La situazione in Tibet

Sabato notte a Osaka sono tornato in hotel, ho acesso il mio laptop e ho letto le notizie che arrivavano dal Tibet. Repubblica parlava di 30 morti, la CNN ne riportava 100, mentre sul China Daily si trattava solo di feriti ma senza perdite umane. E’ un po’ di tempo che voglio dire come la penso, e mi chiedo se alcuni di voi si sono domandati perche’ non l’abbia gia’ fatto… la risposta e’ che non e’ un argomento facile da affrontare nella mai posizione, ho un blog e vivo in Cina…. Da qualche giorno qui YouTube non funziona piu’… Volevo vederci chiaro, e appena tornato a Pechino ne ho parlato con alcune persone. Qualcuno mi aveva gia’ fatto notare, non tanto tempo fa’, che il Tibet durante la dinastia dei Qing faceva parte della Cina, e che se dopo la guerra mondiale e’ tornato a far parte del regime Cinese il tutto e’ avvenuto con una invasione militare pacifica… Beh’ non e’ esattamente cio’ che invece avevo appreso da altre fonti… Rampini in questo articolo su Repubblica molto interessante parla di storia riscritta, parla di realpolitik, del fatto che la Cina possa permettersi il lusso, con la situazione economica che si e’ venuta a creare, di fare cio’ che vuole senza che il mondo intero gliene faccia pagare le conseguenze. Forse e’ vero, ma anche le ipotesi di Rampini non sono riuscite a togliermi i dubbi sul come sia possibile che la Cina, con le Olimpiadi alle porte, con gli occhi del mondo puntati addosso, commetta un errore cosi’ madornale proprio adesso. Qualcuno qui mi ha fatto notare che se volevano proprio farli fuori questi Tibetani che si sono organizzati per protestare contro Pechino, il governo avrebbe potuto arrestarli, rinchiuderli da qualche parte ed eliminarli dopo le Olimpiadi. Perche’ proprio adesso? Cosi’ ho cercato foto, testimonianze su internet, ma non ho visto niente che mi confermasse che di morti ce ne sono stati davvero cento. Poi come ho detto YouTube non funziona… Le uniche immagini che ho visto sono quelle della CNN e contrariamente a quanto mi aspettavo non mi e’ sembrata una protesta molto pacifica, anzi di danni quei Tibetani ne hanno fatti parecchi. Ho incominciato a guardare l’altro lato della medaglia, cercare di spiegarmi perche’ il mondo occidentale vuole che il Tibet diventi un paese libero, indipendente. In effetti se ci pensate bene, ma ve lo immaginate voi il Tibet, indipendente, tra la Cina e l’India? In mezzo a quelle due nazioni in forte sviluppo, che futuro avrebbe il Tibet arrampicato sulle montagne, isolato dall’economia del mondo? Perche’ mai dovrebbe la popolazione del Tibet emarginarsi e vivere di soli templi, monaci e buddismo. Ve li immaginate voi quei ragazzi Tibetani che magari vogliono avere la possibilita’ di studiare, di trasferirsi in una grande citta’ Cinese e fare fortuna. No, il mondo occidentale non vuole, il Tibet deve rimanere indipendente dalla Cina e isolarsi. La sua gente deve continuare a pascolare gli yak, fare i contadini o i pastori. Che bello un giorno poter andare in vacanza in Tibet e ammirare questi posti con gente che vive ancora come 500 anni fa’. Ha un senso senso secondo voi? L’annessione alla Cina non ha portato di niente di positivo a questo paese? Perche’ chi se la prende con la Cina, non prova a vivere in Tibet con la sola prospettiva di fare solo il pastore o il monaco buddista? Insomma le cose vanno sempre guardate da diversi lati, no? Non mi fraintendete, ammiro molto il buddismo che ho seguito per un po’ di tempo e che tra l’altro viene tranquillamente praticato in Cina, sono anche stato an summit a Milano del Dalai Lama sette anni fa’. Mi dispiace per la dura repressione per le vite andate perse, perche’ e’ veramente triste quanto e’ accaduto. Ma per quanto il governo Cinese sia criticabile per i metodi che usa, credetimi non e’ facile gestire una nazione di un miliardo e mezzo di persone, 56 gruppi etnici e piu’ dei due terzi sono dei contadini. Insomma quei commenti che arrivano dall’occidente, soprattutto da Washington, mi sembrano un po’ troppo di parte senza tenere conto di tutta una serie di fattori, continuo a leggere giornali che incitano all’odio verso Cina e questo non puo’ che dispiacermi …. almeno questo e’ come la vedo io, qui dall’altra parte del mondo. Spero non facciano chiudere bottega anche a me…. Ecco adesso siete pronti per leggervi questo articolo

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