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Un massaggio al giorno toglie il medico di torno

DSCN2235 - Copy Una delle prime cose che ho fatto e’ andarmi a fare un massaggio. Non vedevo l’ora, prima un’ora e mezzo ai piedi e poi un ora alla schiena. Che bello! Sono uscito che ero finalmente rilassato e ho deciso che ci andro’ tutti i giorni. E’ stata anche un’occasione per riveder Yin Xiu Miao, anche se io la chiamo Miao Miao perche’ mi pare una gattina tanto e’ dolce e affettuosa. Quando il prenoto il massaggio a Bodhi pero’ lei e’ la numero 22. Mentre ero a Seattle ogni tanto mi scriveva un’email col suo inglese masticato: “Quando torni?”. Si arrabbia sempre perche’ non studio mai il Cinese. Prima o poi dovro’ farlo… Mi ha raccontato di dove vive, una casa con quattro stanze. Quando le ho chiesto quante persone vivono con lei sono rimasto scioccato, mi ha risposto 25-26, il che vuol dire  6-7 per stanza. Poi ha continuato col suo racconto. Hanno un bagno solo con tre docce comuni e due water. Mi ha detto che la maggior parte del personale che lavora con lei viene da fuori Pechino e vivono quindi in quella casa tutti assieme. L’affitto? 150 Yuan al mese, circa 15 euro. Non hanno una cucina, le danno da mangiare al lavoro dove per 12 ore di massaggi al giorno porta a casa circa 3000 Yuan, 300 euro al mese. Ascoltare una persona che ti racconta certe cose non e’ facile e ti mette in crisi quando pensi a come fara’ ad essere sempre cosi’ sorridente e contenta? Davvero a volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati… anche se a giudicare dal suo atteggiamento, dal suo sapersi accontentare di poco essendo comunque felice, forse a pensarci bene e’ lei ad essere fortunata??? Vive meglio la persona che puo’ permettersi tutto anche se non e’ mai abbastanza o quella che non ha niente o poco ed e’ capace di accontentarsi?

Dinuovo a Pechino

Appena arrivato mi ha fatto un effetto strano essere dinuovo qui, forse perche’ e’ passato tanto tempo da quando ero partito, forse perche’ pur essendo qui non me ne rendevo ancora conto e certe sensazioni le sentivo ancora lontane come un ricordo.  Presto pero’ ho incominciato ad adattarmi a questa nuova situazione, nuovo hotel, e l’entusiasmo ha iniziato a tornare. Mi e’ bastato camminare per la strada, comprare due cose al piccolo market, sentire quegli stessi profumi nell’aria, riveredere tutte quelle persone in bicicletta, i carri per la strada, e i palazzi altissimi in costruzione con le scintille dei saldatori che illuminano la notte. Pian piano tutto e’ cominciato ad essere piu’ presente in me. E’ stato bello venire qui la prima volta, scoprire questo paese e’ stata un avventura entusiasmante e indimenticabile. Molto spesso le esperienze che si vivono per la prima volta sono le piu’ belle. Forse e’ per questo che amo viaggiare, mi piace scoprire nuovi posti, vivere sensazioni nuove. La quotidianita’ invece mi uccide. Certo mi reputo una persona fortunata per avere la possibilita’ di scegliere come vivere, ma spesso e’ una questione di volonta’. Spesso la gente mi dice “Ahh beato te che puoi farlo…” Beh, in realta’ non e’ facile vendere tutto, lasciare il lavoro e le persone care e partire. Io l’ho fatto parecchie volte. Credetemi che non e’ solo una questione di fortuna ma anche e soprattutto di coraggio. Insomma e’ bello essere dinuovo a Pechino, mi e’ venuta in mente quella frase di quella canzone famosa…. “quanto e’ bello lu primo amore, lu secondo e’ chiu bello ancor”

Vivere

Sono sull’areo per Pechino e sono felice. Guardo fuori dal finstrino e vedo le ali dell’arero che lievemente ondeggiano e mi trasmettono un senso di tranquillita’. Sto ascoltando una canzone di Tito Schipa del 1938. Mitico, l’ho messa come sottofondo a questo sito spero riuscirete ad ascoltarla. Ma siccome le parole mi sembrano adatte all’occasione ho voluto trascriverle di seguito.

