Ebbene si’, finalmente mi sono ricordato. E’ stata dura perche’ fare la spesa di sabato al supermercato e’ quasi un impresa. Era talmente affollato che a volte quasi non si camminava. Pero’ ce l’ho fatta…. ho comprato lo scolapasta. Ora pero’ in compenso mi manca una bella pizza con le acciughe….
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Il futuro dell’economia mondiale passa da Pechino
La Cina sta cercando di mantenere debole la valuta dello yuan (la moneta cinese) in modo che gli americani e il resto del mondo continuino a poter acquistare e importate prodotti cinesi pagandoli poco. E’ chiaro che grazie a questo le ditte occidentali possono offrire i prodotti Cinesi sul loro mercato a prezzi convenienti aumentandone il consumo e la loro produzione. Sono sicuro che e’ facile accorgeresene, basta andare in qualsiasi supermercato o negozio occidentale e rendersi conto che ormai molto di cio’ che compriamo ha da qualche parte scritto la fatidica scritta Made in China. Ma se tutto questo in pratica manda avanti l’economia dei paesi occidentali, allo stesso tempo principalmente arricchisce i Cinesi che prodocono questi prodotti facendone crescere la loro economia e il loro reddito pro capite. Non solo, con i soldi che genera la Cina continua ad acquistare buoni del tesoro di paesi come gli Stati Uniti. In pratica e’ come se la Cina prestasse soldi agli Stati Uniti comperandone il loro debito. Questo mantiene i tassi d’interesse bassi, e i business americani possono avere soldi abbastanza per continuare a pagare ciò che loro gli vendono. E’ un sistema geniale, che sta generarando un grosso credito non solo monetario ma anche “politico” verso gli Stati Uniti. Il giorno che la Cina dovesse cambiare la sua strategia finanziaria i tassi di interesse negli Usa e anche in Europa potrebbero di colpo impennarsi con chissa’ quali conseguenze. Diciamolo, il futuro dell’economia mondiale passa da Pechino.
L’areoporto di Pechino
Il moderno aeroporto di Pechino, inaugurato nel 1999, è uno dei più grandi del mondo: programmato per ospitare 40 milioni di passeggeri all’anno dal 2008, anno delle Olimpiadi, raddoppierà il suo traffico aereo. I lavori per l’ampliamento ammonteranno a 3,2 miliardi di dollari. La Cina intende diventare il più grande mercato per l’aviazione a livello mondiale entro il 2020. Ho fatto un giro su internet per vedere quali collegamenti ci sono con l’Europa. Lufthansa ha collegamenti aerei con 12 citta’ Cinesi, Scandinavian Airlines con 8 e ha appena innaugurato un volo diretto Stoccolma-Pechino, Air France si collega con 4 aereporti. Alitalia ha un volo solo, Roma-Shanghai. L’unico volo diretto con Pechino e’ stato tolto di recente perche’ secondo i dirigenti Alitalia quello con Shanghai era piu’ corto.
