Rock and Pop

concert Lo scorso weekend c’erano parecchi concerti di musica pop e rock nei vari parchi di Pechino. Dopo 3 anni di attesa e’ tornato il MIDI festival, una kermesse musicale di quasi 100 gruppi Rock. Nonostante il mio passato da rockettaro pero’, Sunny mi ha convinto ad assistere al Pop Music week che si e’ tenuto a Chaoyang Park, giunto alla quinta edizione, un altro segnale che gli anni passano. Ero uno dei pochi stranieri tra il pubblico e una TV locale e’ venuta subito ad intervistarci: “Conosci qualche artista cinese famoso?” mi hanno chiesto. Figuraccia perche’ in quel momento non mi veniva in mente nessuno. In realta’ mi piace molto Wang Fei. Il concerto non male, mi e’ piaciuta soprattutto una band giovane di Taiwan, i Magic Power. E’ stato il primo concerto di musica leggera a cui ho assistito senza che qualcuno attorno a me si fumasse uno spinello. Bello, tante famiglie coi bambini. Un’altra atmosfera rispetto a quello che si e’ soliti assistere nel mondo occidentale in questo tipo di manifestazioni. Mi e’ venuto in mente il primo concerto a cui ho assistito in vita mia. Avro’ avuto 12-13 anni, ero in vacanza a Bibbione con i miei e un gruppo di amici di famiglia. Se non sbaglio andammo a vedere un concerto di Lucio Dalla. Ricordo ancora, mentre camminavo su quel prato in uno stadio, lo strano odore di erba bruciata che si sentiva nell’aria e il mio stupore in quanto non riuscivo a darmi una spiegazione. Quindi tanto di cappello alla Cina che, almeno per il momento, riesce a mantenere sani gli spettatori di questi eventi musicali. Anche se a dire il vero non e’ tutto oro quello che luccica, uno dei cantanti che si e’ esibito al concerto e’ finito dentro in passato per essere stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Tutto il mondo e’ paese insomma. Intanto una controversia abbastanza interessante pare stia facendo discutere di questi tempi. Il leggendario Bob Dylan ha di recente cancellato la sua tourne’ in Asia accusando il governo Cinese di non avergli dato il permesso di suonare. In realta’ sembra invece che nonno Bob abbia chiesto un cache’ troppo alto, 250 mila dollari, e che il suo promoter volesse farci una bella ‘cresta’ sopra, pare volesse 400 mila dollari, cifra che gli organizzatori non sarebbero riusciti a far rientrare con la vendite dei biglietti per il concerto. Leggetevi la storia qui, un altro esempio di quanti pregiudizi esistono ancora nei confronti della Cina.

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