I am *really* happy …. :-)

I am going to China! Dopo due giorni di sosta a Seattle torno finalmente a Pechino e voglio che tutti lo sappiano cosi’ l’ho scritto anche in inglese. ;-). Che bello! Non ci posso credere. Stesso volo che ho preso a gennaio con scalo a Vancouver in Canada, mi trovo all’aereoporto si parte tra mezz’ora. Sono molto felice, non vedo l’ora di arrivare. Ad aspettarmi questa volta il mio autista Zheng che mi portera’ in hotel.

Alessandria, come la vedo io

CSC_1342 Mette un po’ di nostalgia guardare queste foto di Alessandria proprio la sera prima di partire. Ho voluto ritrarre questa citta’ come me la ricordo io da bambino, con i quartieri e i luoghi che frequentavo allora. Guardando queste  immagini sembrerebbe che Alessandria sia rimasta tale e quale anche se e’ ovvio che in realta’ molte cose sono cambiate. Io preferisco ricordarmela ancora cosi’ nella sua semplicita’ e monotonia, le strade semivuote e qualche bicicletta. La pace e la tranquillita’ di quei giorni in cui la gente si accontentava ancora di poco.

Al Gore ha vinto in Nobel per la pace

Sono contento, se lo merita. Proprio da poco avevo segnalato il suo documentario su questo blog, spero abbiate ora un motivo in piu’ per guardarlo. Intanto in Italia si continua a mangiare, oggi a pranzo e’ stata la volta della “bagna cauda”. Approposito questo weekend, per chi non ne avesse abbastanza a Francavilla alle 14:30 c’e’ il Merendone!! Mangiamo, mangiamo. Intanto ieri sera ho visto una bella puntata di AnnoZero di Santoro. Parlava del degrado della citta’ di Bologna, tra l’altro rimarcato da Casini piu’ tardi a Porta a Porta. E’ un po’ che non ci vado ma sembra che la citta’ sia cambiata “da cosi’ a cosi'”. Pare che sia dilagante il fenomeno dei punkabbestia, un termine che non conoscevo e che pare sia utilizzato per identificare un tipo di vagabondi e senzatetto metropolitani. Mi sembra ovvio ormai che la direzione che questo paese sta prendendo, con una classe politica sia di destra che di sinistra che pare essere completamente scollegata dalla realta’, diventi ogni giorno piu’ preoccupante.   

Qui si mangia in continuazione……

massaggi_al_cioccolato_in_galleria_Guerci_9 Bella manifestazione durante lo scorso weekend questa Ale’ Chocolate, la festa del Cioccolato per la prima volta ad Alessandria. Grande successo di pubblico, la gente ha preso letteralmente d’assalto gli stand allestiti per le vie del centro tra negozi aperti per l’occasione. I produttori di cioccolato erano per la maggior parte piemontesi ma ve ne erano anche di altre parti d’Italia. Facevano pure i massaggi al ciccolato, vedi la foto sopra. Sembrava di essere a Natale per quante persone c’erano. Impressionante. E per il prossimo weekend e’ in programma poi, udite udite, il Salone del Biscotto Piemontese. Una quarantina gli stand che esporranno gli invitanti “testimoni golosi” del Piemonte: krumiri, splinsugni dUo, baci di dama, bicciolani, lose golose e batiaje, brut e bon, amaretti, torcetti, biscotti al cioccolato, con le castagne, le noci, il miele e tanti altri ancora. In aggiunta ci potranno degustare i vini dolci, aromatici e passiti mentre ai più piccoli sarà offerto il latte fresco della Centrale del Latte di Asti e Alessandria. Insomma e’ stata una settimana e un vacanza fino adesso all’insegna della golosita’, come accade spesso quando vengo da queste parti. Come diceva il mitico Benigni, in Italia “e’ tutto una magna magna….”.  Non ci credete? Leggetevi questo articolo.

