E’ stato come in uno di quei film western. Un duello all’ultimo sangue in un mezzogiorno di fuoco. Il sudore sugli occhi deve avermi accecato. Così ho sparato per primo senza accorgermi, come in un brutto sogno, che chi la vittima che avevo colpito non era nient’altro che la mia immagine riflessa. E’ stato terribile realizzarlo ma alla fine è meglio così. Sbagliando si impara, dicono. Sono di nuovo a Pechino, è ora di dimenticarsi tutto e ricominciare.