Era freddissimo questa sera, quasi mezzanotte. Dopo aver guardato il film con mia madre a casa di mia sorella saluto ed esco di casa. Ho con me una bottiglia di acqua calda per scongelare velocemente i vetri della macchina. Butto l’acqua sui vetri ma poi mi accorgo di aver dimenticato qualcosa. Lascio la macchina accesa e rientro in casa per un attimo. Mi saro’ allontanato un paio di minuti, e quando ritorno trovo ancora una volta i vetri della macchina complemente ghiacciati. E’ un freddo terribile. Decido di aspettare che la macchina si scaldi. Cosi’ dopo aluni interminabili minuti al freddo e al gelo, finalmente incomincio a intravvedere qualcosa tra gli strati di ghiaccio che lentamente si sciolgono e che il tergicristallo cerca ostinatamente di rimuovere dal vetro. Lentamente mi avvio su questa piccola vecchia Fiat Panda di colore scuro, stretta, inguidabile, scassata, una scatola con le ruote, non se la comprerebbe nessuno. Quando finalmente riesco a intravvedere qualcosa fuori dal vetro mi accorgo che e’ completamente ghiacciata. Ma cammina lo stesso e pigio sull’acceleratore perche’ si scaldi e mi porti a casa in fretta. Dopo breve arrivo ad un incrocio e mentre guido ad alta velocita’, girando attorno alla rotonda, canto la canzone di Razzi: “e gira gira gira….”. Ero felice