ e’ passato un altro Natale, ho lasciato l’Italia con un po’ di tristezza nel cuore. Non dimentichero’ le parole di mia madre l’ultima sera in pizzeria, la sofferenza di quel vuoto che prima non riusciva a colmare e che ora non esiste nemmeno piu’. Piu’ si invecchia, piu’ la rassegnazione prende il sopravvento. E’ tristissimo dover ammettere di arrendersi, chissa’ forse a volte e’ salutare. Ma sono contento che ci siamo parlati un po’ di piu’ questa volta. E’ triste anche non poter fermare le lacrime di chi non vorrebbe vederti andar via. Ma la rabbia piu’ grossa la provo nei confronti dell’Italia, di questa Italia, che piu’ il tempo passa e piu’ peggiora, piu’ sento lontana da me. Rabbia per questi politici e quelli che sono venuti prima di loro, che mai hanno pensato, seriamente, al futuro di questo paese, ai giovani. L’appello di Napolitano e’ un sasso tirato in uno stagno. Ormai e’ troppo tardi. Che all’estero esistessero piu’ opportunita’ io l’avevo gia’ capito vent’anni fa e di questo passo le cose non possono che peggiorare. Ma, come ha detto mia zia che a 90 anni ormai cammina a stento, "chi si ferma e’ perduto". Quindi continuero’ a scrivere su questo blog e a raccontare quest’avventura Cinese, cercando di stare il piu’ possibile vicino a chi e’ rimasto in Italia, anche ritornandoci piu’ spesso.

Festa di Natale

Pubblico di seguito due video del party di Natale che ho organizzato per il mio team prima di lasciare Pechino. E’ stata una bellissima festa. Si sono esibiti in tanti, alcuni singolarmente, altri in gruppi. Il secondo e’ proprio il video proprio di uno di questi spettacoli che mi ha particolarmente toccato e che ha vinto il premio come migliore esibizione di gruppo. Si tratta di un balletto con una coreografia molto originale e accompagnato da foto sullo schermo gigante che ricordavano gli 8 mesi che abbiamo passato assieme. Mi sono esibito anche io a sorpresa quando mi hanno chiesto di cantare Jingle Bell accompagnato da Xuan alla chitarra. Poi dopo alcuni giochi di squadra e’ stava la volta della lotteria a premi. E’ stata una serata davvero divertente e indimenticabile. Sono molto orgoglioso di questo team, sono un gruppo di persone davvero speciali, tutti quanti.


Ciao Italia

Sono qui che scrivo a diecimila metri sopra l’Arabia Saudita. Come l’anno scorso ho fatto scalo a Dubai anche se questa volta mi sono fatto un regalo di Natale e sto volando in business. Ho anticipato il volo di un giorno per poter partecipare a un pranzo di beneficenza con mia madre e andare allo stadio la domenica a vedere l’Alessandria che quest’anno lotta inaspettatamente per la serie B. Spero sia un Natale piu’ sereno rispetto all’anno scorso. Tante cose sono cambiate, gli anni passano in fretta. Sono 18 anni che faccio ritorno a casa per le feste natalizie. Ricordo che le prime volte non vedevo l’ora, contavo i giorni, le ore. Sembravano non arrivare mai. L’entusiasmo era alle stelle. Eppure più gli anni passano e più le cose non sono più le stesse. Non capisco se sono io che col tempo sono cambiato, per non usare la parola invecchiato (che non mi piace) oppure se e’ l’ambiente e le persone attorno a me che non sono più le stesse. Chissà… Ma cercherò di non pensarci infondo sono qui in Italia più per fare felici le persone che mi vogliono bene che per me stesso. Non credo più nel Natale e verso l’Italia non provo più alcun tipo di interesse.

In classe

Sono qui all’hotel JW Marriott dove sto assistendo a un corso full immersion per managers che durera’ 3 giorni. E’ molto interessante, il bello di questi corsi e’ che cio’ che si impara può essere applicato non solo a situazioni di lavoro ma anche alla vita di tutti giorni. Uno dei due insegnanti vive in Australia, il padre e’ Italiano. Gli ho promesso che Giovedì gli faro’ conoscere meglio Pechino.