Il tassista
I tassisti qui non parlano inglese. Per comunicare con loro mi porto dietro sempre un bigliettino con gli indirizzi scritti in cinese. Pero’ a volte neanche quelli bastano allora chiamo l’hotel e chiedo di aiutarmi a farmi arrivare a destinazione. Di solito gli autisti sono anche molto silenziosi o ascoltano attenti alla radio un programma parlato che sembra il racconto di una storia. Guidano sempre a basso regime senza mai superare i 2000 giri per risparmiare benzina e quando si fermano agli stop tirano il freno a mano. Questa sera sul taxi su cui sono salito l’atmosfera era diversa. Siamo partiti, poco dopo il taxista ha cominciato timidamente a cantare una canzone. Poi il suo tono e’ salito e finalmente si e’ lasciato andare. Fermi ad uno stop ha sorseggiato da un contenitore del tè e poi, dinuovo timidamente, da un lato ha tirato fuori un libro, il suo corso per imparare l’inglese. E da li’ ha incominciato a ripetere ad alta voce delle parole e frasi in inglese. Facevo fatica a capire ma ho sentito la parola “Aereoport”. Ho sorriso, ci siamo guardati nello specchietto retrovisore. “Parli inglese?”. “Un pochino” ha risposto. Abbiamo cercato di comunicare ma era dura. Questi cinesi continuano a soprendermi…
Lo scontrino ‘gratta e vinci’
Oggi abbiamo pranzato in un ristorante cantonese, devo ammettere non era male. Canton e’ una regione nel sud della Cina. I miei colleghi mi hanno detto che a Pechino ci sono piu’ di diecimila ristoranti, sono rimasto sbalordito. Non ci credevo, poi in effetti non e’ nemmeno tanto, ho calcolato che c’e’ un ristorante ogni 1500-2000 persone. Mi dicevano che i ristoranti sono uno degli investimenti piu’ sicuri e redditizzi a Pechino. Anche la Lenovo, il colosso cinese che ha comprato la divisione dei computer della IBM, sta investendo soldi nel settore ristorazione. Al tavolo eravamo in 12, come e’ nelle tradizione cinese tutti ordinano ma il cibo viene messo su di una piattaforma girevole al centro del tavolo. E mentre si mangia il tavolo gira, e tutti i piatti vengono in pratica condivisi con gli altri. Devi fare veloce con i bastoncini pero’… la competizione e’ dura. Alvin mi ha detto che mangiare tutti assieme e’ una tradizione importante per i Cinesi. Ho risposto che lo e’ anche per noi Italiani. E lui ha aggiunto: “Fa parte di tutte le culture e civilta’ con un grande storia.” “Certo!” ho risposto. Ma la cosa che mi ha stupido di piu’ e’ che uscendo dal ristorante al collega che ha pagato il conto hanno datto dei biglietti con sopra dei ‘gratta e vinci’. Incuriosito ho chiesto e mi ha spiegato che si trattava degli scontrini. Il governo cinese per incentivare i clienti dei ristoranti a farsi rilasciare lo scontrino fiscale ha escogitato il metodo di mettere dei ‘gratta e vinci’ sullo scontrino. Ma questi Cinesi sono dei veri e propro geni! Per una volta dovremmeo essere noi a copiare da loro!
La sala da tè Laoshe
Domenica due ragazzi giovani Alvin e Jun Li che lavorano con me si sono offerti di portarmi in una sala da tè nel centro di Pechino per assistere ad uno speccatolo di opera tradizionale Cinese. Anche per loro era la prima volta, come in Italia ai ragazzi giovani l’opera interessa poco quindi ho apprezzato il loro gesto di volermi accompagnare. Ci sono parecchie sale a Pechino dove offrono diverse varieta’ di tè. Seduti al tavolo la cameriera ha versato con la teiera l’acqua bollente nella tazzina, e’ salito un profumo molto gradevole. Era tè di fiori di Gelsomino (il nome del mio nonno paterno), per accompagnarlo abbiamo scelto qualche pasticcino. Poi lo spettacolo e’ iniziato. Fortunatemente Alvin, seduto accanto a me mi spiegava la trama. La coreografia e’ molto semplice, al centro un tavolino o due, un paio di sedie, uno sgabello. Sono gli attori che riempiono la scena con le loro maschere e i costumi coloratissimi. La musica, i colori, le danze, il tè, l’atmosfera si trasforma in qualcosa di magico.
L’opera di Pechino ha una storia che risale dai tempi dell’imperatore. L’attore è contemporaneamente cantante, ballerino, mimo, illusionista. La voce non e’ quella imponente e forte dei nostri tenori, ma in falsetto anche per i cantanti maschili. Il gioco e’ la ricerca rigorosa della realta’ attaverso l’illusione. Era la storia di una sposa che promessa dei genitori al nobile ricco del villaggio, si ribella e fugge per seguire il suo amore vero e alla fine vince. A differenza dell’opera Italiana qui gli episodi hanno per la maggior parte un lieto fine. Siamo rientrati con la metropolitana. Ero contento perche’ lo spettacolo e’ piaciuto anche ai due ragazzi giovani. Dice il saggio: tutto e’ bene cio’ che finisce bene….
