E’ stato un bel Natale. Come la tradizione vuole, per la vigilia ogni anno siamo io e mia sorella a cucinare, un’idea che e’ nata venti anni fa’ quando eravamo in tre. C’era anche mia nonna Tecla a quei tempi e ci piaceva chiamarci i tre pastison (i tre pasticcioni in dialetto alessandrino). Erano piu’ le risate che ci facevamo a sbagliare gli ricette che altro. Da quando mia nonna ci ha lasciati sei anni fa i Natali non hanno piu’ avuto lo stesso sapore, ci manca molto. Le ho fatto visita al cimitero, ero triste e per tutta la giornata ho cercato di immaginarla ancora accanto a noi. Poi l’allegria ha pian piano preso il posto della nostalgia e la serata si e’ trasformanta. Quest’anno ci ha dato una mano anche mia madre, gli agnolotti li ha praticamente preparati lei. Erano anni che non li faceva, addirittura mi ha detto che non si ricorda piu’ quando e’ stata l’ultima volta: “Preparare gli agnolotti mi riporta indietro coi i ricordi ” mi ha confidato. Di solito cuciniamo sempre qualcosa di nuovo, ma stasera e’ stato un ritorno alle tradizioni con un menu’ simile a quello che abbiamo preparato una delle prima volte che abbiamo cucinato:
Pansotti della Nonna a forma di cuore
Agnolotti di stufato alla Piemontese
Anitra all’arancia
Panettone con nutella
Buone Feste a tutti, un saluto particolare a tutti quelli che seguono questo blog.