A guardarli cosi’ sembrano degli spiedini con dei peperoncini, invece gli Shan Zha sono dei frutti caramellati dolcissimi. A Pechino li vendono sulle bancarelle per strada solitamente in inverno, e te li danno in questa carta di riso che e’ commestibile. E’ una sensazione strana pensare di mangiare della carta ma il gusto non e’ male. Gli Shan Zha vengono infilati negli spiedini e ricoperti di zucchero sciolto e portato in ebollizione con un po’ d’acqua, lasciandoli all’aperto con il freddo invernale si caramellizzano. Le origini risalgono al tempo dell’imperatore Guangzong a primi del 1200, la cui consorte aveva inspiegabilmente perso l’appetito e venne curata grazie proprio a questo frutto. Infatti pare che lo Shan Zha abbia parecchie proprieta’ curative secondo la medicina cinese, tra le quali curare l’alta pressione, il colesterolo, la digestione, etc. etc. Non sono riuscito a trovare come si traduce il nome in italiano ma in latino si chiama Fructus Crataegi.