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Il Dentista che ama l’Italia

Ultimamente sono stato dal dentista per curarmi un molare che mi tormentava dal dolore. Tramite un collega mi sono rivolto all’ospedale dell’Università di Pechino Bei Da. Normalmente hanno accesso a questo ospedale solo studenti e professori ma per me hanno chiuso un occhio. Il dentista e’ un ragazzo giovane, un amante dell’Italia e tifoso milanista. Nel suo studio mentre ero steso sul lettino metteva come sottofondo musica italiana. Due settimane fa era in Italia ed e’ stato a San Siro a vedere il Milan. E’ andato pure a L’Aquila e fatto un reportage sulla città. “Incredibile quante case sono ancora diroccate dopo tre anni” mi ha detto. “Questa e’ l’Italia” gli ho risposto “va sempre tutto a rilento”. Bellissime le sue foto di Porto Venere dove davanti a una chiesa ha chiesto alla sua ragazza di sposarlo. Mi ha detto che tornerà presto in Italia. Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto delle cure. Dopo quattro visite, devitalizzazione ed estrazione del nervo, il mio dente e’ come nuovo. Ho una capsula interamente di porcellana e la spesa totale e’ stata modica, 500 euro.

Un gradino piu’ in alto

Il programma di fedeltà della catena di hotel Hyatt consente, dopo 50 soggiorni, di ottenere la tessera Diamond. La tessera ti garantisce una serie di privilegi, come notti e connessione a Internet gratuiti, upgrade gratis alla miglior camera dell’hotel (secondo disponibilità), upgrade gratis  alle suite quattro volte l’anno, esclusive aree di check-in, accesso al Regency Club. Sono diventato un socio Diamond da una settimana e ogni giorno frequento il Grand Club dell’Grnad Hyatt Hotel di Pechino dove dalle 5 alle 8 di sera offrono antipasti caldi e freddi, champagne e vino a volontà, tutto gratis. Non mi sembra vero, non devo manco fare più la spesa. Ormai tutte le sere praticamente ceno qui, e per risparmiare ci invito pure tutte le mie amiche…hehe. Per darvi un’idea di che gente bazzica da queste parti l’altro giorno ad un tavolo accanto a me era seduto un produttore di film americano con tutta la famiglia. Diceva di essere amico di Jacky Chen, l’attore Cinese piu’ famoso al mondo. "Cosa volete per Natale?" – rivolgendosi ai figli – "un orologio" ha risposto una delle figlie. "Ma come un un altro orologio?" le ha chiesto subito il fratellino. "Sì perché’ voglio andare a scuola ogni giorno con uno diverso". Discorsi da far cadere le braccia ma penso che frequentare questo posto potrebbe tornare utile per tutta una serie di motivi….

Bian Lian

Bian Lian is an ancient Chinese dramatic art that is part of the more general Sichuan opera. Performers wear brightly colored costumes and move to quick, dramatic music. They also wear vividly colored masks, typically depicting well known characters from the opera, which they change from one face to another almost instantaneously with the swipe of a fan, a movement of the head, or wave of the hand. This performance was recorder at a dinner show.

Bella Vista Ristorante

La pizza, quella che facevo un tempo, non la mangio più. Il mio forno purtroppo e’ finito nel ripostiglio. E’ spento. Ed io ormai bazzico da un hotel all’altro. Mi sposto con la valigia in mano. Metropolitana, taxi, a volte a piedi. Mi sto abituando a questa nuova vita, sempre in cammino. E’ come se viaggiassi in continuazione, pur rimanendo nella stessa città. A volte finisco anche altrove e poi ritorno. Per così dire, vivo. Eh……… però ogni tanto la pizza mi manca e il caso ha voluto che incontrassi questo ristorante Italiano. Si chiama Bella Vista ed e’ nel bel mezzo del villaggio olimpico, accanto all’Hotel Intercontinental dove mi trovo adesso. Non gli davo una lira dall’esterno ma mi sono buttato, e ho fatto bene perché la pizza è buona, sembra sfornata da una qualsiasi pizzeria Italiana. Troppe fortune di questi tempi…