Dal mio nuovo iPhone 4

Finalmente ce l’ho fatta a collegare il mio blog al mio telefonino. Mi sembra di aver comprato un autentico gioiellino . Pensare che posso scrivere articoli, mandare foto e video di alta qualita’ da questo scatolino mi sembra un sogno. Sara’ divertentissimo e mi permettera’ di scrivere piu’ spesso e di illustrare meglio cio’ che mi accede ogni giorno. Come questa foto che ho scattato mentre tornavo a casa questa sera ascoltando "whereever i lay my hat"

The Picture of Dorian Gray

"I believe that if one man were to live out his life fully
and completely, were to give form to every feeling, expression to
every thought, reality to every dream–I believe that the world
would gain such a fresh impulse of joy that we would forget all
the maladies of mediaevalism, and return to the Hellenic ideal–
to something finer, richer than the Hellenic ideal, it may be.
But the bravest man amongst us is afraid of himself.
The mutilation of the savage has its tragic survival in the
self-denial that mars our lives. We are punished for our refusals.
Every impulse that we strive to strangle broods in the mind
and poisons us. The body sins once, and has done with its sin,
for action is a mode of purification. Nothing remains then
but the recollection of a pleasure, or the luxury of a regret.
The only way to get rid of a temptation is to yield to it.
Resist it, and your soul grows sick with longing for the things
it has forbidden to itself, with desire for what its monstrous
laws have made monstrous and unlawful. It has been said
that the great events of the world take place in the brain.
It is in the brain, and the brain only, that the great sins
of the world take place also"

– Oscar Wilde

Good Morning Seattle

Buongiorno Seattle, cielo azzurro e sole ma ancora per poco. Sara’ contenta Selina che e’ venuta con me questa volta. Per i Cinesi la pioggia possiede un qualcosa di romantico, mentre i sole meglio evitarlo e munirsi di ombrello. E’ interessante osservare una Cinese per la prima volta in America. E’ quasi tutto Made in China da queste parti, sara’ pure orgogliosa del suo paese, ma la dice lunga sull’economia americana.  Una sera e’ uscita per andare a comprare due mele al supermercato e parlava sottovoce. "Non c’e’ nessuno in questa citta’, non vorrei disturbare qualcuno parlando ad alta voce". In effetti Pechino e’ una citta’ piu’ movimentata e piu’ viva. Domani torna la pioggia e’ rimarra’ per almeno un’altra settimana. Che romantico!

Motegi Ship Party

Oggi con il mio team festeggiamo un traguardo importante. Sono fiero di annunciare che Microsoft ha finalmente completato e lanciato sul mercato il prodotto Windows Automotive 4.1, conosciuto anche come Motegi, basato su  Windows Embedded CE 6.0. Sono veramente felice perché il mio team ha dato un grande contributo alla riuscita di questo prodotto. Grandi brindisi oggi.

Buon Compleanno Mamma

60 E’ stata una bella festa nella nuova casa di Patty per il sessantesimo compleanno di Mamma Mara. Rigrazio tutti gli invitati per aver partecipato. Ormai anche questa vacanza sta volgendo al termine. Tra meno di 24 ore saro’ dinuovo sull’aereo in rotta per la Cina. Sono stato davvero fortunato, il tempo e’ stato fantastico.

Vado a fare l’ultimo bagno in piscina. :-)

Nostalgia

roccia Finalmente sono riuscito a farmi una partita a calcetto. Era da gennaio che ogni tanto me lo sognavo. Ci ha pensato Marco, amico di una vita, compagno di scuola e di squadra. Giocavamo nella mitica Europa, io indietro sulla fascia a difendere, lui centravanti d’attacco a segnare i goal. Nella foto avevamo 13 anni. Marco a quei tempi si era inventato un soprannome per me, “Roccia” e io lo chiamavo “Bomber”. Quante partite, campionati, tornei abbiamo giocato insieme. Cosi’ ieri, grazie al suo invito, mi sono comprato le scarpe nuove e nonostante il dolore al ginocchio che ogni tanto ancora mi tartassa mi sono buttato. La sfida era tra colleghi della Caserma dei Carabinieri di Casale Monferrato, che rigrazio per l’ospitalita’. Marco e’ ancora in forma, corre ancora come una spia. A un certo punto gliel’ho fatto notare e mi fa: “Dovro’ pur tenermi in forma per correre dietro a sti Marocchini. Quelli corrono veloce sai…”. Hehe… Io invece piu’ che una roccia adesso mi sento molle come una polenta. Devo rimettermi in forma.