La Sfilata Medioevale di Alba

DSC_1122 Il giorno dopo sono tornato ad Alba per assistere alla sfilata medioevale per le vie del paese. Bellissimi i costumi, ma la cosa che mi ha colpito di piu’ e’ la mancanza di entusiasmo e di sorrisi sul viso delle persone (a parte qualche eccezione). Capisco che fare il figurante possa essere noiso e capisco che siamo in Piemonte ne’…. e la gente non e’ poi cosi’ socievole da queste parti…. Pero’ mi e’ dispiaciuto notare che le persone in generale qui sorridono poco anche mentre cammini per la strada in un giorno qualunque. Forse e’ lo specchio dell’Italia di oggi, visto come vanno le cose di questi tempi forse hanno poco di cui sorridere?

La fiera del Tartufo di Alba

DSC_0987Non ero mai stato alla Fiera del Tartufo e non potevo perdermi questa occasione. Alla fiera non si possono comprare solo i preziosi tuberi ma salami, formaggi, vino, dolci di cioccolato, funghi, oli, salse, vari tipi di pasta, insomma una kermesse di gusti tipici di queste zone. Ho fatto alcune foto ma ero talmente emozionato che alcune sono venute sfuocate. :-) Alcuni cenni sul tartufo, le prime notizie si hanno nel primo secolo d.C., ai tempi di Plinio il Vecchio. Nel Medioevo e Rinascimento era considerato il cibo dei nobili e secondo alcuni “scienziati” dell’epoca il suo aroma era una sorta di “quinta essenza” che provocava sull’essere umano un effetto estatico. Nel Settecento Gioacchino Rossini lo defini’ il “Mozart dei Funghi”. Solo nel 900 ha acquistato fama mondiale. Oggi il costo del Tuber Magnatum puo’ arrivare fino ai 5000 euro al chilo. L’undici di novembre si svogle ogni anno l’asta mondiale. L’anno scorso un lotto di 3 tartufi di un chilo e mezzo e’ stato venduta per 125.000 euro. Il ricavato dell’asta viene devoluto alla Fondazione per la Ricerca contro il cancro. Anche io non ho resistito alla tentazione di comprarne uno piccolo e non vi dico il profumo quando apro il frigorifero…

Che caldo

La cosa che mi stupisce non poco in questi primi giorni in Italia e’ come il clima sia cambiato. Siamo a Ottobre e oggi c’erano 22 gradi, domani le previsioni dicono che ce ne saranno 27. Sembra di essere a Maggio piu’ che in autunno, belle giornate, foglie degli alberi ancora verdi, si puo’ dormire con la finestra aperta. Di funghi al mercato manco l’ombra, non piove mai. Siamo a Ottobre, quando ero bambino faceva gia’ freddo e c’era la nebbia. Quando era bambina mia madre ai primi di Novembre c’era gia’ la neve. Il clima sta veramente cambiando. Ho visto un film interessante in DVD sull’effetto serra proprio una settimana prima di partire, si intitola Una Scomoda Verita’ di Al Gore. Ha vinto l’Oscar come miglior documentario nel 2007. E’ proprio vero che se non si pone rimedio alla sconsiderata crescita delle emissioni di gas inquinanti nell’atmosfera le conseguenze saranno catastrofiche per il nostro pianeta. I dati e i segnali parlano chiaro. Grosso modo dalla seconda metà del secolo scorso la popolazione mondiale è quasi triplicata, e la conseguente massiccia emissione di anidride carbonica (dovuta soprattutto all’utilizzo degli idrocarburi) ha inspessito l’atmosfera, che in tal modo trattiene maggiormente i raggi infrarossi solari e si surriscalda. I due poli, le cui calotte di ghiaccio hanno la fondamentale funzione di specchio per il 90% delle radiazioni provenienti dal sole, negli ultimi 40 anni hanno perso il 40% dello spessore. Insieme all’Europa, i principali colpevoli sono gli Stati Uniti che emettono nell’aria il 30% dell’anidrire carbonica del mondo. Il problema è che l’Istituto Petrolifero Americano ha avuto all’amministrazione l’incarico di occuparsi delle politiche ambientali. Non potendo però lavorare contro sè stessi, sono proprio i colossi dell’oro nero e dell’automobile a sostenere “il dubbio come prodotto da vendere” all’opinione pubblica per screditare risultati scientifici allarmanti sull’effetto serra. Ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Spero vedrete anche voi il film.