Pechino citta’ sicura
Contrariamente a quanto si possa pensare, secondo le statistiche Pechino e’ una delle citta’ piu’ sicure al mondo. Qui fare il criminale non conviene perche’ si rischia la pena di morte. Si stima che la Cina sia il paese nel quale il numero delle esecuzioni sia in assoluto il più alto del mondo. I reati punibili sono: le lesioni personali, il sequestro di persona, lo schiavismo, la rapina e l’omicidio, il gioco d’azzardo, la bigamia, la frode fiscale, il contrabbando, la falsa fatturazione, i reati contro il patrimonio dello stato (compresi impossessamento di beni archeologici, corruzione, concussione) lo spaccio di banconote false, lo sfruttamento della prostituzione, e la diffusione di materiale pornografico. Pare in oltre che in caso di fucilazione il proiettile usato per l’esecuzione venga addebitato ai familiari. E poi penso a cosa succede in Italia per una partita di calcio come Catania-Palermo. Siamo veramente agli estremi. Ma e’ la pena di morte che puo’ fare diventare un paese piu’ sicuro o cambiare le coscienze della gente? In fondo in Italia prendersi a botte per una partita di calcio non e’ solo un fenomeno del calcio moderno. Mia nonna mi raccontava che quando era bambina, per i derby Alessandria-Casale erano comunque e sempre botte da orbi. Cos’e’ quest’odio, questa rivalita’, e violenza che esplode per una partita di calcio, da cosa deriva? Io io cinesi che fanno a botte per una cosa simile non riesco proprio ad immaginarmeli….
La popolazione della Cina
Parlavo con un mio collega ieri e mi ha detto che le famiglie Cinesi possono avere un solo figlio. Se entrambi i genitori sono figli unici allora e’ possibile avere un secondo fliglio, questo perche’ il governo sta cercando di controllare il boom demografico dell’utlimo mezzo secolo. E le multe per chi non rispetta le regole solo salate: da 3 a 10 volte il salario di un anno, anche qui si puo’ contrattare pero’. E in piu’ al figlio non viene rilasciato il certificato di residenza il che peggiora la situazione ancora di piu’ per quanto riguarda le spese scolastiche e di assistenza medica, quindi come mi diceva e’ meglio evitare. Nelle campagne purtroppo questo controllo serve a ben poco perche’ anche se la gente viene multata non ha soldi per pagare. Questo significa che molte delle nascite non sono dichiarate e che la stime sul numero di persone che vivono in Cina sono solo ipotesi. I dati ufficiali dicono che sono 1 miliardo e 300 milioni, ma qualcuno ipotizza che saranno almeno 200 milioni in piu’. La popolazione quindi potrebbe essere quasi 5 volte quella degli Stati Uniti per fare un paragone. L’economia della Cina ora e’ al secondo posto dietro gli Stati Uniti, ma con le risorse umane che si ritrova e il basso costo della manodopera e’ destinata a diventare il nuovo centro dell’economia globale. Molte persone non si rendono ancora conto di cosa tutto questo vuol dire.
