Congratulazioni Pechino

La cerimonia di chiusura dei giochi si e’ da poco conclusa, e’ triste essere arrivati alla fine. Sono felice per Pechino pero’, e per tutta la Cina, sono state Olimpiadi fantastiche. La cerimonia di apertura e’ stata memorabile, l’organizzazione dei giochi e’ stata davvero impeccabile, gli impianti sportivi da favola, le norme di sicurezza azzeccate, per non parlare dell’incredibile contributo dei volontari un esempio di grande generosita’ veramente da imitare da parte del mondo intero. Insomma un grande successo, per gli atleti soprattutto che hanno dato una lezione agli Stati Uniti anche se loro come al solito pensano comunque di essere i primi – date un’occhiata al medagliere della CNN cliccando qui… Sono sicuro che chi e’ venuto qui avra’ anche apprezzato l’ospitalita’ e la gentilezza della gente e si sara’ divertito, almeno tutti gli stranieri con cui ho avuto modo di parlare erano della stessa opinione. Complimenti alla Cina dunque, anche perche’ ha saputo tenere la testa alta nonostante i continui attacchi dei media stranieri. Ogni tanto leggevo gli articoli su Repubblica, e’ stato un continuo martellare sullo stesso chiodo…, avessi letto un articolo positivo. Per farvi esempio ho raccolto una serie di frasi sui blog di Leonardo Coen, Maurizio Crosetti e Federica Bianchi di Repubblica. Capisco che i Cinesi non siano angioletti pero’ certi giornalisti dovrebbero imparare ad essere un tantino piu’ equilibrati, queste Olimpiadi mi hanno davvero aperto gli occhi su quanto la stampa sia prevenuta nei confronti della Cina. Notare con quale ferocia, con quale accanimento e odio scrivono certi giornalisti:

“A qualcuno, questo strapotere non va giù proprio. Sotto accusa, certi metodi esasperati: allenamenti al limite della resistenza umana, selezione scientifica degli atleti, reclutamento di 70 allenatori mercenari e persino lo spionaggio: la Cina ha usato tutte le armi possibili pur di far razzìa ai “suoi” Giochi.”

“Ci si aspettava il dominio assoluto della Cina e la Cina ha distrutto tutti, con la sua industria di medaglie che pretende lacrime e sangue dagli atleti sin da quando sono bambini, e chi non vince diventa uno scarto di produzione.”

“Penso che nella piscina olimpica ci fosse davvero qualche trucco, e che i progettisti cinesi l’abbiano pensata per anni in modo da spingere i tempi degli atleti, già tecnicamente dopati da parte loro con quei costumi/salvagente, con quei body/paperetta”

“Ci sono stati i fuochi d’artificio falsi. Una falsa cantante. Dei falsi bambini delle minoranza etinche cinesi (erano tutti Han). E poi la falsa libertà di stampa. I falsi parchi delle proteste. Il falso accesso a internet. E le false promesse. Che queste Olimpiadi siano solo un’illusione?

“Penso che la cosa più difficile sia dover scrivere di cose alle quali non si crede minimamente, ma non succede solo alle Olimpiadi”

“Penso che i controlli antidoping vengano fatti come succedeva nel calcio ai primi tempi dell’ancora inabissata Calciopoli: cioè senza cercare un bel fico di niente.”

“Penso che ai cinesi servano molto i “record di regime”: un modo per dimostrare non con le ideologie, che variano nel mondo, ma con la misurazione del tempo, quella identica per tutti fino a prova contraria, che i loro Giochi sono i più grandi di sempre”

“Il primo quotidiano sportivo della Cina, ha pubblicato un’inchiesta secondo la quale circa l’80 per cento degli ex atleti cinesi soffre di problemi cronici di salute o è vittima della disoccupazione e della povertà. Insomma, campioni getta e usa.”

“A Pechino esiste il ristorante Guolizhuang, specializzato in peni e testicoli: di capra, di serpente, di yak, di cavallo, di foca e di anatra (anche di cane, sebbene ci sia il divieto in tempo di Olimpiade).”

Ma il seguente commento e’ quello che forse mi ha lasciato perplesso piu’ di tutti…….. Quel “vuoto impressionante” fatto di persone che non protestano, quasi a voler significare che qui le persone sono vuote dentro e non pensano autonomamente… che tristezza…

“Questi sono i quindicesimi Giochi che seguo, i diciassettesimi che ho vissuto. I primi senza il benché minimo dissenso. Pensare autonomamente è in fondo il primo esercizio elementare della democrazia e della libertà. Per la prima volta è come se mi mancasse qualcosa: come se dietro le strepitose facciate dei grattacieli non vedessi i riflessi dei palazzi di fronte, ma un vuoto impressionante. ”

“I rest my case…” come direbbero gli Americani…. Oggi Wang Wei, il portavoce delle autorità olimpiche cinesi, non ce l’ha piu’ fatta a sopportate tutti gli attacchi ed ha sbottato…. (ne ha parlato in questo articolo Rampini).

“Ci sono molte critiche in questa sala stampa – ha detto Wang – e questo riflette quanto siano prevenuti certi mass media contro la Cina, quanto poco capiscano la Cina. E’ la stessa esperienza che abbiamo avuto quando la fiaccola olimpica viaggiava fuori dal paese. I Giochi offrono un’ottima finestra per vedere la vera Cina. La storia dimostrerà chi siamo veramente, qual è il progresso in atto nel nostro paese. La storia dimostrerà che fu corretta la decisione del 2001 di assegnare le Olimpiadi alla Cina” e ha continuato ““Voi non conoscete il Tibet. Dovreste chiedere cosa ne pensa la gente comune a Pechino, in tutta la Cina, e nello stesso Tibet. Io ci sono stato due volte. Nel 1998 ci andai per un programma di sostegno alle scuole. Per l’istruzione ogni tibetano riceve dalla Repubblica Popolare 10.000 renminbi (1.000 euro, ndr) all’anno. Tutte le provincie della Cina aiutano il Tibet. Ho amici in Tibet che sostengono le riforme cinesi, le loro condizioni di vita sono nettamente migliorate. Sono contenti. E’ meglio che voi sappiate qualcosa prima di trarre conclusioni. Questo è il progresso della Cina, lo sviluppo. Questa è la ragione per cui la gente nelle strade è così contenta, è così ottimista sul suo futuro. Anche gli atleti sono contenti di questi Giochi. Ma i mass media devono scrivere articoli, devono trovare qualche notizia. Scrivete notizie vere, per favore. Grazie”.

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