Sono in Italia!!

E’ stata proprio una bella sopresa. Avreste dovuto vedere la faccia di mia sorella!!, occhi sgranati, con le mani si teneva la testa e quasi scappava come se fosse spaventata… non riusciva a crederci…. :-) quando si’ e’ accorta che era tutto vero si e’ inginocchiata. Io ridevo e cercavo di abbracciarla poi siamo andati da mia madre che era gia’ nel letto per andare a dormire ed era felicissima. Abbracci, baci, mi aveva gia’ sentito parlare fuori dalla finestra con mio padre e se l’aspettava. E’ stato bellissimo vedere tutti cosi’ contenti ed ero emozinatissimo anche io, ma se fossi in voi non ripeterei l’esperimento con una persona anziana…. Mia sorella mi ha confidato che quasi le prende un colpo, ha avuto male al petto tutta la sera… Ora godiamoci questi giorni e poi………..?????????? Il 16 Ottobre torno in Cina per un mese, finalmente……… :-)

Ricordi

Alessandria e’ piena di ricordi, persone care, vecchi amici, volti noti che incontri sempre per la strada, viottoli che ho percorso da bambino, foto appese a un muro, quadri di un tempo, oggetti dimenticati su una credenza, suoni. Tutto ti riporta indientro con la mente facendoti accorgere quanto il tempo passa scorrendo veloce, specialmente quando incontri persone che non vedevi da un tempo e vedi che sono invecchiate.  Allo stesso tempo alcuni ricordi piano piano sbiadiscono o spariscono dalla mente, le cose anche se non te ne accorgi cambiano, cosi’ lentamante. Mentre vivo negli Stati Uniti la quotidianita’ prende il sopravvento, quando viaggio tutto cio’ che importa e vivere l’attimo scoprendo nuove cose, nel frattempo tutto quello che ho lasciato qui finisce tristemente e irrimediabilmente nel dimenticatoio e il tempo passa quasi senza accorgersi di niente. Tornare qui e’ bello ma ha un sapore amaro realizzare quanto si e’ stati lontani da tutto, specialmente dalle persone care, mentre il tempo scorre via come un soffio, come i pochi giorni di questa vacanza.

I Castelli del Monferrrato

E’ stata una domenica passata a “visitar castelli”, in effetti Alessandria fa parte di una zona, il Monferrato, ricca di Castelli alcuni di questi poco conosciuti e spesso chiusi al pubblico. Grazie ad un iniziativa patrocinata dalla Regione Piemonte giunta alla undicesima edizione, questi Castelli aprono le porte al pubblico nei weekend estivi, una ghiotta occasione per visitarli e scattare qualche foto e assaggiare del buon vino. Quelli che ho visitato sono Il Castello di Tagliolo Monferrato con la torre che risale al X secolo, Castello Malaspina a Cremolino del XI secolo e il Castello di Trisobbio che risale al XIII. Solo tre ma tra Asti, Cuneo e Alessandria saranno almeno una quarantina, per maggiori informazioni vi rimando a questi siti  http://www.castelliaperti.it/ http://www.piemontefeel.it/

