Un mese e cinque giorni, tanto ci e’ voluto per trasferire dei soldi da una banca italiana a una banca americana, una semplice operazione bancaria si e’ tramutata in un incubo. Sara’ che sono abituato troppo bene, spostare soldi da Singapore a Seattle ci vogliono una decina di ore. La mia avventura e’ iniziata un mese fa quando ero in Italia e ho messo dei soldi sul mio famigerato Conto Arancio. Non lo avessi mai fatto, mi sono accorto quando ero già partito che l’operazione non poteva essere fatta online. Ho dovuto spedire una dichiarazione scritta con tanto di fotocopia del passaporto. Passa una settimana e non si muove niente così chiamo la sede Milano e mi dicono che si sono persi la documentazione, la rispedisco. Passa un altra settimana e mi dicono hanno dovuto fare dei controlli per l’anti-riciclaggio e che e’ tutto a posto. Arriviamo alla terza settimana e incomincio a preoccuparmi, vista la cifra, chiamo quasi ogni giorno il call center ma nessuno sa darmi delle risposte sulle ragioni di un tale ritardo. Alla fine, salta fuori che si tratta di un problema tecnico e non si sa quando lo risolveranno. Non ne potevo più… allora sposto i soldi sul conto di mia madre. Allo sportello della Banca Popolare di Milano le dicono che ci vogliono dieci giorni per l’operazione. Vabbe’ stiamo calmi… Dopo dieci giorni ancora niente, mia madre chiama la banca e l’impiegato addetto e’ in ferie. Non ci credevo più ormai, poi oggi, come per incanto, dopo un mese e cinque giorni esatti, i soldi sono apparsi sul mio conto. Il danno e’ stato consistente perche’ nel frattempo l’euro e’ calato, ma almeno l’incubo e’ finito. Mi e’ venuto male invece a pensare alle ditte Italiane, chissà come faranno, ho pensato… Almeno mi posso consolare con il fatto che oggi ho una ragione in più per amare Singapore.