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In Viaggio

Sono nuovamente in partenza. Sarò in vacanza una settimana tra Seattle, Los Angeles e Las Vegas. Poi ancora Seattle due settimane per lavoro. Ci vuole davvero questa tregua dopo tutto quello che ho passato la settimana scorsa. Ho combattuto fino all’ultimo, non ho vinto ancora la guerra ma guadagnato posizioni strategiche e adesso posso negoziare più tranquillamente un armistizio. Preferisco ancora mantenere stretto riserbo su cosa mi sta succedendo anche perché si tratta di una questione delicata. Intanto spero per un po’ di non pensarci e di godermi il sole della California e le notti di Las Vegas. Sarà davvero interessante tornare nella città dei balocchi dopo piu’ di quattro anni, ho ancora vivi nella mente tanti bei ricordi che sono sicuro sapranno ancora emozionarmi.

Oroscopo di oggi

You are a very generous person — to a fault sometimes. There are some people new to your life right now who could be angling to take advantage of the fact that you tend to think of the needs of others before you consider your own needs. Today you need to protect yourself. Switch those around on your priority list and focus more on giving yourself what you need and keeping it. Conservation is a big long word for maintaining what you’ve worked so hard to achieve.

Pisces Daily Oroscope

You may not realize it, but you have just about reached the end of a journey. So stop your engines, step outside of your mental vehicle and take a look at where you are right now — this is it. If it doesn’t quite look like how you expected it to look, that is a good sign. It means that there is still mystery in your life to explore — and that is your next journey. Dig around your environment instead of moving on again. Get to know what is really going on.

Sassolino

Eccola la foto di quando giocavo nell’Aurora. Avevo 12 anni e mi prendevano tutti in giro per via del mio cognome Brocchetto. Si perché secondo quei cretini con cui giocavano a calcio a quel tempo un nome che suona come “brocco” aveva forse poche speranze… E tutti a prendermi in giro perché portavo i pantaloncini corti così alti, quasi fossi gay… Chissà forse erano tutti gelosi che ero così un bel bambino… Ma già quando avevo 12 anni non mi diedi per vinto. Cambiai squadra e andai a giocare nella SOMS Cristo che divento’ poi l’ Associazione Sportiva Europa. E per poter partecipare al campionato mi cambiarono il nome, il mio cartellino per quella stagione non era ancora scaduto e non avrei potuto giocare. Mi diedero il cartellino di un’altro che se n’era andato dalla squadra. Cosi’ quando l’arbitro faceva l’appello al nome Botosso, rispondevo col nome Andrea, numero 2. Che liberazione… Me lo ricordo ancora come se fosse ieri. Avevo anche cambiato ruolo, ero diventato un terzino destro.  Come ricordo ancora un torneo a Mandrogne alla quale parteciparono squadre giovanili come l’Alessandria e il Derthona, ovviamente più blasonate di noi. Eppure la finale del torneo fu Aurora-Europa e alla fine vincemmo noi. Fu la classica partita dell’ex e mi presi una rivincita bestiale. Non veniva quasi mai nessuno a vedermi giocare, ma almeno quella volta mio padre per la finale era presente, inconsapevole di quel miracolo calcistico che si stava avverando sotto i suoi occhi. La medaglia e’ appesa nella sala di mia madre. E se penso quante soddisfazioni mi ha regalato la vita, se penso a quelle persone, specialmente un tal signor Zuliani, non posso che provar pena… La vita non premia mai i più furbi…

Delusione

Ci sono momenti in cui sembra che vada tutto bene poi il giorno dopo ti svegli e ti ritrovi incazzato contro il mondo. La storia si ripete, sono passati due anni e sembra di rivivere tutto. Poi ci ho riflettuto, la notizia e’ di quelle che fanno male ma forse e’ meglio cosi’. E non mi va di parlarne piu’ di tanto. La vita’ e’ una sfida continua, ne discutevo con Binchen oggi a pranzo. "Non pensi alla pensione?" mi ha chiesto. "No, preferisco vivere alla giornata, potrei morire domani". Non so forse ha ragione lui. Sono attorniato da persone che non capiscono, che non si rendono conto. Peccato per loro. Io domani vado a ballare. Approposito ho appena chiamato la reception dell’hotel. Qui hanno un menu dal quale puoi scegliere con quale cuscino dormire. Stasera provo il Latex Neck Protection Pillow. Intanto l’euro e’ a 1.34. 