Welcome to Japan

regentQuesta sera posso finalmente dirlo. Ha un significato particolare per me questa espressione: “Welcome to Japan David!” e un sapore che solo io conosco. hehe… Ha una magnifica lobby – nella foto – l’ Hyatt Regency Hotel di Tokyo dove sto trascorrendo questa mini vacanza. Non gli daresti due lire da fuori. Giappone, la terra del Sol Levante, dei Samurai e delle Geishe… Un paese ricco di storia e di sofferenze. Sono passati piu’ di quattro anni dall’ultima volta che sono stato qui. Non e’ cambiato quasi nulla a parte il Cocoon Tower. Mi ha fatto effetto camminare per le strade la notte con i grattacieli e i neon colorati delle vie tutti a luci spente dopo una cert’ora. Qui si cerca di risparmiare energia dopo quello che e’ successo a Fukushima e dopo la chiusura temporanea di parecchie centrali nucleari per misure preventive. E’ notizia di oggi che il Ministro dell’Economia si e’ dimesso.  Sara’ dura riprendersi per questo paese con i tempi che corrono. Rileggendo i miei vecchi post su Tokyo una cosa e’ certa, sono cambiato, scrivo meglio. E sono migliorate le mie avventure. Mi e’ andata bene stavolta ma domani e’ già tempo di rientrare alla base. Sento che ci tornerò presto qui… Non chiedetemi perché’….

Salassato

20110908-204011 Vabbe’ che non bado quasi mai a spese. Ma questa volta ho fatto fatica a mandare giu’ il conto l’altra sera al Park Hyatt. La mente mi ha portato indietro di qualche anno. Ero al Teatro Bolshoi di Mosca a vedere lo Schiaccianoci, primo Gennaio 2006. Durante l’intervallo tra il secondo e terzo atto vado al bar e ordino un bicchiere di Champagne. Ho pagato senza controllare quale fosse il cambio del rublo. Quando l’ho fatto ero gia’ seduto, e menomale, perche’ solo allora mi sono accorto di aver pagato 40 euro. E cosi’ e’ andata piu’ o meno al Park Hyatt. Siamo entrati e ci si siamo seduti. Costo di due drink striminziti 40 euro. Va bene cosi’, la vista era mozzafiato (vedi foto). C’era una band con musicisti americani che suonava Jazz. Ci saremo fermati mezz’ora. Quando ho chiesto il conto e’ arrivato il salasso: 80 euro. Si’ perché’ la band mica suonava gratis, c’era la cover charge. Ho fatto finta di niente e ho pagato, ma cazzo, potevano almeno dirmelo all’entrata!! Sembravo il ragionier Fantozzi: “ma come e’ umano lei…si si si, si va bene, va bene adesso pago….”. Ma non credete che sia un eccezione. Mosca e Tokyo sono le due citta’ piu’ care al mondo. Nell’hotel dove mi trovo adesso la colazione costa tra i 30 e i 40 euro. Il BBQ giapponese di cui sotto, ristorante normale senza grosse pretese, cena per due 130 euro. Una bottiglia di Chianti Classico Castellare, che in Italia costa 10 euro, qui ne costa 80. Il problema qui in Giappone non e’ che sono tutto pazzi, e’ che ancora pagano gli errori della crisi che c’e’ stata tra il 1990 e 1997. Allora la Banca centrale del Giappone per calmare l’economia che si stava riscaldando troppo alzava i tassi di interesse. Nello stesso periodo iniziava la crisi delle monete asiatiche partita in Thailandia con il crollo del sistema finanziario locale.  Questi due fatti hanno provocato degli effetti a catena che hanno fatto crollare il sistema finanziario giapponese che da allora non si è più ripreso. Fu una lezione tosta ma di questi tempi in Europa e altrove se ne sono scordati. In Giappone allora, cittadini e imprese che si erano indebitati pesantemente per approfittare del boom economico e non sono stati in grado di restituire i prestiti lasciando le banche spiazzate. Fu una catastrofe. Oggi lo Yen è considerato dagli investitori come una moneta meno rischiosa di altre, quindi quando c’e’ una crisi tutti a comprare lo Yen. Ma tutto questo vuol dire che lo Yen e’ costosissimo e fare una vacanza qui c’e’ da spennarsi. Peccato perche’ questo e’ un bel paese e come ho detto in precedenza, adoro la cucina Giapponese, che secondo me rimane una delle migliori al mondo per qualità e leggerezza. Quale sarà la valuta rifugio del futuro? Jim Rogers, che seguo da tempo dice che sara’ lo Yuan Cinese. Ma temo che primo o poi la Cina fara’ la stessa fine del Giappone. Ripeto siamo sull’orlo di una crisi mondiale esagerata, che manco immaginiamo. Intanto l’Euro in una settimana e’ passato da 1.44 a 1.36.