Sono ancora triste. Mi sento preso un po’ a schiaffi. Qualcuno di mia conoscenza e’ arrivato a dirmi che tratto le donne come mi pare e piace, che non ho considerazione di loro, le prendo per il culo. Un peccato che ci sia qualcuno che la pensi cosi’ di me. Sono cose che fanno male. Non sono un santo, questo e’ vero. Ma mi sento molto legato alle amiche che ho a Pechino. Voglio a tutte un gran bene e in questo momento mi mancano molto, tutte. Perche’ loro non mi giudicano, mi accettano per quello che sono, sono di compagnia e non si aspettano niente. Sono ragazze di una semplicita’ incredibile. E io sono stato sempre convinto che la felicita’ stia nell’apprezzare le piccole cose. Sono orgoglioso di loro di averle conosciute e di vivere in Cina. Devo solo cercare di non dare troppo peso a certi commenti, pensare a divertirmi e ascoltare i miei Van Halen, altrimenti mi rovino la vacanza.

Domani e’ il compleanno di mia madre quindi grande festa. Cucinero’ anche questa volta la pizza!!!

Il Conte di Montecristo

montecristo Se non sapete cosa leggere quest’estate vi consiglio un grande libro. Il Conte di Montecristo e uno dei piu’ grandi ed entusiasmanti personaggi della letteratura di tutti i tempi, e soprattutto e’ un mio grande idolo. Ho letto questo libro circa 14 anni fa dopo aver guardato un bellissimo film, Sleepers tratto dall’omonimo romanzo di Lorenzo Carcaterra che in realta’ riprende lo stesso filone romanzesco della vendetta iniziato proprio dal Il Conte di Montecristo. In quei tempi dentro di me avevo una gran sete di vendetta per ragioni che non mi preme in questo momento elencare. Il libro mi aiuto’ a placare cio’ che si animava dentro di me e in qualche modo a superare quel terribile periodo. Ed e’ proprio grazie a questo che il Conte e’ diventato uno dei miei idoli e ancora oggi sento che quel libro ha lasciato un’impronta indelebile dentro di me. E’ non e’ solo per l’incredibile storia ma anche per lo stile di narrazione dello scrittore Alexandre Dumas, abile nel coinvolgere il lettore nelle incredibili avventure del Conte (abilita’ che cerco sempre di emulare). La storia parla di Edmond Dantès, giovane marsigliese, secondo ufficiale a bordo del mercantile Pharaon, che a causa della morte del capitano prende il comando della nave. Rientrato a Marsiglia, dopo una tappa all’isola d’Elba, riceve dal suo armatore la nomina a capitano e si accinge a sposare la bella e fedelissima Mercédès. Ma un complotto è destinato a distruggere la felicità di Edmond. Denunciato come bonapartista al sostituto procuratore del re, Dantès viene ingiustamente accusato di tramare contro la monarchia, e rinchiuso in gran segreto, e senza alcun processo, nel castello-fortezza dell’isola d’If, dove è condannato a marcire a vita. Terribile. Quello che succedde dopo non ve lo racconto perche’ spero leggerete il libro. Del resto che posso dire, che non credo assolutamente nelle vendette di tipo violento, odio la violenza. Credo che la miglior vendetta sia quella sottile, quasi impalpabile, che si protrae e si consuma lentamente nel tempo, perche’ ti lascia col sorriso sulle labbra e un sapore molto dolce dentro. Per portarle a termine occorre badare molto allo stile, passare quasi inosservati e’ fondamentale, ho commesso spesso molti errori in passato in questo senso. Pero’ ho imparato molto e alla fine non rimpiango nulla, so bene che tutto quello che di male si commette nella vita ritorna indietro prima o poi, sotto una forma o nell’altra. L’importante e’ avere la consapevolezza di aver agito in buona fede e con buone intenzioni. E avere speranza, perche’ la giustizia prevale sempre…

