L’hotel piu’ alto del mondo

Finalmente il regalo di compleanno e’ arrivato. Oggi pomeriggio ho preso un taxi e mi sono diretto verso Pudong il nuovo quartiere finanziario di Shanghai. A un certo punto mi sono trovato a piedi di queste due torri, una ancora in fase di costruzione. L’altra e’ la Jin Mao Tower, il quarto edificio piu’ alto al mondo. E’ alta 420 metri, con 88 piani. Fino al 53esimo piano sono uffici e da li’ all’85esimo piano ci sono le camere del Grand Hyatt Hotel, l’hotel piu’ alto al mondo. Devo ammettere che i grattacieli della zona erano talmente alti e imponenti che ero quasi impaurito quando siamo arrivati. Alla reception sentivo l’emozione, poi sono salito in camera al 71esimo piano in uno dei 6 ascensori. La vista e’ incredibile, peccato che sia una giornata cosi’ grigia e nebbiosa. Poi ho fatto un giro a piedi, come a Pechino cantieri in costruzione un po’ ovunque. A Shanghai ci sono 3000 grattacieli e a causa del peso del cemento e acciaio pare che il suolo sprofondi ogni anno di un centimetro e mezzo. Nel 1990 io ero a fare il militare ad Albenga e poi a Vercelli. Nel 1990 Pudong, il quartiere dove mi trovo in questo momento, era un campo d’erba. Oggi, 17 anni dopo, Pudong e’ il maggior quartiere finanziario dell’estremo oriente e ci vivono 1 milione e 600 mila persone. Penso ad Alessandria, la mia citta’ e cosa e’ cambiato di grosso in 17 anni. Mi viene in mente la viabilita’, hanno costruito un sacco di rotonde togliendo i semafori. Hanno chiuso l’aereoporto. Hanno abbattuto la ciminiera di Borsalino e costruito l’Universita’. Sono arrivati un mare di extracomunitari. Hanno aperto dei supermercati nuovi e chiuso un sacco di negozi. E’ arrivato il primo e unico Mac Donald col drive-in. Hanno aperto qualche nuovo bar e ristorante e costruito due ponti nuovi. Mi sono dimenticato qualcosa? Forse  questa crescita narcisistica verso l’alto dei grattacieli asiatici non singifica niente, ma mi chiedo, quali nuove opportunita’ si sono create negli ultimi anni per i nostri giovani in Italia? A Shanghai mi sono reso conto di quanto valgono i nostri politici.

Il quartiere Xin Tian Di

Shanghai significa in Cinese “sopra il mare” . Citta’ con piu’ di 15 milioni di persone, siamo a sud di Pechino, il clima e’ piu’ mite. Mi trovo in un hotel a Xin Tian Di, a centro metri dalla sede del Primo Congresso del Partito Comunista Cinese, oggi e’ un museo che stamattina ho visitato. Lo storico incontro avvenne nel 1921. A quel tempo Shanghai era il terzo centro finanziario del mondo. Nel 1949 i Comunisti presero il potere e le condizioni della citta’ mutarono. Oggi Shanghai e’ di nuovo in prima fila per gli affari e la moda. Nel museo ho letto una frase pronunciata dal 1999 dal presidente Cinese Jiang Zemin: “Non ci sarebbe stata una Nuova Cina senza il Partito Comunista Cinese”.  A fianco al museo e’ nato Xin Dian Di che in cinese significa “nuovo cuore e nuovo cielo”, il più ricco progetto di ricostruzione e di intrattenimento della città. Un progetto per il quale due famosi imprenditori locali hanno investito tramite l’aiuto di banche locali 45 milioni di dollari. Nelle case di pietra costruite dalle Concessioni francesi che ospitavano un tempo la gente povera adesso si trovano alcuni ristoranti raffinatissimi e molto cari. Ci sono anche boutiques alla moda, bar, discoteche, pure uno Starbucks. Qui pare di essere in una citta’ colonizzata da Europei e Americani, tanti sono i turisti occidentali. Anche se tutto e’ esteriormente molto bello e affascinante qui non sembra di essere in Cina e mi manca la semplicita’ della gente di Pechino.

