Bvlgari a Pechino

bulgariAll’Hotel Grand Hyatt lo scorso weekend c’era sicuramente qualche convention o gala organizzato da Bvlgari. L’hotel era pieno di donne e, come potete vedere dalla foto che ho scattato nella concierge, molte hanno fatto acquisti. E’ notizia di questi giorni che la mostra di Bvlgari “125 anni di magnificenza italiana”, dopo essere stata presentata nel 2009 nel Palazzo delle Esposizioni di Roma e nel 2010 nel Grand Palais di Parigi, è per la prima volta in Asia e resterà nel Museo Nazionale di Pechino fino al 3 novembre. Mi sembra un po’ un controsenso tutto questo visto che da Marzo di quest’anno a Pechino e’ vietato esporre annunci che esaltano uno stile di vita lussuoso. La decisione era stata presa dal governo che si diceva preoccupato dell’aumento del divario tra ricchi e poveri. Secondo l’Amministrazione, queste pubblicità creano un clima “malsano” e coloro che non rispetteranno questa disposizione saranno puniti con una multa fino a 30.000 yuan (3.400 euro). Tra le parole ormai vietate ci sono “supremo”, “reale”, “lusso”, “classe” frequentemente usate per la promozione di case, macchine o vini.

Disastro alle porte?

Ad Aprile avevo scritto in questo post che "una vera crisi mondiale deve ancora arrivare secondo me, e sarà devastante". Può darsi ancora che mi sbagli e che questo sia solo un temporale di passaggio, ma è ovvio che la situazione non può migliorare dall’oggi al domani. Per la maggior parte dei paesi occidentali il debito pubblico è ormai alle stelle, manca il lavoro e la competitività rispetto ai paesi emergenti va sempre più diminuendo. Non esistono politiche di investimento a lungo termine per rilanciare. L’unico modo e’ fare un passo indietro, tagli drastici o aumento delle tasse. Ma tutti storgono il naso e poi entrambe le possibilità possono recare danni ancora maggiori. Esiste una via d’uscita? Ormai i governi hanno sparato quasi tutte le loro cartucce a disposizione. Rimane davvero poco a cui aggrapparsi. Il libero mercato e la globalizzazione hanno portato a cambiamenti di cui stiamo solo vedendo gli effetti iniziali. Spero, ripeto, di sbagliarmi.

Sara

saraAmica di sempre. Non ricordo quando ci siamo incontrati ma devono essere passati almeno due anni. Era troppo giovane allora e siamo troppo amici adesso per rovinare tutto. Ma mi è stata vicina l’altra notte. Era martedì pomeriggio quando le ho detto che volevo uscire. Mi ha raccontato del suo amico Turco che ha conosciuto in Ambasciata, le ho raccomandato di stare attenta perché’ i Turchi non scherzano. Stavamo bevendo Champagne a Xiu. Poi quando era brilla mi ha raccontato che a vent’anni ha lavorato in un locale. Non mi ha detto quale ma mi ha raccontato che era frequentato da parecchie superstar del cinema. Non ho approfondito, ho preferito continuare a bere e ballare. Alla fine siamo stati gli ultimi a uscire dal locale, erano le due e mezza del mattino. Ma ne abbiamo trovato un altro aperto e abbiamo ballato per un’altra ora. Oggi mi sono alzato alle che erano quasi le tre del pomeriggio e ho marcato visita.

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