Mi manca lo scolapasta
Questa sera mi sono fatto un ragu’ niente male. Sono andato al supermercato e mi sono comprato tutti gli ingredienti di cui avevo bisogno. Unica cosa non ho lo scolapasta e come al solito mi sono dimenticato di comprarlo. Al supermecato ormai sono arrivati gli addobbi per il capodanno Cinese. Anche le commesse erano vestite tutte di rosso. Per i Cinesi il capodanno e’ come il nostro Natale o il giorno del ringraziamento negli Stati Uniti, è sicuramente la festa più largamente celebrata in tutta la Cina. In questo giorno i cinesi vogliono esprimere il ringraziamento per l’anno trascorso e il desiderio di vivere un anno felice. Ringraziano i loro antenati per tutto ciò che hanno avuto di buono nell’anno passato. Come per noi a Natale e’ il giorno delle riunioni familiari e dei grandi banchetti. E per chi vive lontanto dalla propria famiglia e’ anche il momento del ritorno a casa. Sia i treni che gli aerei sono super affollati, quasi all’inverosimile. I festeggiamenti durano una settimana intera e si prepara in anticipo cibo sufficiente per parecchi giorni. Ognuno dei 12 anni dello zodiaco cinese cade sotto un segno animale diverso. Si dice che il segno in cui sei nato determina le circostanze della tua vita e anche il tipo di persona che sei. Quest’anno si festeggia l’anno del maiale. Se sei nato in questi anni sei del segno del maiale: 1935, 1947, 1959, 1971, 1983, 1995. Il segno del maiale e’ simbolo di coraggio, prosperità, stabilità e bontà. Secondo la tradizione cinese se sei nato sotto questo segno possiedi onestà, semplicità e forza d¡¯animo. Sei molto naturale. La credibilità e la sincerità sono le tue doti migliori. Non so ancora cosa faro’ per il capodanno Cinese, non so se rimarro’ qui o se tornero’ a Seattle per un po’, o se andro’ da qualche altra parte… vedremo.
A volte e’ dura
E pensare che qui lo stipendio medio e’ 65 euro al mese. Se sei fortunato e fai parte del ceto medio al massimo ne guadagni 3-400 al mese. Poi penso a quelli che qui a Pechino vivono solo per lavorare in 8-10 schiacciati nello stesso appartamento. E che nonostante tutto in molti casi riescono a risparmiare ogni mese la meta di cio’ che guadagnano. Poi penso che se stanno male e vanno in ospedale gli viene dato un numero e si devono mettere in coda. Di solito il dottore lo vedono solo dopo qualche giorno quando finalmente arriva il loro turno. E questo non e’ niente, poi penso a quelli che vivono nelle zone rurali della citta’ o in campagna. Ma come faranno dico io? Non e’ facile sentirsi soli e tristi in questa stanza di questo hotel a 5 stelle. Non penso di averne il diritto. E’ per questo che considero cio’ che sto vivendo una grande esperienza.
Pranzo al ristorante cinese
Oggi a pranzo ho notato due cose interessanti. La prima e’ che ci sono dei bellissimi acquari con lo sfondo blu e solo oggi mi sono accorto che c’e’ un retino appoggiato al mobile che li sostiene, incuriosito ho chiesto spiegazioni. Mi e’ stato detto che se vuoi mangiare uno dei pesci che e’ dentro l’acquario te lo prendono con il retino e te lo portano al tavolo. Se e’ di tuo gradimento te lo cucinano altrimenti lo rimettono nell’acquario. Interessante. Poi scorro il menu, accanto a ogni scritta cinese c’e’ la foto del piatto. Ne indico uno al mio collega dall’aspetto interessante chiedendo di cosa si tratta e lui si mette a ridere e mi dice che e’ intraducibile. Chiedo conferma anche agli altri ma anche loro ridono. Sara’ meglio che ordino qualcos’altro…. Cosi’ ne scelgo uno che dicono sia pollo fritto. Devo essere onesto quello che ho mangiato del pollo mi ricordava davero poco, sia nell’aspetto perche’ le ossa erano tutte molto piccole ed erano in pratica dei piccolissimi bocconi, e anche nel gusto… non erano male pero’.. ho cercato di non pensare troppo a che animale fosse e ho mangiato. Speriamo bene….
Tieni a mente Tiananmen
E’ domenica, una bella giornata. Decido di prendere la metropolitana e andare a piazza Tienanmen e visitare la Citta’ proibita il palazzo imperiale eretto tra il 1400 e il 1600 che si estende su di una superficie di 720.000 metri quadrati e consiste di 800 edifici, divisi in 8.886 stanze. Ma la cosa che mi ha piu’ emozionato e’ l’arrivo alla piazza Tiananmen per quello che ha significato. Mentre salivo le scale che del sottopassaggio del metro’ dentro di me avevo in mente la canzone dei Litfiba, il Vento. Quante volte l’ho ascoltata, e ora finalmente ero li’. Quando mi sono affacciato su questa piazza immensa ho pensato alle parole di quella canzone.