A 430 km l’ora verso Shanghai

dscn0965.JPGAll’aereoporto di Pechino mentre la navetta ci portava verso l’aereo, abbiamo attraversato gran parte dell’aereoporto. Vedendo parcheggiati i jet di SAS, Lufthansa, Austrian Airlines, Air France, e poi le compagnie americane, e’ davvero un peccato notare che Alitalia non sia presente tra le compangie aeree europee qui a Pechino. Pero’ l’Italia in compenso ha due squadre nei quarti di finale di Champions Leaugue… Sono poi salito sul jet di Air China, un Airbus 330 nuovo di pacca. Purtroppo abbiamo dovuto attendere quasi un’ora prima di decollare a causa del traffico aereo troppo intenso. Incredibile che la Cina abbia gia’ di questi problemi quando pensa di raddoppiare il traffico aereo nel giro di pochi anni. Il servizio pero’ e’ stato ottimo, certo meglio delle compagnie americane dove per un volo interno di un’ora e mezza se vuoi una birra la paghi 5 dollari e ti devi accontentare di due noccioline. Una volta atterrati a Shanghai al ritiro bagagli ci sono voluti 5 minuti, poi ho deciso di prendere, come mi ha consigliato Alvin, il treno a Levitazione magnetica. Unico al mondo e progettato da un un gruppo di 500 scienziati, sfreccia a 430 km all’ora e in 8 minuti ti porta vicino al centro della citta’. E’ incredibile la sensazione di veder passare tutto cosi’ velocemente e piegarsi come in una moto in curva. Questo e’ davvero la Ferrari dei treni. Attraversiamo una zona di quartieri poveri della periferia, case vecchie, alcune semidemolite, gente che vive in condizioni precarie. Incredibile il contrasto, stando seduti su un treno che e’ costato un miliardo di dollari e vedere certe cose, il sorriso si spegne. Poi uscito dalla stazione ho preso un taxi, guidava un ragazzo giovane che e’ riuscito a sfilarmi 50 dollari per un viaggio corto fino all’hotel che avrebbe dovuto costarmi non piu’ di 10 dollari. Scaltrissimo, ha tenuto il taximetro coperto dalla ricevuta penzolante facendo finta di non averla staccata precendentemente. Quando siamo arrivati il taximentro ha rivelato il prezzo da pagare 340 RMB. Quando si viaggia succedono anche queste cose… bisogna sempre tenere gli occhi aperti e a volte me ne dimentico. Ero ancora euforico di quel giro sul treno, poi io sono un appassionato e mi sono venuti in menti i ricordi di quando ero piccolo e per farmi contento mi portavano a vedere i treni passare al passaggio a livello. Ecco il video

In partenza per Shanghai

Ieri sera ho assaggiato il capretto, ero a cena con amici. Davvero buono anzi ottimo. Poi siamo stati a Tangclub, un locale davvero bello che hanno aperto da poco. Qui i locali e le discoteche sono aperti e sono pieni ogni notte della settimana. I Pechinesi in quanto a diverimenti ci sanno davvero fare…. Oggi e’ Venerdi’, sono all’aeroporto in partenza per Shanghai. Non ho deciso ancora bene cosa faro’ ma ho gia’ prenotato gli hotel. Mi fermero’ due giorni, e alloggero’ in due zone diverse della citta’. Sull’aereo mi leggero’ il libro che ho portato con me e i suggerimenti che mi hanno dato i colleghi. Non vedo l’ora di visitare questa citta’ che pare essere diversa da Pechino, piu’ moderna e cosmopolita, definita la New York della Cina.

8 Marzo 1992

Sono passati 15 anni da quando sono partito da Milano su quel volo della TWA con destinazione New York e poi Seatte. Non dimentichero’ mai mentre stavamo decollando l’effetto che mi fece il distacco da tutto cio’ che mi lasciavo alle spalle. Sapevo che tante cose sarebbero cambiate, avrei vissuto tante situazioni nuove, e ovviamente provavo anche un po’ di malinconia. Oggi se mi guardo alle spalle mi accorgo quanto tempo e’ passato da quel giorno, quante esperienze ho vissuto e quante cose ho imparato. Avrei voluto sapere allora le cose che so adesso. Ma nella vita non si puo’ avere tutto e le lezioni migliori si imparano camminando e anche sbagliando. Oggi e’ anche la festa delle donne. Il governo Cinese ha stabilito che le donne  hanno diritto a mezza giornata di vacanza, sono le due del pomeriggio e qui nell’edificio ci sono solo uomini.

38 – ‘E mmazzate

No, non mi hanno preso a botte…. 38 secondo la cabala napoletana e’ il numero che rappresenta le bastonate. Interessante l’accostamente di 3, numero perfetto, e 8 che la simbologia cinese rappresenta la fortuna. Tutti segnali. Oggi il calendario dice che sono 38 anni anche se qui tutti rimangono sorpresi e mi danno 10 anni in meno. Ho sempre pensato che l’eta’ fosse solo un numero, quello che conta e’ lo spirito. Continuo a pensarla cosi’. Poi come mi ha detto un amico qualche candelina in più sulla torta non può far altro che illuminare maggiormente il tuo cammino. Devo ammettere che non mi piace festeggiare con tanta gente, party o feste il mio compleanno. Sabato ho trovato un risorantino Italiano di proprieta’ di un cinese dove il cuoco e’ napoletano. Ho chiamato e ordinato un po’ di tiramisu’ da portare in hotel insieme a una bottiglia di prosecco. Buon compleanno Tinuzzo.