Alessandria della paglia

Arrivando ad Alessandria sono tornato con la mente a quando ho visto per la prima volta Shanghai. In quindici anni che vivo all’estero fa sempre piacere tornare nei luoghi di origine ma mai come questa volta mi sono accorto di quanto sia piccola la citta’ dove sono nato. Ripensando all’imponenza di Shanghai, che quasi sembra una citta’ del futuro, cercare di trasmettere le sensazioni che si provano per uno come me nato ad Alessandria e cresciuto in campagna a Valmandonna nel tornare in questi luoghi e’ davvero difficile. Essere qui pero’, dopo avere visitato le piu’ grandi metropoli dell’Asia, ha un grande valore per me, anche se tutto rimane sempre tale e quale, qui c’e’ la mia famiglia ed e’ per me un punto di riferimento, il punto da cui il mio viaggio e’ partito. E’ triste accorgersi che se tutto rimane sempre tale e quale, un peccato per le generazioni giovani che rimangono qui e hanno poche prospettive. Mette di buon umore riabbracciare tutti e andare dal panettiere per comprarmi, come ormai di rito, un pezzo di focaccia perche’ come la fanno qui non la fanno da nessuna parte. Poi sono passato davanti al negozio di lavora mia madre (ancora per poco, chiudera’ per lasciare il posto a una catena dove vendono tutto a 9 euro) e c’era parcheggiata la mitica cinquecento che si vede nella foto. Mia nonna Tecla ne aveva una dello stesso colore, quanti ricordi…

Curiosita’

dscn2499.JPGQuesta mattina mi sono recato all’Hotel Gran Hyatt di Tokyo per prendere l’autobus che mi portasse all’aereoporto. Mentre attendevo che arrivasse avevo davanti a me la Lamborghini nella foto. A un certo punto si apre un garage non lontano da me. Un ragazzo dello staff sale su un auto nera e l’accende il motore, poi velocemente esce, passa davanti a me che osservo con gli occhi strabiliati e si ferma difronte all’entrata dell’hotel. Esce immediatamente la proprietaria, in incognito con gli occhiali neri, sale sull’auto e poi’ schizza via veloce mentre tutto il personale dello staff si inchina a 45 gradi. Beh’ te parava…. era una Ferrari nera, nuova fiammante… Vi lascio con un ultimo set di foto, scattate  un po’ ovunque ma soprattutto al Museo Nazionale di Tokyo al Parco Imperiale di Ueno dove ho visitato tra l’altro un’interessante mostra su Leonardo da Vinci. La cosa che mi ha stupito di Leonardo, oltre l’ovvio talento e incredibile intelligenza, e’ la sua incredibile curiosita’. Mi ha ricordato una domanda che feci al Console Generale di San Francisco Francesco Sciortino qualche hanno fa’ prima che tornasse a Roma per la fine del mandato. Gli chiesi che cosa fosse importante avere per essere un buon diplomatico e lui mi rispose: tanta cuirosita’.

Tokyo una delle metropoli piu’ grandi e piu’ pulite al mondo

Con ben 12 milioni di abitanti e 14 linee metropolitane Tokyo e’ davvero una grande citta’. Il sistema di trasporti e’ incredibilmente efficiente, i mezzi sono molto moderni e puliti. Infatti, il livello di pulizia di questa citta’ e’ davvero impressionante, sembra di essere in Svizzera. Mantenere una citta’ di queste dimensioni in questo stato non dev’essere facile ma penso che sia soprattutto un segno di grande civilta’, simbolo del rispetto che i cittadini giapponesi hanno verso i beni comuni. Tanto di cappello. Quando torno in Italia a volte rimango davvero deluso quando vedo la gente buttare fuori dai finestrini delle macchine qualsiasi cosa. Vivendo negli Stati Uniti da molto tempo ho imparato anche io le buone abitudini, prima facevo anche io la stessa cosa purtroppo…. :-( Oggi ho girato molto per la citta’