Sara

saraAmica di sempre. Non ricordo quando ci siamo incontrati ma devono essere passati almeno due anni. Era troppo giovane allora e siamo troppo amici adesso per rovinare tutto. Ma mi è stata vicina l’altra notte. Era martedì pomeriggio quando le ho detto che volevo uscire. Mi ha raccontato del suo amico Turco che ha conosciuto in Ambasciata, le ho raccomandato di stare attenta perché’ i Turchi non scherzano. Stavamo bevendo Champagne a Xiu. Poi quando era brilla mi ha raccontato che a vent’anni ha lavorato in un locale. Non mi ha detto quale ma mi ha raccontato che era frequentato da parecchie superstar del cinema. Non ho approfondito, ho preferito continuare a bere e ballare. Alla fine siamo stati gli ultimi a uscire dal locale, erano le due e mezza del mattino. Ma ne abbiamo trovato un altro aperto e abbiamo ballato per un’altra ora. Oggi mi sono alzato alle che erano quasi le tre del pomeriggio e ho marcato visita.

Killer

E’ stato come in uno di quei film western. Un duello all’ultimo sangue in un mezzogiorno di fuoco. Il sudore sugli occhi deve avermi accecato. Così ho sparato per primo senza accorgermi, come in un brutto sogno, che chi la vittima che avevo colpito non era nient’altro che la mia immagine riflessa. E’ stato terribile realizzarlo ma alla fine è meglio così. Sbagliando si impara, dicono. Sono di nuovo a Pechino, è ora di dimenticarsi tutto e ricominciare.

1317

1317E’ il numero della stessa stanza d’hotel nella quale ero lo scorso weekend. Mi sono inchiodato qui, con la speranza che serva. Allontanarsi e’ impossibile, ci ho provato ma è dura. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Lo so, e’ un vizio rischioso ma sa di buono. Alla fine tanto che importa? Bisogna farci l’abitudine, ma l’abitudine non mi entra in testa. Amare per me e’ un discorso che non ha senso, che non fila liscio, come questo post.  “E non c’è niente da capire.” come diceva Lucio Dalla “basta sedersi ad ascoltare”. Questa stanza e’ un peccato, è terribile stare qui e allo stesso tempo desiderare di non esserci. I prossimi 20 giorni della mia vita saranno decisivi. “Ed e’ cretino fermare la lacrime ridendo”. Vado a farmi un drink. Sono confuso.