Tre pere

Questa sera provo a fare il Vittorio Zucconi della situazione a 15 minuti dalla fine della partita dell’Italia, siamo ancora sul 2-0. Innanzitutto vorrei citare che, da buon Italiano, io l’uscita al primo turno l’avevo prevista. Felice, Nello, Nicola ed Edmondo a Seattle sono testimoni. L’avevo detto io…. Poi sono contento per tutta la Slovacchia, ma soprattutto per le Slovacche che penso stasera festeggeranno in grande stile. E’ un calcio svogliato il nostro, di calciatori miliardari che fanno fatica a stare in piedi, con la crema da sole gia’ sul viso. E’ un Italia che aspetta quasi un’ora per correre un po’ piu’ velocemente del solito – che per un buffetto sul viso cade per terra e si rotola facendo la vittima stile Quagliarella – che manda affanculo il guardalinee per un gol annullato. E’ un’ Italia senz’anima, che torna a casa meritatamente. E soprattutto e’ un calcio che non riesce ad entusiasmarmi, in cui non mi identifico piu’. Io ho avuto altri modelli, Pulici, Benetti, Furino, Virdis, Causio, Patrizio e Claudio Sala…. che miti! Ancora il tempo per vedere Quagliarella far goal e sintonizzarsi con la radiolina, e’ fuori secondo me…. ma ormai e’ troppo tardi. C’e’ solo il tempo per recriminare per questa Italia in ginocchio di oggi – figlia di una nazione che ha ormai perso se stessa.

Molte ragazze Cinesi saranno tristi questa notte…. non vi preoccupate, le consolero’ io…. hehe

Storie di tutti i giorni

Sono dinuovo sull’aereo, questa volta in direzione opposta. Mi sono svegliato da poco dopo aver sognato di comporre una canzone. Nel sogno ero seduto ad un tavolo insieme ad un vecchio amico con cui suonavo in una band tantissimi anni fa, Cristiano Mussi. Gli stavo canticchiando una mia idea per un brano perche’ pensavo fosse adatta alla sua voce. Quando poi mi sono svegliato da quel sogno la melodia mi e’ rimasta in testa. Cosi’ ho dovuto accendere il portatile e registrare la mia voce mentre la canticchiavo altrimenti poi come al solito me la sarei dimenticata. Fortunatamente il passeggero accanto a me dormiva. Sul pezzo ci starebbe bene un bell’inizio di violino e un tocco di fisarmonica, quindi non so se riusciro’ mai a registrarlo. Pero’ e’ carino, anche se non ho ancora le parole. Che peccato, mi ero ripromesso che a Seattle avrei comprato le corde nuove per la mia chitarra classica e invece mi sono scordato. Bah, troppe cose da fare e troppo poca memoria. Mi sono chiesto se la musica che ho sognato e’ simile a una canzone che ho sentito in passato. In effetti a pensarci bene la struttura armonica e’ simile a un vecchio pezzo di Riccardo Fogli che ascoltavo spesso quando sono arrivato a Seattle nel 92: Storie di Tutti i Giorni. Ma la melodia della mia canzone e’ diversa. Interpretare un sogno e’ facile, desideri, ricordi, suoni e volti che si mescolano e affiorano dall’inconscio. In genere e’ per comunicarci qualcosa di importante come le parole di un testo di una canzone

Verso Seattle

Manca poco piu’ di un’ora all’atterraggio, a Seattle sono le 4 e mezza del mattino. Guardando attraverso il finestrino dell’aereo l’alba ha dei colori bellissimi. Dicono che il bel giorno si vede dal mattino. Solo una settimana di soggirono questa volta e nemmeno il tempo di farmi una partita a calcio. Ma in futuro dovro’ tornare qui spesso per lavoro, quindi ci sara’ modo di rifarsi. Sono state due settimane di fuoco, ho avuto parecchi ospiti da Redmond. Quando rientravo a casa avevo solo il tempo per cambiarmi, dormire qualche ora e ripartire. Sto scrivendo poco e mi dispiace molto, troppe cose da fare, troppi meeting, cene e poche energie la sera. Ma le cose dovrebbero normalizzarsi, almeno spero, alla fine di questa visita a Seattle. 

Tutti alle giostre

C’e’ un parco dei divertimenti a Pechino che si chiama Happy Valley, ovvero la Valle della Felicita’. E’ stato innaugurato nel Luglio del 2006 ed e’ un po’ come essere a Disneyland. Ci sono piu’ di 40 attrazioni, un parco immenso. Cosi’ questa settimana ho deciso di affitare un pullman e portarci tutto il mio team. E’ stata occassione per staccare un po’ dal lavoro e salutare Amy che dopo quasi quattro mesi di permanenza qui, e’ reientrata a Seattle. Siamo andati di Lunedi’, perche’ nei fine settimana le code sono interminabili e bisogna stare in fila per piu’ di due ore. Ne e’ valsa veramente la pena, erano tutti contentissimi. Io non c’ero mai stato e penso che ci ritornero’ presto, tornare indietro nel tempo e sentirsi dinuovo ragazzini e’ proprio bello.