Arigatò

Appena si arriva in Giappone la prima cosa che colpisce e’ sicuramente la gestualita’ e la cortesia delle persone. Il saluto avviene con l’inchino che puo’ assumere significati diversi a secondo dell’angolatura. Le persone sono tutte sempre molto sorridenti e cordiali, e’ molto gradevole questo aspetto della cultura di questo paese. La seconda cosa che si nota, specialmente per me che arrivo dalla Cina e’ sicuramente la qualita’ dell’aria che qui e decisamente piu’ respirabile. La terza cosa che colpisce e’ che sembra di essere improvvisamente finiti in un paese molto avanzato tecnologicamente, forse uno dei primi al mondo. Basta solo sedersi in un taxi per rendernese conto, qui sono tutti dotati di navigatore satelllitare quindi arrivare a destinazione e’ decisamente meno problematico che in Cina. Questo e’ solo un esempio, ma in generale si ha l’impressione che qui le cose funzionino meglio sotto tutti i punti di vista. La prima notte l’ho passata al Keio Plaza Hotel, prezzo non eccessivo nonostante Tokyo sia una citta’ molto cara. Ho mangiato in uno dei ristornanti dell’hotel. Sono un appassionato di cucina giapponese ma essere qui mi ha ulteriormente convinto che quella giapponese sia una delle cucine piu’ sane e raffinate al mondo. La cena a base di pesce mi ha lasciato davvero soddisfatto. Oggi e’ sabato e ho visitato uno dei parchi vicino all’hotel, si chiama Shinjuku Gyoen Garden ed e’ stato bellissimo passeggiare tra il verde respirando un po’ di aria senza preoccuparsi per il futuro dei propri polmoni.

Altri controsensi

Se volessi vedere un medico posso prendere un appuntamento all’ospedale intenazionale di Pechino, costo della visita 1200 Yuan, circa 150 dollari. Per i Cinesi, anche per i miei colleghi di Microsoft quella e’ una cifra ridicola. Per loro l’unica scelta e’ il medico dell’ospedale Cinese, costo della visita 5 Yuan di cui 4 li paga l’assicurazione (la mutua qui non esiste) e di tasca loro pagano il rimanente cioe’ uno yuan, esattamente dieci centesimi di Euro!! Una bella differenza tra quello che pagherei io. Pero’ Tianguang mi ha spiegato che la mia sarebbe una visita di un’ora e comprenderebbe anche eventuali esami. Loro hanno solo 3 minuti per parlare con il medico, perche’ un dottore Cinese deve visitare 200 pazienti al giorno. In piu’ devono mettersi in coda senza poter prendere un appuntamento. Poi mi ha detto che a volte il medico non e’ nemmeno un medico iscritto all’albo, esercita con solo con la laura Universitaria senza aver fatto praticantato.   

La guerra per finta

Oggi e’ stata la volta di un party davvero insolito. Con i colleghi siamo andati fuori citta’, a sud ovest di Pechino, per una guerra simulata con i fucili al laser. Ci siamo mimetizzati con tanto di divisa e elmetto, e abbiamo indossato questa apparecchiatura soffisticata che ti trasforma in un bersaglio elettronico. Con le armi al laser, prendendo bene la mira, puoi colpire il tuo avversario e il sistema tiene conto di quanti ne fai fuori e quante volte vieni colpito a tua volta. Ci si divide in due fazioni e si combatte una vera e propria battaglia, tra i fortini e i bastioni. Se ti fanno secco l’apparecchiatura ti da uno scossone, hai cinque vite dopodiche’ esci dal gioco. Divertentissimo e super realistico. L’adrenalina scorreva nelle vene e anche se odio le guerre, mi sono immedesimato anche io nella competizione del gioco. Abbiamo fatto cinque battaglie, il mio team ha perso 3-2 ma io sono stato quello che ne ha fatti secchi piu’ di ogni altro in totale: ben 46. Alla fine mi hanno fatto tutti i complimenti. Beh e’ stato facile, tra tutti questi ingegneri e manager ero l’unico che una fucile l’avevo gia’ preso in mano almeno una volta, tra il militare, carabine e pistole varie a confronto ero un veterano. Oggi mi sentivo un eroe eppure quanto ho odiato il militare quando l’ho fatto. Artiglieria campale pesante, a Vercelli tra miliardi di zanzare. Allora la noia che ho provato non era finta e per diversi anni dopo essermi congedato ho avuto incubi nei quali mi richiamavano perche’ si erano sbagliati sulla data del mio congedo …