Money

IMG_0854Un paio di giorni fa ero in banca, nelle saletta VIP davanti a me c’era una bellissima ragazza sui 20 anni. Alta, capelli neri lunghissimi. Era vestita di nero, molto elegante, scarpe di vernice rossa e tacchi alti. Dalla borsa ha tirato fuori una montagna di soldi, alcuni dei quali in valuta estera, sembrava avesse fatto una rapina. Ci sono voluti almeno 20 minuti per contarli tutti, e ho perso il conto ma dovevano essere almeno 20 mila euro. A un certo punto ho pensato di scattarle una foto (qui a fianco) visto che avevo già deciso che avrei scritto di lei sul mio blog. Quando ha sentito il “click” del mio iPhone, si e’ girata di scatto, ma io sono stato piu’ veloce di lei nel nascondere la mano. Ci siamo guardati negli occhi per un attimo, poi mi ha voltato le spalle come se niente fosse. Completata l’operazione si e’ alzata, ha radunato le sue cose, si è aggiustata i capelli e se n’e’ andata. Mentre passava volevo quasi dirle: “Wow, ti e’ andata davvero bene ieri notte… eh?”. Ma ho evitato, avrebbe potuto tirarmi uno schiaffo. D’altronde non e’ detto che quei soldi li avesse guadagnati in quel modo. Ci sono uomini talmente ricchi e potenti a Pechino che posso permettersi qualsiasi lusso, qualsiasi regalo. E ci sono donne scaltre che lo sanno. Mi ha raccontato Lily che una sua amica è riuscita a farsi regalare una macchina dal suo “sugar-daddy”. Un giorno, non soddisfatta del regalo, le e’ venuta in mente la brillante idea di andare a prendere all’aeroporto un altro magnate Cinese. Incredibile ma vero e’ riuscita a fagli bere la storia di non aver soldi abbastanza per finire di pagare quella macchina che in realtà le era stata invece regalata. Cosi’ il tipo le ha detto: “Ah non ti preoccupare, i soldi per finire di pagarla te li do io”. Davvero furba la tipa. Ma non finisce qui, ho sentito di ragazze che si fanno mettere in cinta da uomini Cinesi ricchi e sposati, per poi ricattarli chiedendo cifre astronomiche per abortire. Insomma e’ un mondo questo in cui non ci si può più fidare di nessuno, e dove soldi, interessi, arrivismo hanno sostituito sani principi e valori che col tempo vanno sempre più perdendosi. Mette tristezza pensarci.

Debacle

L’anno del Coniglio non sembra essere particolarmente fortunato per me, da quando e’ iniziato circa due mesi fa ho falcidiato almeno una dozzina di relazioni, alcune di lunga data. Mi sono chiesto cosa mi stia succedendo nel buio pesto di questo volo Pechino-Dubai. Pensandoci bene una parte di queste relazioni sono amicizie, che ho perso perche’ ad alcune donne l’amicizia non basta. In altri casi hanno probabilmente pensato di avere a che fare con un tipo poco serio, non posso certo biasimarle per questo. Alcune di loro mi hanno ferito e sono stato io a decidere che era meglio tagliar corto. Poi ci sono anche quelle per cui non sentivo assolutamente niente, ma quelle contano meno. E’ stata come una reazione a catena, che non sono riuscito a fermare, anzi era quasi come se sentissi il bisogno di fare piazza pulita intorno a me, perche’ una donna che amavo c’era. Ma alla fine ho buttato via anche lei e non mi e’ rimasto piu’ niente. Si’ e’ vero, ho ancora qualche amicizia a Pechino, ma non nego di provare in questo momento una grosso vuoto dentro, un vuoto che ho creato con le mie mani. Forse ho esagerato, mi conosco, sono un egoista, penso solo a me stesso. Mi comporto come un irresposabile a volte, penso solo a proteggermi. Di una cosa sono sicuro, andare in Italia e poter staccare la spina per un po’ mi fara’ bene, cerchero’ di riflettere.

E=mc2

Qualcuno ieri mi ha mandato un messaggino con scritto che il dolore col tempo passa. Non puo’ essere, continuavo a pensare ieri sera. Se e’ vera la teoria della relativita’ di Einstein, l’energia non si crea ne si distrugge. Il dolore e’ energia, non ci piove. E quando questa energia ci attraversa inevitabilmente genera un cambiamento dentro di noi. Secondo me pero’ non e’ il tempo ad eliminare il dolore, ma e’ solo con tempo che riusciamo a dimenticarcene e a conviverci. Vorrei che in questo momento ci fosse qualcuno accanto a me che mi facesse coraggio e mi dicesse di non preouccuparmi, che tutto si sistemera’. Eppure l’unica persona che mi ripete queste cose ogni giorno e ci tiene veramente, e’ la persona che in questo momento sta scrivendo queste parole. E’ triste da un lato, ma vale la pena rendersene conto e tenerlo sempre bene a mente.