La fine del Capodanno cinese

Il capodanno Cinese o festa di primavera dura 15 giorni, sino alla Luna Piena dell’8° mese lunare, nella cui notte è perticolarmente luminosa. Ieri era in 15esimo giorno e lo spettacolo pirotecnico e’ iniziato presto verso le 6 e mezza di sera, ed e’ continuato in crescendo fino almeno le 9, per poi protrarsi oltre la mezzanotte. Addormentarsi e’ stata dura, appena pensavi che fosse tutto finito ne partiva improvvisamente un’altra scarica sotto casa. Non ho mai assistito a tanti fuochi d’artificio e scoppi di petardi in vita mia. Diciamolo, in Cina la polvere da sparo non manca… :-)  Ho ancora in testa la serata di sabato sera. Sono qui da piu’ di un mese e non ho mai avuto il coraggio di uscire, mi sono accorto di cosa mi sono perso. Questo mi ha fatto pensare a quante volte nella vita puo’ capitare di perdere occasioni importanti quando non si ha il coraggio di mettersi in discussione e uscire da cio’ che appartentemente rende la nostra vita confortevole, cio’ che gli americani definiscono il “comfort zone”.

Primo caso di influenza aviaria nel 2007

Sabato mattina, il tempo e’ nebbioso e grigio, fuori piovigina e c’e’ solo qualche grado sopra lo zero. Sono passate due settimane dal capodanno cinese ma qui ogni sera sparano ancora fuochi artificiali. Ieri notte alcuni botti erano talmente forti che mi hanno svegliato. Sul giornale China Daily ho letto che e’ stato scoperto il primo caso di influenza aviaria del 2007. Si tratta di una donna che vive nelle campagne della provincia di Fujian, e’ in grave condizioni all’ospedale e pare che abbia contratto il virus dai polli che allevava. Dal 2003 sono 22 i casi in Cina di influenza aviaria e hanno causato 14 decessi. Secondo l’articolo esiste gia’ un vaccino, la ditta che lo ha brevettato e’ in attesa dell’autorizzazione da parte dello stato Cinese per passare alla seconda fase di sperimentazione.  

La cucina pechinese

peperoncino.jpgL’anatra pechinese è, sicuramente, il piatto più conosciuto ma una particolarita’ della cucina locale e’ secondo me che molte delle ricette sono a base di salse e oli piccanti e soprattutto di peperoncino. A volte nelle portate ci sono talmente tanti peperoncini che e’ difficile scovare con i bastoncini i pezzettini di carne o pollo. A pranzo faccio sempre delle gran sudate, ma i Cinesi mi hanno ricordato che sudando si eliminano le tossine e si regolarizza la temperatura corporea. Su internet ho letto poi che mangiare piccante aumenta il metabolismo del 25% e pare che faccia bene anche all’umore. Altra particolarita’ della cucina pechinese sono i gusti che sono completamente diversi da cio’ a cui siamo abituati noi occidentali, questo e’ dovuto alla varieta’ di spezie che vengono usate.  Alcune sono dal nome e dal sapore poco conosciuto tra cui anice stellato, semi di finocchio e di sesamo, pepe di Szechuan, germogli del giglio della tigre, dadi del loto, radice  di zenzero, polvere alle cinque spezie (una miscela di anice, semi di finocchio, chiodi di garofano, cannella e pepe, molto forte e piccante) e passato di peperoncino di Cayenna. Un altra particolarita’ e’ che di solito gli ingredienti sono tagliati a piccoli pezzi per favorire la cottura e l’uso dei bastoncini. Pare che la cucina Cinese sia una delle piu’ sane. Riguardo i ristoranti Cinesi che ci sono in Europa o Stati Uniti i pechinesi lamentano il fatto che questi offrono piu’ che altro piatti tipici della cucina cantonese adattati ai gusti degli occidentali, ma sono d’accordo con loro, non hanno niente a che vedere con piatti tipici locali.

Ho comprato un biglietto per Shanghai

La prossima settimana e’ il mio compleanno e ho deciso che lo festeggiero’ a Shanghai che e’ circa a due ore di volo da qui. Comprare il biglietto pero’ non e’ stato facile. Su Expedia i prezzi si aggiravano sui 300 dollari. Un collega mi ha segnalato due siti interessanti, www.elong.com e www.ctrip.com dove e’ possibile acquistare voli interni per la Cina e i costi erano piu’ bassi. Ho trovato un biglietto a 100 dollari ma quando e’ stato il momento di pagare online accettavano solo carte di credito di banche Cinesi. Nemmeno sul sito della compagnia di bandiera Air China accettavano la mia carta. Cosi’ tramite l’aiuto di un collega sono andato in agenzia. Ma anche li’ accettavano solo carte di credito Cinesi o contante. Alla fine pero’ ci sono riuscito, il biglietto sara’ pronto martedi’. Saro’ a Shanghai dal 9 all’11 di Marzo. L’uso delle carte di credito non e’ cosi’ diffuso come da noi e il collega mi diceva che usare le carte di credito online comporta ancora dei rischi. Qui si dimostrano tutti sempre molto gentili e premurosi nei miei confronti. Oggi a pranzo al tavolo eravamo piu’ di 10 persone, tutti mi hanno datto un sacco di informazioni utili per il viaggio. Alvin che e’ originario di Shanghai mi ha detto che se voglio una persona che mi faccia da guida avrebbe chiesto a qualche amico. Poi con un mezzo sorriso mi ha detto: “La guida la vuoi donna o uomo?”. Con un espressione compiaciuta ho risposto: “mmhhh… interessante”. Siamo scoppiati tutti a ridere.