Pechino una citta’ in cantiere
Oggi e’ una bella giornata, il vento si e’ alzato e ha spazzato via la foschia dal cielo. Fa molto freddo ma l’aria e’ finalmente piu’ respirabile. Sono con la guida per il secondo e ultimo giorno. Decidiamo di visitare il business center della citta’. Nel tragitto scatto molte foto. E’ incredibile quanti edifici e palazzi nuovi ci sono in costruzione, e quanti ormai vecchi e abbandonati vengono nel frattempo demoliti. Ci fermiamo in un supermarket dove e’ trovare roba da vestire a buon prezzo. Ci sono anche capi firmati, tutti contraffatti e copiati ovviamente. La qualita’ pero’ e’ bassa a parte le giacche di pelle. Ne ho trovata una nera di Dolce a Gabbana, molto bella solo per 150 euro. Ho solo comprato qualche calzino, ero quasi senza. Poi abbiamo pranzato in un ristorante italiano Casa Mia di proprieta’ di un signore di Parma che pero’ non c’era. La pizza non era male.
Nel pomeriggio decido di rilassarmi un po’ e consigliato dalla mia guida vado da Bodhi, un centro dove fanno massaggi di ogni tipo. Entrando ti presentano il menu e sciegli. Per circa 50 euro mi sono fatto fare un’ora e mezza ai piedi e un’ora e mezza a tutto il corpo con particolare attenzione per la schiena. Negli Stati Uniti per una cosa del genere avrei speso minimo 200 euro. E’ stata davvero una bella e piacevole esperienza, qui sono molto bravi. La cosa particolare e’ che sulla schiera mi hanno messo questa cera liquida bollente che scottava da morire all’inizio ma poi si e’ trasformata in questa sensazione di piacevole calore. Per tre ore mi sono sentito come se fossi in paradiso. Sono uscito rilassatissimo e sono tornato a casa. Ho dormito come un ghiro.
Sull’areo in viaggio per Pechino
Sono partito. Sull’aereo mi sono accorto di essere in una direzione opposta a quella che di solito mi porta in Italia. Mi ha colpito, mi sono sentito come se mi allontanassi ancor di piu’ da qualcosa. Verso la Cina, ancora piu’ distante da dove 15 anni fa sono partito, Alessandria un paesino di meno di centomila abitanti per dirigermi verso una citta’ di 15-20 milioni di persone. Quale sara’ l’impatto? Non mi rendo conto ancora. Lascio Seattle un’altra volta, questa volta solo per 3 mesi. 15 anni fa non ci avrei nemmeno lontanamente pensato. Eppure eccomi qua, sono contento. Penso sia la scelta giusta in questo momento per tanti motivi. E’ accaduto tutto cosi’ velocemente che non sono riuscito quasi ad accorgermene. Anche ora, sull’aereo, attorniato da molti orientali continuo a non realizzare dove questo viaggio mi sta portando. Forse e’ meglio cosi’, e’ meglio non aspettarsi niente per non rimanere delusi, almeno e’ quello che ho sempre creduto. Sara’ poi vero?.
Sono sicuro che un giorno, leggero’ e rileggero’ queste note e chissa’ cosa provero’. Poi parto anche per un altro viaggio, questo blog che leggeranno in molti. Un po’ sento a disagio a scrivere tutte queste cose, quasi come se mi stessi togliendo i vestiti di fronte a tutti. Poi non so, scrivere in inglese o in Italiano? Se avro’ tempo provero’ in entrambe le lingue. Ma questi pensieri oggi mi sono usciti in Italiano.
Sull’aereo ho notato che c’e’ una buona energia. Il tipo Cinese che si e’ seduto accanto a me la prima cosa che ha fatto si’ e’ presentato, molto educatamente mi ha stretto la mano e mi ha detto “Piacere di conoscerti” e poi “Vai a Pechino?” Ho risposto di si’. Ho pensato che in tanti anni di viaggi in aereo non mi era mai successo. L’ho apprezzato molto.